Morazzone, che pena... senza campane ! Finalmente son tornate !



Le campane ai piedi della torre campanaria
pronte a lasciare Morazzone, per il restauro.
Stavo scrivendo del ritorno delle campane, anzi della metafora delle campane, ieri mattina, quando mi è arrivata la notifica dei due post con  cui Antonio Magazzù comunica, sulla sua pagina facebook la decisione di lasciare l' A S Morazzone .  Se non siete iscritti a Facebook, potete trovare i suoi post e i relativi commenti  cliccando qui .

Io intanto continuo a scrivere il mio "pezzo" che come vedrete, c'azzecca molto ( come direbbe l'on Di Pietro) con la decisione di Antonio Magazzù di mollare...di chiudere una "storia" in cui non si riconosce più.

Il campanile della chiesa di sant'Ambrogio a Morazzone, muto dal 16 febbraio scorso  fino a poche ore fa, col suo silenzio è stato un po' la metafora di questo paese: un paese senza campane o campanelli, privo di sensori, di antenne... è stato metafora di un paese privo di sensibilità, o di parole per esprimerle, comunque privo di voce per farsi sentire. 
Mi ricordava un'operetta degli anni  '20,  più volte ripresa -anche in quest'ultimo decennio - e rappresentata sia a teatro che a cinema:  " il paese dei campanelli", brillante, leggera, fantasiosa.
Ma torniamo alla metafora, a Morazzone e alle sue campane mute, metafora della mancanza di voci che, magari anche solo sottovoce, come si addice a persone ben educate, mettano però  in evidenza con chiarezza le contraddizioni in cui naviga la nostra Amministrazione locale, il vuoto di comunicazione  e di partecipazione  che avvolge le opere più importanti realizzate in questo primo scorcio di "consigliatura", la mancanza di attenzione verso gli ultimi, che siano i bambini bisognosi, ma che hanno bisogno di fare sporto o le fasce deboli della società ( deboli per l'età, le condizioni, quelle sociali, quelle abitative.
28 luglio 2015: le campane sono ritornate al loro posto.
Nel mio volto lo stupore !

Non ho assistito personalmente al lavoro per rimettere le campane al loro posto, deve essere iniziato lunedì mattina 27 luglio ( gli amici mi dicono che s'è formato subito un bel capannello festoso, con tanto di tavolo, panini e un buon bicchiere di vino). 
Mi sono però  accorto del ritorno delle campane solo sentendole suonare e mi è parso il modo più bello: ero in giardino per piccoli lavori  ma mi sono subito fermato ad ascoltarle  curioso e contento: è stato un concerto eccezionale. Finito il "concerto", nel giro di qualche minuto ero già in cima al campanile: un' ascesa che -quando mi capita - compio sempre come una sorta di pellegrinaggio, piolo dopo piolo,senza contarli, cercando anzi di "sentirli" sotto i piedi per  apprezzarne la resistenza e concentrarmi sulla pregustazione dello scenario che mi si presenterà all'arrivo: 5 campane di bronzo quasi bi-centenarie restaurate e portate alla purezza sonora di un tempo, illuminate da un sole accecante che filtra tra le campane stesse, le  strutture portanti, gli archi e le colonne e sotto, in lontananza, un "panorama a spicchi" che cerco di ricostruire a 360 gradi, spostandomi con cautela da una "finestra" all'altra .


Dal cantiere della "cella campanaria" un panorama mozzafiato.
Ma torniamo a quel campanile "senza voce" metafora di un paese che troppo spesso  mi è apparso senza opinioni, curiosità, richieste, critiche. Un paese che allo stesso tempo è operoso, ricco di associazioni che non stanno mai "con le mani in mano", dinamiche, solidali, parte integrante del tessuto cittadino...purtroppo però troppo lontane dal coinvolgimento politico/amministrativo, anche quando eleggono il loro "borgomastro" col 75% dei consensi.  
Un atteggiamento incomprensibile, spesso giustificato con affermazioni del tipo : "li abbiamo votati, il paese li ha eletti,li si lasci lavorare e poi, al termine dei 5 anni, li giudicheremo, con nuove elezioni" !         
Ma così la democrazia si riduce ad una semplice "delega" espressa una volta ogni 5 anni, priva di controlli e partecipazione. Per chi amministra è troppo facile non dover  rendere conto ogni giorno - come si fa in ogni impresa privata - ma  chi è amministrato non deve avere l'impressione  di essere giudicato malfidente, inopportuno, di essere fuori luogo con le sue critiche: è suo diritto . Rassegnarsi a restare nel proprio cantuccio per non disturbare,  "perchè non sono fatti miei", o "perchè la cosa non mi interessa"  porta alla morte della democrazia. 

