L'estate è finita ! E' tempo di riflessioni.

Foto alluvioni Genova e Gargano.
 Penso che ieri sia finita l’estate; questa maledetta estate 2014 che più  di quelle precedenti ci ha inviato segnali inquietanti e drammatici su cosa può  significare  l’espressione “cambiamento climatico”. Esso può significare la fine di un’epoca, la nostra epoca, a causa dell’aumento costante dei gas serra, che produce innalzamento delle temperature e conseguente  scioglimento del permafrost che, a sua volta, determina lo sprigionarsi di ingenti quantità di CO2, finora prigioniere dei ghiacciai perenni, che si spargono in atmosfera determinando modificazioni gravissime  nell'equilibrio dei gas serra: la rottura di quest’equilibrio è la causa immediata della lunga teoria di alluvioni che ha caratterizzato l’estate 2014.
La causa immediata e dominante è nei nostri comportamenti: in particolare nella deforestazione e nell'eccessivo uso di fonti energetiche fossili.

Manifesto giornata Mondiale contro Cambiamenti climatici.
Il 21 settembre scorso, in tutto il mondo (un po’ meno in Italia)  milioni di persone si  sono mobilitate contro il rischio che la nostra epoca finisca, un rischio così alto, così estremo da sembrare apocalittico, da fine del mondo, e quindi lontanissimo, inverosimile, insomma quasi impossibile … non c’è altra spiegazione all’incoscienza se non l’incoscienza stessa.
A questo si aggiunge l’indifferenza diffusa rispetto alla  gravità del livello raggiunto nel  consumo di suolo e nella cementificazione diffusa che sono all’origine del grave   dissesto idrogeologico che esalta, aggravandoli, gli effetti dei cambiamenti climatici e delle precipitazioni che sempre più assumono carattere tropicale o di vere e proprie bombe d’acqua.
Insomma, quel susseguirsi e rincorrersi di alluvioni che – in questa brutta estate 2014- hanno sconvolto l’intera Italia, da nord a sud, dal mare alla pianura e alle colline, ci è giunto viaggiando  proprio sul doppio binario dell’aumento dell’effetto serra e del dissesto idrogeologico: due cause entrambe figlie di quest’umanità che rincorre consumi, stili di vita e bramosia di arricchimenti facili, come mai era successo prima nel cammino dell’umanità.

Tabella alluvioni dall'8 luglio al 14 ottobre 2014. Wikipedia
 Il risultato, per l’Italia, è nella tabella riportata a fianco:  dall’8 luglio al 14 ottobre si sono verificati ben 9 grandi eventi alluvionali ( la tabella è di Wikipedia )che hanno interessato aree vastissime, hanno fatto danni ingenti ed hanno causato ben nove vittime. Ci sono naturalmente quelli più noti per la furia devastatrice delle acque ( sul Gargano e a Genova ), per il numero di vittime (ben 4 a Refrontolo ) per l’ampiezza dell’area interessata (Milano-Niguarda e Isola). Nell’elenco mancano  Morazzone,  Gazzada, Castronno e gli altri comuni della nostra provincia, ma la data è la stessa di Refrontolo, il 2 agosto 2014 quando, nelle prime ore del pomeriggio, si registrò un temporale fortissimo, una vera  bomba d’acqua, a coronare una intera settimana di piogge intense .
E fu il caos, con l’Arnetta fuori dagli argini da Gazzada a Castronno, l’ A8 e la provinciale bloccate e a Morazzone tanti punti critici, con autorimesse e cantine allagate, soprattutto nella fascia di territorio, ai piedi della collina di Morazzone, compresa tra la via Europa e via XXVI Agosto e Caronaccio.

Vasche di dispersione...si usano . foto  Edilportale.com
E non è stata la prima volta: agli inizi degli anni 90, ed in particolare nel 1992, l’area dei garages interrati di via Volta, parte del parcheggio adiacente e parte dei locali interrati della abitazioni vicine  si trasformarono  in una grande “cassa di espansione” raccogliendo circa 1500 mc di acqua piovana  che canali e fogna non riuscivano a far defluire in tempo reale. Andarono perdute e/o rovinate automobili, suppellettili, beni vari tra cui sacchi di libri e con essi ricordi, tanti ricordi.
Negli anni sono stati adottati accorgimenti ( aumento delle caditoie, istallazione di allarmi, di valvole di non ritorno) ma niente è stato fatto  per risolvere  il problema strutturale della  scarsa pendenza della fogna e dei canali a cielo aperto e così l’area dei garages continua ad essere l’unica vera “cassa di espansione” in caso di piogge torrenziali o bombe d’acqua.
Questo è successo ancora il 2 agosto 2014 , sebbene in misura ridotta perché il livello dell’acqua che si è raccolta ha superato di poco l’altezza di 1 metro. Ciò nonostante i danni, i rischi e i disagi sono stati immensi.

Cartello di cantiere e costo rotatoria. 
In un’area che necessitava e necessita di opere strutturali di regimazione delle acque piovane, l’Amministrazione  comunale ha invece sperperato oltre 230.000 euro per regimare un traffico veicolare che non presentava alcuna criticità… sarebbe bastato realizzare i marciapiedi, quelli sì veramente utili!
Sigg. amministratori, vogliamo parlarne ? Vogliamo affrontare il problema prima che si creino altre emergenze ?
E ci saranno altre emergenze, perché l’avvallamento che va dall’incrocio di  via Caronaccio con via  XXVI Agosto e che interessa il parco di via L. da Vinci e poi il fossato dietro l’oratorio e quello che passa di fianco alla MAM e finisce nei prati oltre via Caronno Varesino non è altro che l’asse centrale di un bacino imbrifero che interessa metà paese, lì infatti convergono tutte le acque reflue e meteoriche di quella parte del paese che degrada verso via Europa.
Le  opere di regimazione delle acque in questa zona sono gravemente insufficienti, i cittadini  che vi abitano sono stanchi di pagarne le conseguenze. E soprattutto non sono più disposti a sopportare che i loro garage ( e non solo) si trasformino regolarmente in vasche di raccolta e dispersione delle acque piovane.


Mappa dei flussi d'acqua del bacino imbrifero
del " Fontanile"






La GALLERIA FOTOGRAFICA realizzata a seguito dell’evento del 2 agosto scorso corredata di mappe QUI  spero documenti bene il problema e convinca tutti che vale la pena affrontarlo… senza aspettare che altri gravi disagi facciano esplodere una  situazione tesa.

Commenti

  1. Un'amica mi scrive ( mail firmata ) quanto segue: "Caro Giovanni io spero solo non mi vengano a chiedere i soldi adesso per un garage dove non posso lasciare la macchina nella stagione invernale perché il continuo gocciolamento la rovina e nemmeno nella stagione estiva perché per violenti temporali potrei rischiare di doverla buttare ....però dai noi possiamo andare in canotto senza dover fare lunghi viaggi ! allegata foto.

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  2. Carissima......, per ora non ho toccato il tema dell'acquisto dei terreni proposto dal Sindaco ( perchè tutti possano capire chiarisco che una parte delle aree del PEEP a suo tempo è stata ceduta dal Comune agli acquirenti, in diritto di superficie per 99 anni, ma un anno fa il Comune ha chiesto agli interessati di anticipare di 70 anni [!] questa scadenza e acquistare subito subito quelle aree ) ma un messaggio simile è già stato recapitato al geom. Enzo Bonanata che segue la pratica per il Comune. Ciao e grazie per avermi scritto. Buona notte.

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