BUON NATALE con DIO CHE GIOCA...e tutto rinnova !


Sacro Monte di Varese, innevato . Sulla destra il Monastero delle Romite . 

BUON  NATALE !

Non so esattamente perché, e forse non c'è neppure una vera, fondata ragione , eppure questo Natale mi sembra più vero, più sereno, più ricco di speranza. E questo benché le ferite di tante ingiustizie continuino a sanguinare; benché quotidianamente viviamo bombardati da immagini e parole che parlano di guerre, di violenze efferate, consumate a danno dei più deboli, dei poveri, degli indifesi; benché la corruzione dilaghi sempre di più fino a lambire il cuore stesso di Roma Capitale; e potrei continuare.

Non so esattamente perché, eppure in questo Natale mi pare di respirare un'aria diversa e non è merito del presidente Renzi, che anzi perde qualche punto in popolarità, rispetto ai mesi scorsi.

Non è merito della politica che, nonostante  provi a svecchiarsi e purificarsi, non osa guardarsi allo specchio...perché nello specchio vedrebbe le sue mani avide sulle  piaghe del paese. 

Non so perché,eppure vedo intorno a me qualche sorriso in più e questo mi apre il cuore. Sorrisi discreti,  mai esibiti, mai sguaiati, composti...che parlano di persone che riprendono coraggio. Non vedo scene di allegria smodata, ma un po' più di gioia sì, la vedo, la respiro e questo mi apre il cuore 

E vedo, anche nelle pieghe della politica, cambiamenti di atteggiamento, di metodi, di linguaggi che mi fanno pensare che lo "stile Francesco" in qualche modo ci sta contagiando,  cattolici e non, credenti e non credenti. E' la ricerca di una semplicità perduta.

Pensate a quello che sta avvenendo a Roma, nella Giunta Marino: chi l'avrebbe detto che si sarebbe bloccata la mafia alle porte del'amministrazione, che si sarebbe accolto  un magistrato dentro il Palazzo a inoculare il "vaccino" dell'antimafia. 

Pensate al successo che ha fatto registrare Benigni con il suo spettacolo sui "10 Comandamenti".

Pensate al fascino di questo Papa, di un'autorità religiosa che invita le religioni a condannare il fondamentalismo religioso... non è solo una condanna alla violenza che ne scaturisce, è una condanna al fondamentalismo, punto.  

Pensate a Cuba e Usa, a Castro e Obama che decidono di porre fine a 50 anni di odio (reciproco) e di sofferenze ( solo per i cubani).

La crisi ci attanaglia, alluvioni e terremoti ci piegano le ginocchia, i partiti si arroccano, espellono o minacciano i dissidenti... ma questo non impedisce il fiorire di mille idee, positive, propositive e pacifiche per uscire dalla crisi ( ne parla bene Marina Terragni nell'articolo che citerò più avanti).

Non so da cosa siano prodotte, ma mi sembra che comincino a succedere tante, tantissime piccole cose che però sono foriere di grandi cambiamenti.

Per tutto questo ho deciso di farvi i miei auguri di Buon Natale  con citazioni tratte da due  articoli comparsi in questi giorni sulla stampa online,  entrambi scritti da donne, dalle vite e dagli ideali  apparentemente opposti, eppure accomunate dall'essere  in movimento, come non mai. Due mondi che fanno entrambi parte della mia idea di mondo, tenuti insieme da un originale nuovo umanesimo, in cui credenti e non possono convivere  se sono capaci di relazionarsi con atteggiamento intriso di sana e rispettosa laicità, che è accoglienza delle diversità, nello spirito di quanto scrive il profeta Isaia :
" 11:6 Il lupo abiterà con l'agnello e il leopardo giacerà col capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno insieme e un bambino li guiderà."

Il primo brano è tratto da " DIO CHE GIOCA scritto dalle Romite Ambrosiane e pubblicato su  RMFonline.it  ( Radio Missione Francescana, dei Cappuccini di Varese), un "pezzo" di rarissimo candore, di cui anticipo qualche stralcio, che sono certo vi incuriosirà al punto da mandarvi dritti al link ( qui) : 

"....dove nascerà questo bimbo? Arrivato nel grembo senza seme di uomo, senza accoglienza di uomini verrà al mondo: una stalla sarà il luogo della sua nascita e lì la stanchezza, l’amarezza, la preoccupazione lasciano il posto alle lacrime di gioia per la vita nuova venuta al mondo, per la Vita del mondo che tutto rende nuovo.
Giochi di opposti che cambiano la povertà in ricchezza, la debolezza in pienezza di vita...." e poi  " Dio si fa bambino e il suo primo gioco è quello di trasformare una vergine in Madre: quella Parola che in principio disse e creò, ora domanda e se è accolta rende fecondi oltre ogni umana logica e possibilità. Fa poi il gioco caro ad ogni bambino: si nasconde con la trepida attesa, di ogni bambino, di sentire i passi e la voce affettuosa di chi lo cerca.... " e poi un invito, AUGURIO di un incontro: "Andiamo a giocare con questo Bimbo che un tempo tutto creò ed ora tutto rinnova… E, badate, il gioco è una cosa seria!"  
La tenerezza di questo brano e il messaggio forte di cambiamento, di rinnovamento trovano oggi terreno fertile nel cuore di tanta gente: rinnovarsi si può, si deve, senza bisogno di rottamare niente e nessuno, se non il male, l'egoismo, la brama di potere che non possono concepire Dio come un Bimbo debole, fragile e allora issano sull'altare il dio danaro, il dio potere...se stessi.
Il secondo brano è tratto da un articolo di Marina Terragni,  "Podemos (Spagna), Syriza (Grecia) e noi: farsi guidare dall'Angelo" ( qui ) in cui si parla della nuova sinistra che sta prendendo corpo in Europa, del suo "pensiero" così lontano da estremismi e populismi violenti e rancorosi e così vicino, invece, al pensiero di Alex Langer  " ..che parlava della necessità di una “traversata da una civiltà impregnata della gara per superare i limiti a una civiltà dell’autolimitazione”, invitando a crescere in umanità. Che profetizzava l’inevitabilità del “perdersi per ritrovarsi…” .  
E più oltre la Terragni aggiunge: "Si tratta di mettere al centro la “natura” sacrificata, il femminile del mondo, la mitezza, la pace e la cura di tutto ciò che è piccolo e dipende da noi, e di garantire a ciascuno ciò di cui ha bisogno per una buona vita, che è molto più dell’uguaglianza. Si tratta, come qualcuno disse di Alex, di provare a “piantare la carità nella politica”.  E Buon Natale ".
Sarà veramente un Buon Natale se, da  credenti e non, saremo capaci di augurarci insieme e reciprocamente la capacità e la volontà di Piantare la carità nella politica. Ritrovando la gioia e la semplicità dei piccoli, come ci hanno magistralmente raccontato le Romite Ambrosiane  del Sacro Monte di Varese.
Buon Natale a ciascuno di voi e alle persone che vi sono care ! 

Giovanni de Rosa



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