Ed è un peccato che avvenga,  perchè i padri costituenti,  proprio all'art. n° 1 della Costituzione hanno scritto che : 
 "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
E la Costituzione ( con  le leggi che la attuano )  prevede che tra una elezione e l'altra, i cittadini continuino ad esercitare la loro sovranità, con proposte di Legge ( e Delibere di Giunta)  di Iniziativa Popolare, oltre ai più noti  Referendum abrogativi o confermativi ( a livello locale anche propositivi ).

Quando ho sentito l'inconfondibile e inimitabile concerto delle campane, tornate finalmente a casa  dopo essere state sottoposte ad una ristrutturazione accurata che ne ha recuperato la purezza del suono, le tonalità giuste,  la ricchezza delle vibrazioni, ho pensato che se la loro mancanza mi appariva come  metafora del silenzio del paese , possono  benissimo ora diventare  "metafora" di un paese che si risveglia, che ritrova il gusto del "concerto", della " polifonia " , della complessità, della coralità, il gusto della partecipazione e dell'esercizio della sovranità.

Quante cose potrebbero cambiare, nel rapporto tra i cittadini e i suoi amministratori e dentro ciascuno di noi, se  smettessimo di star zitti di fronte a cose che non comprendiamo o non condividiamo perchè assolutamente ingiuste, o smettessimo girare lo sguardo altrove per non vedere i problemi ? 
 Ritroviamo il piacere, l'orgoglio, il coraggio di far sentire ai nostri amministratori anche la nostra personale campana... o semplice campanello, per chiedere, ad esempio :
La nuova rotatoria, come appariva 
qualche giorno fa.

  • perchè mai l'Amministrazione comunale decise di sprecare tanti soldi per una rotonda inutile (all'incrocio tra via Caronaccio e Via XXVAgosto, fonte ora  di continui problemi, al punto da essere ancora un cantiere? non bastava limitarsi a sistemare i marciapiedi? Perchè buttar via tanti soldi? 
  • perchè da mesi  ( quasi un anno ) l'Amministrazione in carica ha  avviato indagini e incaricato un perito per valutare i problemi delle fogne dell'area Roccolo/via XX Settembre ( anche per capire se gli scavi per la realizzazione della rotonda hanno determinato o agevolato gli allagamenti del luglio 2014)  ma  nessuno ne parla più ? Infatti nessuno ci dice se alla perizia  ha fatto seguito una relazione e cosa è scritto in questa relazione !
  • perchè si sprecano fondi pubblici per  rifare il parcheggio del cimitero, aggiungendo peraltro
    Nuovi cordoli nel parcheggio del cimitero.
    cordoli che rendono solo più difficile parcheggiare ? Non bastava limitare i lavori alla sistemazione del marciapiede ( magari lasciandolo anche a "raso" ?)  
  • perchè ai cittadini che hanno subito allagamenti e danni e chiedono con forza che la cura  del territorio (fogne, ruscelli, rigagnoli, tombini , caditoie, cunette ) sia oggetto di maggiori attenzioni, non si danno risposte ?
  • perchè all'appello dei cittadini di via L.da Vinci, che chiedevano la messa in sicurezza e il ripristino di alcuni tratti del vialetto pedonale che attraversa l'area del parco dei Fontanili, l'Amministrazione comunale ha risposto facendo asportare le piastrelle e riducendo la larghezza del vialetto stesso ?
  • perchè si ipotizza un MasterPlan per l'area verde dietro l'oratorio e non si  affronta lo stato di  grave insufficienza della fogna e del canale di scarico delle acque piovane che l'attraversa ? Perchè si ritiene cosa normale che  decine di case  e garage  puntualmente , in caso di piogge eccezionali,  si allaghino con i danni e i disagi che ne derivano per i cittadini interessati ?
  • perchè si lascia degradare la sorgente dello Scironca,  costretto a ricevere e spagliare, ad ogni pioggia eccezionale le acque nere che fuoriescono dallo scolmatore di via Castronno ?
  •  Non è forse  segno di degrado anche l'abbandono in cui è tenuto il salone di via Mameli che presenta
    I Campetti di Via Prati
    tapparelle rotte, e i marmi di qualche davanzale divelti ? E i campetti di Via Prati cosa si aspetta a renderli agibili ? Ci siamo dimenticati quanto sono costati  e  come ancora potrebbero essere utili se gestiti senza rincorrere sogni impossibili e ingiustificati di utilizzo a fini di lucro ?
  • come è possibile che la "casetta dell'acqua" resti chiusa quasi un mese ( luglio ) e sull'avviso di inagibilità non si riporta né la data di chiusura né quella di possibile riapertura?  E' questa la celerità e la trasparenza con cui si amministrano i  Beni Comuni e ci si rapporta con i cittadini?
  • infine un'ultima scottante domanda retorica, questa volta(e così ci ricolleghiamo al caso "Magazzù , ASD, Beni Pubblici e...formazione dei più piccoli") : come è possibile che sull'ultimo numero de "Il Morazzone" , luglio 2015,  si possa pubblicare  con disinvoltura un articolo che dice " Alla fine del mese di maggio dell'anno scorso per l'A.S.D Morazzone è cominciata una nuova avventura con l'insediamento del nuovo direttivo nel quale sono aggregate nuove persone che hanno dato nuova linfa e tanto entusiasmo per ricostruire e proseguire l'attività" . E prosegue  narrando di una trasformazione profonda avvenuta nella società dilettantistica che di fatto conferma le voci di investimenti consistenti ( 700/ 900.000 euro, in vent'anni ) a carico di privati e di altrettanti impegni economici consistenti a carico dell'Amministrazione comunale ?  Nell'articolo si dice che  quest'avventura "è cominciata nel maggio 2014:  ma le elezioni amministrative non ci sono state  il 25 maggio 2014 ?  quindi la nuova società si è formata in campagna elettorale  e sempre durante la  campagna elettorale si è deciso di sciogliere la vecchia società,  annullare la "convenzione col comune" e   stipularne una nuova di cui non conosciamo i contenuti !  Privati cittadini, d'intesa con altri privati cittadini  che si stavano sottoponendo  al giudizio degli elettori, davanti ad un buon bicchiere di spumeggiante birra, hanno deciso  investimenti per centinaia di migliaia di Euro a nome dei futuri amministratori ! E senza farne cenno agli elettori ! 

