SALVINI : MILIONI DI MUSULMANI SONO PRONTI A SGOZZARCI !

Matteo Salvini ( fotogramma tratto da video del Fatto Quotidiano del 10.01.2015) non si smentisce: abbandonato il dio Po, sposa le tradizioni celtiche, ma non abbandona il solito volgare disprezzo verso ogni diverso.

Sì, Matteo Salvini -segretario della Lega Nord - ha detto proprio così, qualche ora fa , all’uscita della Metropolitana a Lampugnano, dove distribuiva volantini sui fatti di Parigi: “….ci sono in giro per il mondo  e sui pianerottoli di casa nostra milioni di musulmani pronti a sgozzarci” .                        ( qui l’audio).

Io dico che Matteo Salvini è un irresponsabile e come lui lo sono tutti quei dirigenti politici, leghisti  e non,  figli legittimi del populismo  e dell’ignoranza che li genera, sempre pronti ad accanirsi  come sciacalli appena annusano nell’aria odore di sangue, di sofferenze, di lutti.


Che schifo questa  nuova politica leghista che, esattamente o peggio di quella vecchia,  si nutre delle lacrime di chi soffre e del  sangue delle vittime e  dei  loro  aguzzini  e lo fa solo per lucrare  voti, ingrassarsi di voti, con l’ingordigia tipica degli sciacalli !

Che tristezza,  se penso  che tra quei milioni di musulmani che Salvini  dice “pronti a  sgozzarci “ - se non fosse stato assassinato a sangue freddo su  quel  marciapiede di Parigi-  ci sarebbe anche Ahmed, poliziotto musulmano caduto martire il 7 gennaio proprio  per mano dei terroristi …. E mi indigna  pensare  che potrebbe aver incluso nostri concittadini, residenti  tra noi da decine di anni, a cui i miei amici hanno insegnato di sera, dopo una giornata di lavoro in fabbrica a all’università, a dire le prime parole in italiano e poi hanno assicurato il doposcuola  ai loro figli… mi indigna pensare che tra quei “milioni  di musulmani pronti a sgozzarci” possa esserci  la mamma  o il papà di  Alì o di Moammed che vanno a scuola e giocano con i nostri figli e nipoti.

Matteo Salvini è un irresponsabile. Ma  non  è da meno chiunque altro dirigente leghista  che,  un giorno sì e l’altro pure,  non perde occasione  per magnificare la nostra cultura occidentale e le sue radici di libertà e di cristianità, richiamandoci  a non tradirle   e… poi  aggiunge ( sempre ! )  che “adesso non è proprio il caso di pensare ad una Moschea a Varese “ ( Matteo Bianchi, La Prealpina del 9 gennaio, pag.14).  Ma che coerenza c‘è nell’essere orgogliosi della nostra civiltà e poi subito minacciare la sospensione della libertà di culto ( e di avere un luogo ove poterne godere ) …per gli altri, nella fattispecie i credenti  dell’ Islam?   
Ma questi “guardiani dell’ortodossia e delle tradizioni “ hanno mai riflettuto sul fatto  che le libertà se non  applicate a tutti i cittadini sono in realtà dei  “privilegi “ ?  In fondo non mi sorprende, se le proprie radici le si va a cercare solo medioevo e a rappresentarle si richiamano simboli del sacro romano impero o dell’impero asburgico,  come l’aquila a due teste.

