10 GENNAIO 2018 : IL VIAGGIO DELL’INCLUSIONE FA TAPPA A MORAZZONE !

La locandina con tutte le informazioni sull'evento !

 Dall’Introduzione, di Silvio Aimetti:


“ Essere sindaco permette  di conoscere in profondità i propri concittadini e di prendere coscienza dei  problemi  comuni.
Grazie a una così stimolante esperienza amministrativa, in questi anni si è rafforzato in me il desiderio di contribuire in modo concreto allo sviluppo del mio territorio. una spinta dettata anche dalla convinzione di dover restituire pubblicamente –in altri paesi si chiamerebbe “give back “ quanto ricevuto nella vita privata e professionale.
Stiamo affrontando un periodo difficile: una parte significativa della nostra società sta soffrendo la più grande crisi economica del dopoguerra, è aumentata la disoccupazione e sono aumentate le disuguaglianze; manca un’azione efficace per l’accoglienza di centinaia di migliaia di persone in fuga da povertà e guerre; il merito non è stato il principale criterio per scegliere la classe dirigente e realizzare un’adeguata mobilità sociale; la grande questione dei cambiamenti climatici non è affrontata in modo responsabile moltissime persone si sono sentite escluse e troppo spesso i partiti sono sembrati inadeguati nel dare risposte”.

Il tema del libro che  Silvio Aimetti ci presenta questa sera è più articolato e ci coinvolge personalmente almeno quanto è successo  nelle prime tappe del nostro viaggio .
Già, perché questa sera a Morazzone si incrociano due viaggi , due strade: il Tour di Aimetti incrocia nel salone PF. Mazzucchelli , un viaggio più lungo, e più drammatico, di cui anche Silvio ha percorso un pezzo con noi e a quel “viaggio” si riferisce quando scrive nella sua presentazione di “mobilità sociale ” ormai inesistente,di ” disuguaglianze crescenti” , di cambiamenti climatici, guerre, povertà.
Sì, questa sera le 18 storie , i 18 esempi di “inclusione insubricasi incroceranno  con  il viaggio che ci ha raccontato Stefano Catone ,  e il doppio viaggio che ci ha raccontato - sempre in questa sala -  padre Daniele Moschetti. Due viaggi in uno, quello attraverso le sofferenze dei migranti dall’Africa e quello meno cruento e più intimista  attraverso la fede dei pellegrini diretti a Santiago di Compostela.
Una pagina del libro di  SilvioAimetti, sui rapporti con la politica, nell'intervista a Roberta Bettoni.

Silvio Aimetti questa sera presentandoci il suo libro, chiude  un ciclo, ed io sono contento che voglia farlo personalmente , senza intermediazioni e senza veli. E farò di tutto per essere in sala e respirare con tutti voi ancora una volta aria buona, come sempre è avvenuto durante questo ciclo di incontri, non programmati a priori ma nati  indipendentemente l’uno dall’altro, e arrivatici ogni volta come un dono, per questo ancora più graditi.

Tre incontri, sullo stesso tema, l’INCLUSIONE che è strumento e fine della BUONA ACCOGLIENZA,  come ci ricorda papa Francesco nel suo messaggio per la 51^ giornata mondiale della Pace.
Anzi 4 incontri ( per limitarci a questo luogo, al salone Mazzucchelli, ma dilatando i tempi), perché nei miei ricordi, il primo  risale a metà degli anni ‘80’ e parla di una Morazzone diversa... racconta di quando per iniziativa di Carlo Poretti e di un incredibile numero di professionisti e semplici cittadini ci avventurammo ( e a Carlo ne siamo ancora grati) in un’opera eccezionale, forse oggi impossibile... realizzammo ad Ayamè un ospedale e Morazzone si gemellò  c on quel paesino della Costa d’Avorio ( quando i gemellaggi erano al servizio della cultura e dei popoli e non al servizio degli interessi politici ! ).
Quattro libri, quattro storie, un unico filo conduttore: l'amore !

Ma mi fermo qui, perché l’esperienza di Ayamè, il lavoro e la passione di Carlo, di Alberto e di Maurizio e del loro papà Gianantonio, di Pio, dei muratori Guido e Francesco, del parroco  don Francesco, del prof.  Comeri, di Fabrizio l’elettricista, di Francesco l’artista del vetro ecc... merita una celebrazione vera e non un semplice ricordo, affidato a me che,  peraltro, sono stato parte marginale di quel meraviglioso evento. Mi fermo qui con i ricordi, ma so che ci saranno amici che leggeranno e che spero vorranno, anche con noi,  ripescare questo pezzo di storia bella di Morazzone , e cogliere l'occasione  per un saluto e un abbraccio a Carlo che  ne sarebbe fiero !

Intanto non mancate questa sera a Morazzone, non perdetevi  quest’incontro con Silvio Aimetti che ci parlerà di cose belle fatte col cuore e... a km “Zero”, cose che dovremmo essere tutti orgogliosi di fare... e chissà forse troveremo la motivazione per riparlare un giorno  di Ayamè anche per i tanti che non ne conservano memoria.

A presto e non mancate... ne vale veramente la pena!

gdr

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