Morazzone. Consiglio comunale del 25 settembre: due bei Sì e un brutto No.
Da mesi non entravo nella
sala consiliare di Morazzone e non vi nascondo un pizzico di emozione. Vi sono
tornato lunedì sera, 25 settembre, per seguire i lavori del Consiglio comunale,
almeno per la parte a mio avviso più interessante e più vicina ai cittadini. I
banchi dei consiglieri erano al completo,
nessun assente, mentre la zona riservata al pubblico si presentava
assolutamente vuota, finchè non ci siamo accomodati noi, due amici e il
sottoscritto. Ma ha continuato ad essere vuota, perché non bastano tre persone
a fare un “pubblico”.
La serata, a parte i primi
punti tecnici, è stata sostanzialmente dedicata alla discussione e votazione di ben tre
Mozioni presentate dall’opposizione
“Morazzone Bene Comune”, due delle quali sono state approvate
all’unanimità, fatti gli opportuni e condivisi aggiustamenti tecnici, mentre
una terza è stata respinta.
Gli ultimi negozi a chiudere, o cambiare paese, sono stati la Cartoleria di Piazza S. Ambrogio e il Panificio Pagnoncelli. |
La prima mozione ad essere discussa era intitolata “ amo il mio negozio del centro
storico: per la sicurezza, la socialità e l’ambiente” e si propone di attirare l’attenzione di tutti- in Consiglio comunale e
soprattutto fuori di esso - sui problemi dello svuotamento del centro storico,
della progressiva chiusura dei negozi e delle attività artigianali . Una sorta
di desertificazione su cui vale la pena aprire una riflessione che vada anche
oltre i contenuti della stessa mozione e scritta, a me pare proprio con
l’intento di coinvolgere tutti “Sull’onda dell’ennesima chiusura, - è scritto nel testo originale -
ci siamo chiesti quale fosse la strada da percorrere: una protesta
finalizzata a se stessa e che difficilmente avrebbe portato a risultati
concreti o una proposta capace di innescare un dibattito culturale su quale
forma far prendere al commercio nel
nostro paese? Abbiamo scelto la seconda strada. Dopo un confronto con
associazioni, commercianti e singoli cittadini, è stata preparata questa
mozione che propone una soluzione
ai piccoli commercianti e alle botteghe artigianali sia del centro storico
che di tutto il paese per potersi
opporre alla concorrenza degli ipermercati.Con questa mozione proponiamo di
dare voce a una valida alternativa, in favore di un commercio dal volto più
umano e più utile per rilanciare l’economia reale. Chiediamo due cose: 1) Una riduzione delle tasse di competenza comunale sui
piccoli commercianti; 2)Una riduzione delle locazioni tramite
un accordo tra comune e proprietari.
A partire dal momento iniziale di confronto con i soggetti interessati si è
innescato a catena, grazie ai loro contributi, un ragionamento complessivo sui
problemi di questo paese. Il discorso sui negozi del centro storico non investe
solo il tema del commercio, ma anche quelli della sicurezza (in
un momento in cui la parola è sempre più abusata nei ragionamenti di
qualcuno), dell’ambiente e della socialità. E – più in generale –
investe i ritmi della nostra vita”.
La discussione è stata
serena ed ha portato all’approvazione unanime di un
testo lievemente modificato nella parte introduttiva e per il resto assolutamente rispondente allo spirito di quello originale e comunque
finalizzata ad ottenere “ una riduzione delle tasse di competenza
comunale sui piccoli commercianti e sulle proprietà locate agli stessi”.
Il tema ovviamente ritornerà di attualità in
occasione dell’approvazione del prossimo bilancio di previsione che dovrà
recepire ( anche in soldoni ) l’impegno assunto congiuntamente da maggioranza e
minoranza circa il contenimento delle
tassazioni di competenza dell’Ente locale e soprattutto sarà interessante
verificare nel tempo come si darà
attuazione al secondo punto, quello che prevede un’azione calmieratrice degli affitti affidata sostanzialmente alla
capacità di relazione e dialogo del sindaco e degli amministratori con i
proprietari dei negozi .
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Primi cittadini del varesotto con Silvio Aimetti Presidente della rete Civica dei Sindaci per l'accoglienza in visita al papa , lo scorso 3 maggio. Foto VareseNews. |
Si passa poi alla illustrazione
della seconda Mozione,
con cui si chiede l’adesione del Comune di Morazzone al
Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati ( lo SPRAR
) che comporta la disponibilità a gestire direttamente e in stretto rapporto
con la Prefettura l’accoglienza di
eventuali “richiedenti asilo o rifugiati”.
