Ma una volta non si diceva: "prima le donne e i bambini" ?

Sacrario del Monte  San Martino, a Duno, violato da nazifascisti.
Foto VareseNews.
La manifestazione antifascista di sabato 29 novembre, organizzata dall'ANPI provinciale e dal suo presidente, Angelo Chiesa, è la risposta della Varese più sensibile ai temi della salvaguardia dei valori della tolleranza, del rispetto dei più deboli, della solidarietà, della democrazia e del suo primo presidio che è la Costituzione, alla barbarie che ha ispirato e reso possibile l'atto vandalico compiuto da gruppi neonazisti al Sacrario del Monte san Martino a Duno, il primo novembre scorso. 
E' stata una manifestazione caratterizzata da forte partecipazione popolare: almeno 500 persone,e tra loro una significativa presenza di giovani, di rappresentanti dei partiti democratici e tanti, tanti lavoratori con le insegne dei sindacati, hanno sfilato da via Sacco a largo della Resistenza, con compostezza e gioia, ma anche con la determinazione e la fierezza di chi sa che fuori dai Valori condivisi, affermati nella Costituzione nata dalla resistenza antifascista, non c'è democrazia, non c'è libertà, non c'è rispetto per le diversità, non c'è difesa della dignità personale. 
Incredibile che, in testa a quel mare di persone, con Angelo Chiesa e i gonfaloni ANPI di tante cittadine della provincia, mancassero proprio le autorità della città di Varese, il Sindaco e gli assessori. 
Incredibile, ma vero, incredibile e in fondo ragionevole. 
La tromba suona " Il silenzio "
Già, ragionevole, coerente, logico...se la Lega di Salvini ( azionista di maggioranza dell'amministrazione comunale) sbanda fortemente a destra e stringe alleanze con CasaPound ( i "prodi guerrieri" della destra estrema che dichiara guerra agli "adolescenti " rom e immigrati delle periferie) e conquista Marine Le Pen, mandandola in "estasi"... con buona pace di chi credeva che la Lega fosse una costola del PCI . Il tempo è sempre galantuomo. 
Questa giornata, con le sue presenze, e con le vistosissime assenze, è servita a rafforzarci nella convinzione che l'Antifascismo non è una moda e quindi non può essere fuori moda, è invece un presidio culturale ineludibile per la difesa della nostra civiltà dal rischio di precipitare nella barbarie. Un rischio che la crisi ha reso più reale e violento. 
Angelo Chiesa - che ha aperto la manifestazione con un invito ad essere UNITI e poi ha guidato il corteo - è stato partigiano ed educatore di generazioni di studenti ( quanti ne ha incontrati nelle scuole, a parlare della Resistenza  ! ) ai valori della libertà e alla affermazione di un nuovo umanesimo: ci sia di esempio ! 
Hanno partecipato al corteo oltre 500 persone.

Quanto c'è ancora da fare in questo campo se si verificano ancora episodi come quello del San Martino di Duno e, soprattutto, se può passare senza un visibile sdegno generale, una manifestazione come quella inscenata dall' estrema destra -ormai sponda dell'approdo leghista - all' Infernetto di Roma contro un gruppo di rifugiati  adolescenti, poco più che bambini, rei solo di volere un futuro.
Anche contro di loro hanno urlato il loro odio e riaffermato sentimenti di egoismo : "PRIMA I NOSTRI ! "
Ma una volta non si diceva: "prima le donne e i bambini" ?

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