I gay, Scalfarotto e il PD nel mirino della Lega Nord .
La locandina che pubblicizza l'iniziativa della Lega Nord, sponsorizzata dai Comuni di Morazzone e Castronno e dalla Parrocchia di Morazzone |
L’ obiettivo che
la Lega si prefigge è quello di propagandare, sostenere e diffondere la Mozione presentata nei giorni scorsi in regione Lombardia dalla Lega Nord e votata da tutti i suoi alleati, finalizzata a dichiarare «la propria opposizione a qualunque tentativo di introdurre
nell'ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa
struttura della famiglia» e ad istituire la "Festa della Famiglia naturale, fondata sull'unione tra uomo e
donna" .
E lo fa con una
carica omofobica che fa paura per la durezza, la chiusura netta alla
comprensione e accettazione della “
diversità” come “ cosa naturale” anch’essa. La Lega e le organizzazioni cattoliche a cui fa riferimento appaiono decisamente ferme nell'approccio col mondo omosessuale al preconcetto di “depravazione morale “ e pensano di
modellare la legislazione italiana sul catechismo della Chiesa Cattolica, senza
tener conto dei fermenti nuovi che in essa si agitano e la rendono più vitale.
Costoro hanno dimenticato la lezione dura della sconfitta referendaria nella campagna ingaggiata nel 1974 per l’abrogazione del divorzio ! Una legge che oggi nessuno più mette in discussione, tantomeno la destra clericale e gli stessi vertici della Chiesa cattolica che , benchè con ritardo, ha avviato – grazie all’azione rinnovatrice di Papa Francesco – una lunga e articolata consultazione dell’episcopato mondiale su come ricucire lo strappo con i tanti cattolici divorziati e risposati, come riammetterli pienamente nella comunione ecclesiale e alla frequenza dei sacramenti . Hanno dimenticato in fretta, se mai l’avvessero letta, anche l’ultima intervista che il compianto Cardinale Martini concesse al Corriere della Sera, qualche settimana prima di morire, nella quale denunciava “200 anni di arretratezza della Chiesa” riferendosi ai temi scottanti della famiglia, dei divorziati risposati, delle coppie Gay ecc…, con aperture timide ( come aveva già fatto nel libro-intervista con Ignazio Marino) ma ricche di comprensione, di speranza, di rispetto per le sofferenze di persone che considerava comunque fratelli e sorelle.
Costoro hanno dimenticato la lezione dura della sconfitta referendaria nella campagna ingaggiata nel 1974 per l’abrogazione del divorzio ! Una legge che oggi nessuno più mette in discussione, tantomeno la destra clericale e gli stessi vertici della Chiesa cattolica che , benchè con ritardo, ha avviato – grazie all’azione rinnovatrice di Papa Francesco – una lunga e articolata consultazione dell’episcopato mondiale su come ricucire lo strappo con i tanti cattolici divorziati e risposati, come riammetterli pienamente nella comunione ecclesiale e alla frequenza dei sacramenti . Hanno dimenticato in fretta, se mai l’avvessero letta, anche l’ultima intervista che il compianto Cardinale Martini concesse al Corriere della Sera, qualche settimana prima di morire, nella quale denunciava “200 anni di arretratezza della Chiesa” riferendosi ai temi scottanti della famiglia, dei divorziati risposati, delle coppie Gay ecc…, con aperture timide ( come aveva già fatto nel libro-intervista con Ignazio Marino) ma ricche di comprensione, di speranza, di rispetto per le sofferenze di persone che considerava comunque fratelli e sorelle.