Illustra
la mozione il capogruppo di Morazzone Bene Comune Mario Lotti ( che è anche
avvocato ASGI, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e inizia chiarendo immediatamente che non si è inteso calare dall'alto un tema politico
apparentemente estraneo al territorio,
ma che al contrario si è voluto creare i
presupposti per evitare a Morazzone il
rischio, già corso da altri comuni anche
vicini a noi, di subire decisioni prese dalla prefettura di istituire CAS (
Centri di Accoglienza Straordinari ) senza alcun preavviso né coinvolgimento del
Comune interessato, con i disagi che possiamo ben immaginare. Il vantaggio dell’adesione
al sistema SPRAR consiste non solo
nel contemplare il pieno
coinvolgimento dei Comuni nella gestione dei richiedenti asilo, ma sta anche
nel godere dell’attivazione di una “
clausola di salvaguardia” che
consente di non sforare il limite 2,5/3,00 ‰ di richiedenti asilo rispetto alla popolazione
locale.
Richiedenti asilo, ospitati a Comerio, pulisco le strade durante le nevicate delcgennaio scorso. Foto Varese News |
La risposta del sindaco è cortese, ma netta e
negativa: Matteo Bianchi si complimenta ( ironico ?) per il coraggio che la minoranza ha dimostrato
avanzando una proposta del genere in
luglio, quando la pressione dei migranti sulle nostre coste si faceva più
preoccupante e l’azione delle ONG cadeva sotto la lente d’ingrandimento della
magistratura , ma aggiunge subito e qui
cito quasi testualmente : “Diciamo NO, anche perchè abbiamo fiducia
nell’equilibrio del Prefetto Zanzi” ! Evidentemente con riferimento
alla distribuzione dei migranti sul territorio ( ironica, anch’essa ? )
Quest’affermazione mi
colpisce in modo particolare e per qualche attimo mi astraggo, non seguo il
dibattito e provo a immaginare cosa volesse dire esattamente Matteo Bianchi con
quelle parole, in cosa potesse consistere l’equilibrio
del Prefetto elogiato da Matteo Bianchi, visto che più volte i sindaci
leghisti ( e tra questi anche il sindaco di Castronno) si sono lamenti proprio
per lo spropositato numero di richiedenti asilo inviati col sistema CAS
sui loro territori. Chissà, ma ho avuto l’impressione netta che Bianchi
parlasse di un altro equilibrio, non
quello dei numeri, ma quello della prudenza che potrebbe aver consigliato
al Prefetto di non pestare i piedi
all’esponente di punta della politica del “NO AI MIGRANTI”, dell’ “AIUTIAMOLI
A CASA LORO”, qui in provincia di Varese. Il
Prefetto infatti non può non sapere che Matteo
Bianchi, come segretario della Lega è in prima persona impegnato alla testa o
al fianco dei sindaci leghisti nel combattere ed ostacolare l’arrivo di
richiedenti asilo anche con appelli che suonano minaccia ai proprietari di case
e con delibere antimigranti di dubbia legittimità, approvate in tanti comuni dove loro amministrano ( Morazzone
compreso).
La mia attenzione ritorna
in aula, alla discussione , in tempo per
rendermi conto che essa volge al termine
e che il sindaco/presidente si accinge a mettere la mozione ai voti, con l’esito scontato, è bocciata
. Hanno votano a favore solo i 4 consiglieri di Minoranza che ammirevolmente l’avevano
presentata.
Non sono assolutamente
sorpreso dal risultato né dalla miopia politica di amministratori che pur di
affermare un loro principio ideologico calpestano o nascondo gli interessi
reali dei cittadini, perché rifiutare l’adesione allo SPRAR
significa esporre l’amministrazione a costi maggiori e probabilmente
insostenibili, ed a chiusure mentali che
nel tempo creano danni culturale e sociali enormi
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La terza mozione : “Realizziamo un vero parco giochi per bambini a Morazzone
nell’area di via Leonardo da Vinci” riguarda invece la rivalutazione del “parco”
che da via Leonardo da Vinci si sviluppa
verso “il fontanile” , presentata dal
consigliere Antonio Magazzù, a nome di tutto il Gruppo di minoranza, ed è lui
stesso a leggerla e motivarla :
Parco giochi di Morazzone, sulla sinistra si intuisce la presenza di attrezzatura con anelli. |
“ Il comune di
Morazzone è l'unico nella zona a non avere un parco giochi degno di
tale nome.