Matteo Salvini  ( complice l’assessora ai servizi sociali di Morazzone che l’ha lungamente citata  in un suo articolo per il  periodico comunale “ ll Morazzone “ ) mi ha fatto venire in mente la  reazione istintiva  di Oriana Fallaci all’indomani dell’orribile attentato alle Torri Gemelle di New York , in quel  maledetto 11 settembre 2001. 
Ma non è su di essa che voglio soffermarmi, bensì sulla risposta pacata, serena, ricca di speranza che le dedicò un giornalista e inviato di guerra, come lei, ma a differenza di lei un mistico laico, Tiziano Terzani, la cui vita è corsa  parallela, eppure molto diversa, da quella di Oriana Fallaci.
Vi  invito a leggere per intero ( QUI ) la lettera di Tiziano Terzani  perché a distanza di quasi 15 anni si sono ripetute scene di terrore molto simili, almeno sotto il profilo  qualitativo,  che ci spingono a farci le stesse domande sul futuro della nostra civiltà e sulla solidità dei pilastri su cui essa poggia. Domande che espongono una parte del paese alle stesse accuse di “buonismo” , di “decadenza”, di “pavidità” di allora… e che allora giustificarono la scelta di fare guerra ad Al Qaeda con impegno di mezzi materiali e finaziari incalcolabili e indicibile spreco di vite umane,  per almeno un decennio.  
Allora, si  invocò la guerra e la guerra fu ! Il risultato ? abbiamo visto solo altre guerre, altre stragi, altro terrorismo e i produttori di armi arricchirsi sempre più !
Ecco perché la lettera di Tiziano Terzani mi sembra attuale, perché in controtendenza allora come oggi, rispetto  ai proclami muscolari , spesso anche molto applauditi, di dirigenti politici che considero assolutamente irresponsabili .
Da quella lettera estraggo un brano e mi scuso per la sua lunghezza, ma sono certo vi appassionerà fino a spingervi a leggerlo ancora, come è successo a me:
Oriana... pensare quel che pensi e scriverlo è un tuo diritto. Il problema è però che, grazie alla tua notorietà, la tua brillante lezione di intolleranza arriva ora anche nelle scuole, influenza tanti giovani e questo mi inquieta. Il nostro di ora è un momento di straordinaria importanza. L’orrore indicibile è appena cominciato, ma è ancora possibile fermarlo facendo di questo momento una grande occasione di ripensamento. E un momento anche di enorme responsabilità perchè certe concitate parole, pronunciate dalle lingue sciolte, servono solo a risvegliare i nostri istinti più bassi, ad aizzare la bestia dell’odio che dorme in ognuno di noi ed a provocare quella cecità delle passioni che rende pensabile ogni misfatto e permette, a noi come ai nostri nemici, il suicidarsi e l’uccidere. “Conquistare le passioni mi pare di gran lunga più difficile che conquistare il mondo con la forza delle armi. Ho ancora un difficile cammino dinanzi a me”, scriveva nel 1925 quella bell’anima di Gandhi. Ed aggiungeva: “Finché l’uomo non si metterà di sua volontà all’ultimo posto fra le altre creature sulla terra, non ci sarà per lui alcuna salvezza”.
E tu, Oriana, mettendoti al primo posto di questa crociata contro tutti quelli che non sono come te o che ti sono antipatici, credi davvero di offrirci salvezza? La salvezza non è nella tua rabbia accalorata, né nella calcolata campagna militare chiamata, tanto per rendercela più accettabile, “Libertà duratura”. O tu pensi davvero che la violenza sia il miglior modo per sconfiggere la violenza? Da che mondo è mondo non c’è stata ancora la guerra che ha messo fine a tutte le guerre. Non lo sarà nemmeno questa.
Quel che ci sta succedendo è nuovo. Il mondo ci sta cambiando attorno. Cambiamo allora il nostro modo di pensare, il nostro modo di stare al mondo. E una grande occasione. Non perdiamola: rimettiamo in discussione tutto, immaginiamoci un futuro diverso da quello che ci illudevamo d’aver davanti prima dell’11 settembre e soprattutto non arrendiamoci alla inevitabilità di nulla, tanto meno all’inevitabilità della guerra come strumento di giustizia o semplicemente di vendetta. Le guerre sono tutte terribili. Il moderno affinarsi delle tecniche di distruzione e di morte le rendono sempre più tali. Pensiamoci bene: se noi siamo disposti a combattere la guerra attuale con ogni arma a nostra disposizione, compresa quella atomica, come propone il Segretario alla Difesa americano, allora dobbiamo aspettarci che anche i nostri nemici, chiunque essi siano, saranno ancor più determinati di prima a fare lo stesso, ad agire senza regole, senza il rispetto di nessun principio. Se alla violenza del loro attacco alle Torri Gemelle noi risponderemo con una ancor più terribile violenza – ora in Afghanistan, poi in Iraq, poi chi sa dove -, alla nostra ne seguirà necessariamente una loro ancora più orribile e poi un’altra nostra e così via.
Perché non fermarsi prima? “

Perché non fermarsi prima?

Perché non fermarsi prima?

Perché non fermarsi prima?

Perché non fermarsi prima?

Per favore, fermiamoci prima !



giovanni de rosa

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