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Visualizzazione dei post da gennaio 11, 2015

Salvini, Zaia...quanto vale per voi una Vita ?

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Greta e Vanessa al loro arrivo in Italia. Salvini, Zaia...quanto vale per voi una Vita ? I l mio amico Nicola Pagani   , ( riferendosi all'articolo di Huffington post di cui al link riportato a margine)  ha espresso bene ciò che lui, tanti altri amici, io stesso  in questi giorni abbiamo scritto o detto a proposito d i Greta e Vanessa: degli insulti leghisti ( Salvini, Zaia e compagnia ) di quella Lega che da tempo ormai ha tradito la gente del Nord, la Lombardia in primis, con la sua storia di solidarietà, generosità e coraggio che questi signori irridono !  Pensate: Salvini e Zaia avrebbero potuto rinunciare   alla Vita di Greta e Vanessa, pur di di risparmiare sulla "grana" che si dice possa essere stata versata! E così tradiscono la Vita, quella stessa Vita che dicono di voler difendere andando a braccetto con la destra clerico-fascista, nelle manifestazioni delle "sentinelle" .  Ora siete smascherati, cari leghisti : c on la Vita, con t

Stragi. L'opinione di don Renato Sacco.

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16-17 gennaio 1991: " Il cielo di Bagdad era verde" Stragi. L'opinione.. .... di don Renato Sacco - 16 gennaio 2015. pubblicato su : http://www.mosaicodipace.it/mosaico/i/278.html Il cielo di Baghdad era verde , illuminato dai missili. Sui nostri teleschermi, per la prima volta in diretta Tv: la guerra! Era la notte tra il 16 e il 17 gennaio 1991. Iniziava la  prima guerra del Golfo ,  “avventura senza ritorno”,  aveva ammonito Giovanni Paolo II. “ Una guerra è sempre un’avventura. Una guerra  – mi dice al telefono il Patriarca di Baghdad, Louis Sako –  è sempre male. E chi paga sono gli innocenti. Oggi non si può fare guerra, a nessuno!”. È importante non dimenticare quelle parole  ‘senza ritorno…’.  Le tragedie di questi giorni ce lo ricordano. Sia dove la diretta Tv ha ‘coperto’ fin nei dettagli (quante volte abbiamo visto le immagini dell’uccione del poliziotto sul marciapiede?)  la strage di Parigi , sia dove si è massacrato senza telecamere, senza giorn