Pur avendo tanto
spazio adibito a verde pubblico in via Leonardo Da Vinci (chiamato
impropriamente parco giochi), di fatto non esiste un luogo dove permettere ai nostri bambini di giocare
in sicurezza (spazio recintato) con giochi appropriati in un’area a loro dedicata.
I pochi giochi
esistenti su quell’area sono stati quasi tutti resi inutilizzabili (alcuni per
incuria, altri perché lasciati al libero arbitrio dei vandali).
Invito
l’amministrazione comunale a riqualificare
l'area di via Leonardo Da Vinci, rendendola sicura, installando giochi idonei alla fascia d'età degli
utilizzatori, tra i quali devono necessariamente comparire quelli per i bambini
disabili, una fontana e dei servizi igienici.
Alla luce di tutte
le suddette considerazioni, rilevate e
segnalate anche da numerosi residenti,
questo consiglio comunale non può
rimanere insensibili di fronte a tale
richiesta.
Per tali ragioni a
nome del Gruppo consiliare al quale appartengo, con la presente mozione chiedo
alla Giunta Comunale di impegnarsi a riqualificare l’area realizzando un vero
parco giochi degno di questo nome..”
Parco giochi di Morazzone, sullo sfondo si intravede un'altalena . |
Antonio Magazzù è teso,
perché il tema è sul tappeto da anni, senza trovare finora adeguate soluzione e
neppure adeguato ascolto. Il momento e quindi importante e insieme delicato,
tanto più che nei giorni scorsi da ambienti della maggioranza sono filtrate indiscrezioni negative, che parlavano di un
forte disinteresse della maggioranza stessa per il mantenimento e la
riqualificazione del “ parco verde” e , in esso, del “parco giochi”, le cui
prime strutture risalgono agli anni
‘90 a all’opera del compianto sindaco Emilio De bernardi,
nell’area del “Fontanile”.
Insomma si
percepiva forte il timore che la
maggioranza si arrendesse ancora al vandalismo e alla prepotenza di pochi
ragazzotti e continuasse a disinteressarsi
di un luogo che per essere pienamente godibile dalle mamme che lo
frequentano con i loro bambini, dai ragazzi che vi si trattengono per
socializzare , dagli anziani che prendono il sole sulle ( poche) panchine
, ha bisogno di luce, di strutture, di giochi,
igiene e sicurezza, altrimenti rischia
di trasformarsi in un ghetto e a vincere sarebbe solo il vandalismo che –
almeno a parole – anche l’amministrazione ha sempre detto di voler combattere.
Senza mai dire “come” i proclami non
bastano.
Parco giochi di Caronno Varesino, scivoli, casetta, percorso accidentato... |
Interviene il sindaco, è sereno, si capisce subito
che non ci sarà tempesta; ha
fatto un giro sul territorio e si è reso conto personalmente dei problemi,
della loro verità e risolvibilità. Parla
subito di sicurezza, di atti di vandalismo dovuto a qualche adolescente o di
rifiuti abbandonati nottetempo di cui non si riesce ad individuare l’autore
neppure con le telecamere. Tuttavia non
vuole assolutamente passare per uno che si arrende di fronte al problema di
pochi adolescenti da aiutare a crescere o dei loro genitori da stimolare ad essere più
presenti. Non ci sta , ma non prende
impegni per individuare i responsabili:
è strano quest’atteggiamento in sindaco che sul rapporto con i giovani ha
fondato le sue fortune... Si impegna
però a votare e far votare alla sua maggioranza la mozione , con qualche
aggiustamento tecnico, necessario. E’
fatta, la mozione viene
approvata all’unanimità. Possiamo continuare a
carezzare il sogno di vedere rivalutato, a Morazzone,
un parco verde, adeguatamente attrezzato
per offrire una boccata di ossigeno e confort, relax, gioco in
sicurezza ai bambini e alle loro mamme, agli adolescenti e
agli anziani, come è già successo in tanti comuni anche a noi vicini .
Parco giochi di Caronno Varesino : particolari.... |
Non facciamoci illusioni,
non avverrà con colpo di bacchetta
magica...ma noi non ci stancheremo di
vigilare affinché questa mozione, approvata all’unanimità, non finisca in fondo
ad un cassetto ...senza fondo. Così come
non ci stancheremo di operare perché cresca in paese un clima di
serenità e di sicurezza che renda possibile capire e accogliere anche
chi è diverso...perchè tutti siamo un po’ diversi. E continueremo ad operare
perché Morazzone sia un paese accogliente .
GdR
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