C'è ancora differenza tra destra e sinistra?


Ce lo stiamo chiedendo in tanti, da giorni, da settimane, da anni ! 
Anni, sì,  perché è dall'autunno 2011 e cioè dalla nascita del Governo Monti che “centrodestra”  e “centrosinistra”  governano il paese con un’alleanza che si dice “non organica”, di scopo, “per fare poche cose e poi andare al voto”,oppure “ per fare le riforme e poi andare al voto” ,Governo  di “larghe intese”  e quel “larghe” avrebbe dovuto tranquillizzarci, dovrebbe ancora oggi, a distanza di 3 anni, metterci al riparo da ogni  confusione e omologazione tra “destra “ e “sinistra”.  

E invece oggi torna prepotente la domanda, prepotente quanto retorica: ma c’è ancora differenza tra “destra” e  “sinistra” nel paese, tra la gente? E c’è ancora bisogno di  “destra” e di “sinistra” in Parlamento ?

La mia risposta è sì ! senza dubbio.  C'è differenza tra destra e sinistra e di sinistra vera e moderna c'è ancora bisogno. Almeno finché
  •         Il baratro che c’è tra ricchi e poveri non  sarà pienamente colmato o almeno ridotto a livelli tali da non togliere dignità alle persone;
  •         finché il lavoro non sarà innanzitutto  fonte di diritti, fonte di vita, di gioia, di opportunità, di dignità, di certezze… e non più  una  lama di un rasoio perennemente alla gola a renderti precaria l’esistenza;
  •         finché ci sarà anche una sola persona ad essere chiamata e trattata da “clandestino” sulla faccia della terra… quella terra che è la casa di tutti;
  •         finché non ci saranno pari opportunità per tutti, senza discriminazioni per il colore della pelle, la cultura, la religione, lo stato sociale, le scelte politiche, gli orientamenti sessuali;
  •         finché ci saranno bambini violati, donne uccise, ammalati non curati, anziani trascurati e morti bianche nei luoghi di lavoro, animali seviziati e un ambiente degradato, inquinato, fragile, come ci appare ad ogni acquazzone ;
  •         fino a quando  la scuola, l’università, gli ospedali non saranno degli utenti e per gli utenti e non dei burocrati, dei “padroni della salute” che del principio della sussidiarietà hanno fatto scempio e su questo scempio hanno costruito le loro fortune;
  •         fino a quando il diritto alla salute, per i cittadini, non verrà prima, molto prima del conto in  banca dei “padroni della salute”, il “privato” che scalza lo stato e si fa stato;
  •         finché non bandiremo la produzione di armi e di sistemi d’arma per attuare pienamente  l’art 11 della Costituzione;
  •         finché ci saranno banditi che ci “avvelenano” i pozzi d’acqua, l’aria, la terra per danaro, ricchezza;
  •         finché continueremo a pensare che consumare è bello, consumare è moderno, consumare è la felicità, consumare sempre di più è la soluzione di ogni problema e del PIL facciamo un idolo pagano sul cui altare sacrificare vita e valori ;
  •         finché  non riscopriremo il valore della solidarietà, la forza propulsiva dell’amore, dell’uguaglianza, dei diritti, dei doveri che ci fanno cittadini alla pari in un modo meno ingiusto.
       Per questo bisogno assoluto e non contingente di sinistra continuerò a pensare che separarsi,allontanarsi dal mondo del lavoro, dai lavoratori è una enormità, una stupidaggine che non promette niente di buono.


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