"Un grande affare per Morazzone, manna dal cielo se un privato investe 700.000 euro in un'attività senza fine di lucro ! " Avranno pensato in molti !  Ma siamo certi che sia proprio senza fini di lucro ? senza un "adeguato" tornaconto ? 


La vecchia Convenzione del Comune  con la vecchia società,  per decenni, HA CONSENTITO a migliaia di bambini ricchi o poveri che fossero, dotati tecnicamente o solo bisognosi di correre, divertirsi e crescere... DI POTERLO FARE in un ambiente sano.  Ed era giusto così, perchè il campo è un Bene Pubblico al servizio del Pubblico e non di interessi privati, di ambizioni personali che niente hanno a che fare  con la cosa pubblica . Stracciata la vecchia " Convenzione" ne è stata stipulata una nuova:  sarà ancora così ? le dimissioni di Antonio Magazzù  e, prima di lui, di altri ancora, dicono chiaramente che tutto ciò è a rischio, CHE il  dio PROFITTO ora impera anche al campo sportivo.

Se la "nuova avventura " - come scrivete su "Il Morazzone" - è stata  così bella,  così interessante,
Campo sportivo: sono in corso i lavori per l'impianto
dell'erba sintetica.
così entusiasmante - ci spiegate perchè in campagna elettorale avete  parlato d'altro? Avevate forse timore che i  morazzonesi non gradissero? 

Con questa operazione avete deciso il più grande impegno economico, per i prossimi 20 anni, per un privato e per l'Amministrazione  eppure di ciò, nel programma elettorale ( quello noto) di Matteo Bianchi  non vi è traccia alcuna  !                                                Dov'è finita la Lega federalista,  quella che reclamava trasparenza, democrazia, partecipazione, onestà ? E i bilanci partecipati cos'erano ? Una trovata pubblicitaria e basta?

Non ho parole, sono sgomento, mi auguro che il Sindaco,Matteo Bianchi, voglia fare luce su tutto ciò e spiegare ai morazzonesi perchè li ha espropriati del diritto di conoscere questi programmi in campagna elettorale, prima cioè  di riporre la scheda nell'urna, il 25 maggio 2014.
Soprattutto mi auguro che voglia rendere pubblici tutti i termini dell'operazione -quelli economici  e le loro  ricadute sociali - e soprattutto che voglia rendere pubblica la "Convenzione" nella quale evidentemente Antonio Magazzù - ammesso che come consigliere comunale l'avesse letta- non deve aver trovate quelle  garanzie che gli avrebbero consentito di continuare a prestare il suo impegno di volontario per  "una societa' a misura di bambino", come ha scritto su facebook.
Aspettiamo qualche risposta, intanto: Suonate campane, suonate !

giovanni de rosa














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