"Nonviolenza: stile di una politica di Pace". Marcia della Pace Morazzone - Gazzada Schianno.
Locandina della Manifestazione: con il logo di ciascuna delle organizzazioni e associazioni che hanno dato la loro adesione e che il Decanato di Azzate, ente promotore, ringrazia vivamente . |
Vi
aspettiamo numerosi ! Camminando leggeremo e mediteremo insieme su alcuni passi
del Messaggio del Papa denso di spunti e di stimoli per la nostra vita
quotidiana di seguaci di Cristo o semplicemente "uomini e donne per una cultura nonviolenta".
Qualche spunto mi
sembra utile coglierlo già dalla lettura di quanto segue che vuole essere di preparazione alla marcia.
Una buona notizia che
si ricava dalla lettura del Messaggio di
papa Francesco, dedicato alla celebrazione della 50a Giornata
Mondiale della Pace 1), è certamente l’uso della parola “nonviolenza” ( scritta tutto attaccato e senza trattino),
mutuandola da un linguaggio che finora è stato tipico delle correnti laiche del
movimento per la pace ( come ad esempio
il “Movimento nonviolento” ) o di frange di testimonianza cristiana e
cattolica.
Tra i
tanti testimoni coraggiosi, mi sono venuti subito in mente Enrico Peyretti, animatore
di comunità di base post-conciliari, pubblicista notissimo ed esponente di
spicco del movimento per la pace e la nonviolenza .
E soprattutto don Tonino
Bello, che fu vescovo di Molfetta e grande animatore della Caritas nella
sua diocesi e infine dal 1985 alla sua scomparsa - avvenuta
prematrura nel 1993- fu Presidente di Pax Christi Italia. Un grande presidente.
Di
Enrico Peyretti mi piace di riportare un passo
del lungo articolo scritto nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione del messaggio del papa:
“Questo
messaggio di papa Francesco oltre la nota freschezza e chiarezza del
linguaggio, mi pare che abbia l’importanza di un passo storico. Non è solo una
giusta esortazione alla pace, ma indica la nonviolenza interiore, attiva e
politica come via alla pace. È anche importante che in un documento di questa
levatura la parola sia scritta unita (nonviolenza) e non staccata (non
violenza), per esprimerne il carattere positivo e non solo negativo. Non si
tratta tanto di non fare violenza, quanto di gestire i conflitti naturali della
vita con forze umane costruttive. Francesco sottolinea il carattere attivo e costruttivo della linea culturale-morale-politica nonviolenta”.2)
Di don Tonino Bello: da profondo ammiratore della sua opera, dei suoi scritti del suo amore per la pace e per i poveri, sull’esempio di Francesco
d’Assisi, mi piace ricordare una pagina
del suo “diario da Sarajevo in cui la
nonviolenza, l’amore per i poveri e la speranza di Pace si fondono fino a
diventare poesia.
don Tonino Bello (diario da Sarajevo)
....per
riflettere sulla guerra
Poi rimango solo
e sento per la prima volta una grande voglia di piangere.
Tenerezza, rimorso
e percezione del poco che si è potuto seminare
e della lunga strada che rimane da compiere.
e sento per la prima volta una grande voglia di piangere.
Tenerezza, rimorso
e percezione del poco che si è potuto seminare
e della lunga strada che rimane da compiere.
Attecchirà davvero la semente della
nonviolenza?
Sarà davvero questa la strategia di domani?
E’ possibile cambiare il mondo
col gesto semplice dei disarmati?
Sarà davvero questa la strategia di domani?
E’ possibile cambiare il mondo
col gesto semplice dei disarmati?
E’ davvero possibile che,
quando le istituzioni non si muovono,
il popolo si possa organizzare per conto suo
e collocare spine nel fianco a chi gestisce il potere?
Fino a quando questa cultura della nonviolenza
rimarrà subalterna?
quando le istituzioni non si muovono,
il popolo si possa organizzare per conto suo
e collocare spine nel fianco a chi gestisce il potere?
Fino a quando questa cultura della nonviolenza
rimarrà subalterna?
Questa impresa contribuirà davvero
a produrre inversioni di marcia?
Perchè i mezzi di comunicazione
che hanno invaso la Somalia
a servizio di scenografie di morte,
hanno pressoché taciuto
su questa incredibile scenografia di pace?
a produrre inversioni di marcia?
Perchè i mezzi di comunicazione
che hanno invaso la Somalia
a servizio di scenografie di morte,
hanno pressoché taciuto
su questa incredibile scenografia di pace?
Ma in questa guerra allucinante
chi ha veramente torto e chi ha ragione?
E quale è il tasso delle nostre colpe
di esportatori di armi
in questa delirante barbarie
che si consuma sul popolo della Bosnia?
chi ha veramente torto e chi ha ragione?
E quale è il tasso delle nostre colpe
di esportatori di armi
in questa delirante barbarie
che si consuma sul popolo della Bosnia?
Sono troppo stanco per rispondere
stasera.
Per ora mi lascio cullare da una incontenibile speranza:
le cose cambieranno, se i poveri lo vogliono.
Per ora mi lascio cullare da una incontenibile speranza:
le cose cambieranno, se i poveri lo vogliono.
don Tonino Bello
(dal Diario della marcia di Sarajevo, dicembre 1992) 3 )
(dal Diario della marcia di Sarajevo, dicembre 1992) 3 )
BUONA MARCIA A TUTTI !
Marcia della Pace, Bologna 31 dicembre 2016. |
NOTE
1. Messaggio del Santo Padre
Francesco per la celebrazione della 50.ma Giornata Mondiale della Pace (1°
gennaio 2017), 12.12.2016 –http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/12/12/0895/01986.html22.Commento al messaggio di
papa Francesco per la Giornata della Pace (E. Peyretti – Movimento Nonviolento)
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