Verso il Natale... con quale spirito ?

Salvini e Calderoli col Presepe...( foto huffingtonpost.it )
Antonio Sicilia è un bravissimo blogger ed io ho il piacere e l'onore di annoverarlo tra i miei amici. Da qualche settimana  il suo blog è ospitato su "L' Haffington post " e, per Antonio, giovane studente pugliese trasferitosi a Trento per motivi di studio, questo successo professionale è certamente motivo di grande  orgoglio: complimenti Antonio (te li rinnoverò poi di persona il 13 dicembre a Bologna!)
Nel salto di qualità, Antonio ha continuato a tenere con i suoi amici il rapporto confidenziale di sempre e mi scrive:

"Come sempre condivido con te le mie parole e i miei articoli. 
Questo è il mio ultimo pezzo per huffingtonpost.it. 
Parlo di Salvini, del presepe e della scuola di Bergamo in cui è stato vietato: 

Ti invito a lasciare un tuo commento, a darmi il tuo punto di vista e ad avviare sui tuoi canali di comunicazione un bel dibattito sul tema. 
Ti ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione. 

Antonio Sicilia "


Carissimo Antonio, 
Ti ringrazio per l'attenzione e ti dico subito che condivido gran parte della  tua lettera  a "Salvini", più precisamente: condivido tutto tranne l'incipit, 7 righe.

Escludo quelle 7 righe perche, da laico e cattolico insieme, pur comprendendo le  buone intenzioni del Preside,non mi sento di giustificare  la sua decisione di abolire il Presepe
Sul gesto provocatorio di Salvini sono invece assolutamente d'accordo con tutte  le tue considerazioni

Sono per una laicità finalizzata ad aprirci alla comprensione dell'altro, del diverso perchè solo la comprensione rende forte il rispetto per le ragioni dell'altro, senza rinunciare alle proprie.
Per questo non ritengo utile a niente  eliminare un presepe, che è  tradizione profonda in questo paese ed è simbolo dei suoi sentimenti migliori che tu hai ben messo in evidenza richiamando il Levitico.  

Nelle nostre scuole non c'è troppo "presepe", che è simbolo di accoglienza, condivisione, dono di se stesso, c'è n'é anzi poco !
Indossando per un attino i panni del Preside, anziché abolire il presepe,io i diritti e i ricordi li estenderei  consentendo agli ebrei di ricordare la loro Pasqua,  ai musulmani di ricordare e festeggiare la fine del Ramadan o la Nascita di Maometto, ai Valdesi di fare i loro falò il 17 febbraio, e così via. Lasciando agli interessati - gli studenti- la libertà di organizzare e gestire questi  eventi con modalità e tempi  fissati d'intesa insegnanti e autorità scolastiche, perchè diventino scambio culturale, "dono" e quindi arricchimento culturale e umano reciproco. Questo è il nuovo umanesimo per cui sono disponibile a spendermi ogni giorno in politica, profondamente  convinto come, lo era il  Papa del Concilio ecumenico Vaticano II Paolo VI, che "la politica è la forma più alta della carità".
Abbiamo bisogno di proibire di meno, quando si parla di culture, ed esaltare di più la condivisione: io, ospite in un paese musulmano, non chiederei mai ai miei ospiti di nascondere o abolire le loro tradizioni per non "turbare" la mia sensibilità o le mie certezze, bensì di creare le condizioni perchè anch'io, come loro e tra loro, possa festeggiare e vivere la mia fede e i  miei riti e tradizioni con libertà. 
C'è un "panorama ambientale e culturale " fuori di noi da salvare, l'Europa e l'Italia  si è impegnata farlo da lungo tempo ( c'è in merito una convenzione europea recepita dall'Italia con una legge del 2006) ma ad esso corrisponde anche un "panorama interiore", fatto di fede,di valori,di formazione che merita altrettanta protezione. Il presepe, che è uno dei tanti modi di rappresentare la  Natività, è dentro entrambi questi panorami: è nel paesaggio, è nella musica, nella letteratura e nell'arte in genere,è nel nostro animo. 
E a  proposito di Arte, ti ricordo che, insieme, lo abbiamo richiamato  spesso - nei mesi scorsi - nell'ambito  della iniziativa "Metti in circolo il pittore " che tu genialmente lanciasti all'inizio dell'anno. Rappresentazioni del Natale e quindi Presepi, sono infatti anche  le tante Natività di scultori, intarsiatori, ceramisti, pittori, ecc... a cui abbiamo dedicato le nostre iniziative. Ne cito solo alcuni, tra i più famosi: Andrea Mantegna con l'adorazione dei pastori;Filippo Lippi con  L'dorazione del Bambino di san Vincenzo Ferrer; Sandro Botticelli con la Natività MisticaLorenzo Lotto con la sua Natività;  e poi, Tiziano, Caravaggio, il Beato Angelico, il Bramantino, Giotto...ma l'elenco sarebbe infinito !

A Salvini piacerebbe eccome,  che noi reagissimo alla sua provocazione con la sua stessa chiusura mentale...ma è un regalo che non potremo mai fargli, sarebbe come rinunciare ai valori che il presepe rappresenta e che Salvini probabilmente ignora.

La Natività, Seconda Cappella del Sacro Monte di Varese ( 1605-1623)
 26 statue in terracotta dipinte, attribuite a Cristoforo Prestinari .


























































     

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