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Visualizzazione dei post da gennaio 23, 2011

“… NO ALLA MORTE , MORTA AD AUSCHWITZ”.

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Ingresso del campo di stermino di Auschwitz Mai più chiudere gli occhi , mai più girare lo sguardo, mai più ritrarsi di fronte ad una “ discriminazione “ che colpisca anche uno solo dei nostri fratelli, a causa della sua origine, della sua lingua, del colore della sua pelle o a causa delle sue scelte politiche, religiose, sessuali ...       “ per non ripetere, da quella buca di cenere, la morte”. Auschwitz Laggiù, ad Auschwitz, lontano dalla Vistola, amore, lungo la pianura nordica, in un campo di morte: fredda, funebre, la pioggia sulla ruggine dei pali e i grovigli di ferro dei recinti: e non albero o uccelli nell’aria grigia o su dal nostro pensiero, ma inerzia e dolore che la memoria lascia al suo silenzio senza ironia o ira. Da quell’inferno aperto da una scritta bianca: " Il lavoro vi renderà liberi " uscì continuo il fumo di migliaia di donne spinte fuori all’alba dai canili contro il muro del tiro a segno o soffocate urlando misericordia all