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Giornata della Memoria, 2019

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Primo Levi e Anna Frank.  Primo Levi. Quando penso alla Shoah, all’Olocausto, a quella tragedia incredibile che si consumò tra il 1933 e il 1945, mi si materializza davanti agli occhi e cattura il mio pensiero il volto di Primo Levi, l’intellettuale che scampò all’Olocausto ma che non riuscì a scampare al senso di colpa per essersi salvato… e questo pensiero mi tormenta. Ma ancora di più mi tormentano, quasi fossi chiamato anch’io a condividere il suo (drammatico) senso di colpa, i versi suoi più famosi, quelli di                         Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici:                                                                          Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per un pezzo di pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare

Si chiude oggi la Settimana di preghiera per l'Unità dei cristiani.

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S i chiude oggi la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, un'iniziativa che lo scorso anno ha compiuto 110 anni. Nella settimana di preghiera ecumenica, tutte le confessioni cristiane pregano insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo s stanti e ortodossi, e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici. L a novità di quest'anno è rappresentata dalla sottoscrizione da parte di cattolici e protestanti di un appello comune sul tema dell'immigrazione. UN TEMA CHE CI VEDE COINVOLTI COME CHIESA E COME ESSERE UMANI, RISPETTO AL QUALE NON POSSIAMO RESTARE SPETTATORI INDIFFERENTI, SENZA TRADIRE L'ESSENZA DELLA NOSTRA FEDE IN CRISTO. Questo è il testo integrale dell' appello comune sottoscritto da Cattolici e Protestanti. RESTIAMO UMANI In occasione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, cattolici e protestanti italiani lanciano un appello comune perché si cont

La buona politica è al servizio della pace !

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In marcia per le strade di Daverio-VA  Sabato 12 gennaio 2019 La Marcia per la Pace organizzata a Daverio dal Decanato di Azzate c'è stata sabato pomeriggio (12 gennaio) eppure io sono ancora intento a scorrere le foto, scrutare i volti e sentirmi soddisfatto, orgoglioso, per tutti loro, come ognuno di loro. Quelli che hanno partecipato alla Marcia e quelli che da settimane, anzi da mesi, da quando Papa Francesco ne ha annunciato il tema ("La buona politica è al servizio della pace") si sono presi l'incarico di organizzarla, con la cura, l'amore e il rispetto di un gesto liturgico, con l'ansia che scaturisce dalla responsabilità e tutti i timori che la consapevolezza di vivere un momento difficile comporta. In ogni volto leggo soddisfazione, in ogni presenza, in ogni gesto, in ogni intervento sento " lo Spirito e il fuoco" di cui oggi abbiamo letto nel Vangelo di Luca, a proposito del battesimo di Gesù. E' stata una Marcia segnata d

“Settimana della Carità”. Morazzone 19-27 maggio.

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La Parrocchia e la Caritas di Morazzone promuovono “La settimana della Carità” organizzando direttamente in  Chiesa la RACCOLTA DI GENERI ALIMENTARI e di prodotti di prima necessità per le famiglie bisognose della comunità locale . Mi sembra una decisione bellissima, ricca di significato, da accogliere e vivere con entusiasmo e partecipazione. Con questa iniziativa infatti la nostra Chiesa, “ Casa del Pane Eucaristico” , diventa anche la “ Casa del pane quotidiano ”, quello che imploriamo per noi e per tutti recitando il "Padre nostro" ( “dacci oggi il nostro pane quotidiano “). Leggendo la “locandina” dell’evento il mio pensiero va spontaneamente all'episodio della “ moltiplicazione dei pani e dei pesci”. ( Giovanni 6,1-14)  Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,  2  e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi.  3  Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi

"Conosciamo don Tonino". A 25 anni dalla sua scomparsa. Gazzada, Villa Cagnola.

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Invito alla commemorazione di don Tonino Bello, Villa Cagnola, Gazzada .      Il 20 aprile scorso abbiamo commemorato il 25° anniversario della dipartita di don Tonino Bello . Aveva da poco compiuto 58 anni, ma sapeva di essere ormai vicino all’incontro con Gesù e con Maria, di cui “era non ‘devoto’, ma di più, innamorato, dirò, nella pienezza totalizzante di quel sentire. E in tale castissima ‘cotta’ per Maria egli va umilmente, ludicamente ad affratellarsi a quello straordinario personaggio che fu Anatole France – le jongleur di Notre Dame”. Così scrive Luigi Santucci nella presentazione del libro di don Tonino Bello: ‘ Maria, donna dei nostri giorni‘. Giovedì sera, 17 maggio, don Tonino verrà commemorato a Villa Cagnola, a Gazzada ed io non trovo niente di più adeguato – per presentarvi don Tonino, in maggio, mese mariano per eccellenza- che riproporre qui di seguito uno di quei 31 meravigliosi ritratti/preghiera (nel libro ce n’è uno per ogni giorno di maggio) che don To

25 APRILE 2018, pensando alla libertà riconquistata per tutti …anche per “ I ragazzi di Schianno”.

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Fra qualche giorno celebreremo il “25 aprile“ , festa della  Liberazione e   Anniversario della  Resistenza . Era il 25 aprile del 1945 e, per quel giorno, il Comitato di Liberazione Alta Italia aveva proclamato l'insurrezione generale in tutti i territori che ancora fossero occupati dalle milizie naziste e fasciste. E’quella la data del nostro riscatto , senza di essa non avremmo avuto il 2 giugno 1946, con le prime consultazioni elettorali libere, il referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea costituente. E non avremmo avuto il 22 dicembre 1947 , giorno in cui ’Assemblea Costituente approvò la Costituzione italiana , che venne poi  pubblicata sulla GU il giorno 27 dicembre, per entrare in vigore dal 1 gennaio 1948. Io non riesco a commemorare separatamente questi eventi, così distinti tra loro eppure così intimamente e sostanzialmente “ una cosa sola ”, la mia trinità civica, laica. I valori e i diritti civili sanciti dalla nostra Costituzione p