Il 25 aprile del 1945 non ero ancora nato. Ma c'ero il 25
aprile del 1969 – avevo poco più di vent’anni - ed ero in piazza a Salerno, mano
nella mano di Gina, la mia ragazza ( poi, mia moglie). In quei giorni stavamo
leggendo insieme "La ragazza di Bube" un bel libro di Carlo Cassola,
nel cui protagonista (Bube, il partigiano
"Vendicatore" ) mi identificavo per le scelte politiche, la generosità e il coraggio ed anche per il dramma esistenziale che vivrà durante il
processo per fatti di sangue a guerra ormai finita. Ma soprattutto mi
identificavo in Bube, per identificare
Gina in Mara, quella ragazza bella e
sbarazzina, impertinente e coraggiosa che, potendo scegliere tra una vita fortunata
( sposando il tranquillo Stefano) e la
sofferenza di un rapporto con Bube,
segue il cuore, fa prevalere la generosità dei suoi vent'anni e sceglie Bube. " Io ...sono la ragazza di
Bube ", si dirà con convinzione nel momento della decisione. Il ricordo di
Bube e Mara mi ha portato a sfogliare di ancora, in questi giorni, il libro di
Cassola, riscoprendovi la freschezza della
narrazione, la presenza viva del paesaggio toscano, l’attualità dei valori. Mi
ha colpito, oggi più che allora -nel protagonista – la consapevolezza ,il dramma
interiore per la violenza esercitata per
vendetta ed a guerra finita. Una colpa per la quale Bube non cerca
consolazione nell’amore e nella
comprensione di Mara, né nelle attenuanti
che Mara gli suggerisce:
-
Tu non hai
colpa di niente...sono gli altri semmai che ci hanno colpa.
-
Invece io
ho colpa di tutto.
-
Eri cos’
giovane...non potevi capire.
-
Non vuol
dire essere giovane. Tanti altri erano giovani come me,eppure non hanno mica
fatto quello che ho fatto io.
-
Ma tu eri
anche orfano. Non avevi nessuno che ti guidasse, che ti stesse vicino.
-
Questo è
anche vero. Ma la mia colpa rimane lo stesso...
Cassola ha scritto questo libro nel 1960, ma la sua
attualità è incredibile ! Chissà, se i giovani oggi leggono ancora Cassola...io
glielo consiglio.
La democrazia,questo
bel fiore è figlio della
Resistenza che è stata lotta e vittoria di Popolo, una vittoria che è costata
tanta sofferenza collettiva e tanti drammi personali .
Ricordiamo quelle sofferenze, onoriamole difendendone il
frutto: LA DEMOCRAZIA FONDATA SUI PARTITI. E FACCIAMO SI’ CHE SIANO PARTITI TRASPARENTI, RINNOVATI, DEMOCRATICI
come vuole l’art. 49 della Costituzione.
caro Giovanni, grazie per il tuo post, d'ora in avanti credo che, ripensando a La ragazza di Bube, libro che ho letto più di trent'anni fa', associerò volentieri i vostri volti, tuo e di Gina, a quelli di Bube e Mara.
RispondiEliminaViva la liberazione, viva il 25 aprile
Alberto Costa
Alberto, non farlo, Cassola si rivolterebbe nella tomba, perchè i suoi personaggi sono solo suoi. Nel caso di Mara, poi, il legame è così forte da fargli scrivere nella prefazione che " succede spesso che uno scrittore metta in scena un personaggio che stima superiore a sè". Grazie comunque per il commento e Buon 25 aprile anche a te e famiglia.
RispondiEliminaL'altra sera in Tv, ho ascoltato, allibito, due interviste in cui:
RispondiElimina- due 40enni non ricordavano l'anno in cui è finita la 2° guerra mondiale;
- una 20enne non sapeva da chi si era liberata l'Italia il 25 aprile 1945.
Che tristezza! 25 aprile forever!
Gianni