Vedrete, nelle
prossime settimane la Lega presenterà,
in tutti i Consigli comunali in cui è
presente, documenti a sostegno della Mozione approvata dalla Regione Lombardia, per costringere i Comuni ( tra i quali Milano) che già
hanno istituito registri delle unioni civili, ad annullarli. Insomma è partita una vera e propria crociata...e poi
parlano di "ideologia del gender"…
L' iniziativa della Lega è stata presentata sui media dall’Assessore ai servizi sociali – ahime! la persona che più d’ogni altra
dovrebbe avere spiccate doti di sensibilità e attenzione verso i più deboli e i disagi sociali di ogni tipo … ma tant’è – che così ha introdotto l’argomento: “Stiamo vivendo un periodo di forte intolleranza ideologica, in cui
dichiararsi contrari a forme di vita familiare che non includano la
complementarietà tra uomo e donna naturalmente costituiti, è considerato un
atteggiamento discriminatorio e intollerante”. Federica Grieco, neo assessore, scrive bene, è immediata
e per niente incline al vezzo dilagante
di perdersi in narrazioni retoriche, ma di
fatto ci sta dicendo
che il problema vero non è l’omofobia, ma il suo
contrario, il problema sarebbe l’eterofobia. A sentire Federica, l’intolleranza ideologica non colpisce gay, lesbiche e chi
ne sostiene la legittima aspirazione alla pari dignità e a uguali diritti, ma le coppie etero.
Vi sbagliate - ci dice di fatto
l’assessore - "a vivere un periodo di forte intolleranza e discriminazione sono coloro
che credono nella “ famiglia naturale” che è solo quella eterosessuale. Non c’è alcuna discriminazione verso i
diversi. E più oltre, per avvalorare
la sua tesi, aggiunge : “ l’Italia, infatti, si colloca, secondo il
“Pew Research Center” di Washington, uno dei più autorevoli e accreditati
istituti americani di indagine demoscopica, tra le dieci nazioni più gay
friendly a livello mondiale, con il 74 % della popolazione che dichiara la
propria non ostilità all’omosessualità”.
Con considerazioni di questo tipo dovremmo tranquillamente giungere alla conclusione di eliminare anche le norme che puniscono le discriminazioni per cause razziali , di religione, di censo e abolire anche i DASPO, perché in fondo i tifosi violenti sono un’esigua minora e minoranza sono anche i razzisti in Italia. E potremmo aggiungere che tutti i provvedimenti legislativi e regolamentari tendenti ad un riequilibrio di genere ( ahi ! sarà mica la sindrome dell’ IdG , la pericolosa e subdola Ideologia del Gender, a farmi scrivere genere, al posto di sesso ? ) frutto di battaglie ormai secolari, dovrebbero essere aboliti perché i veri oppressi oggi sono diventati i maschi ! Una legge contro l’omofobia non serve , dice Federica, perché in Italia il 74% della popolazione è “gay friendly”, ha cioè un atteggiamento amichevole verso i gay , e aggiunge ( in un commento su FB ) che in tre anni sono stati denunciati solo 83 casi di omofobia. Incredibile !
E’ come se il suicidio di un ragazzino additato e ripetutamente insultato perchè ritenuto gay dai compagni di scuola non fosse sufficiente ad allarmarci, a scandalizzarci. E’ come se il raid in treno dell’on. Borghezio per disifettare il vagone dalle contaminazioni di una passeggera nera non fosse inquietante, perché in fondo le discriminazioni razziali in Italia sono casi limitati.
Con considerazioni di questo tipo dovremmo tranquillamente giungere alla conclusione di eliminare anche le norme che puniscono le discriminazioni per cause razziali , di religione, di censo e abolire anche i DASPO, perché in fondo i tifosi violenti sono un’esigua minora e minoranza sono anche i razzisti in Italia. E potremmo aggiungere che tutti i provvedimenti legislativi e regolamentari tendenti ad un riequilibrio di genere ( ahi ! sarà mica la sindrome dell’ IdG , la pericolosa e subdola Ideologia del Gender, a farmi scrivere genere, al posto di sesso ? ) frutto di battaglie ormai secolari, dovrebbero essere aboliti perché i veri oppressi oggi sono diventati i maschi ! Una legge contro l’omofobia non serve , dice Federica, perché in Italia il 74% della popolazione è “gay friendly”, ha cioè un atteggiamento amichevole verso i gay , e aggiunge ( in un commento su FB ) che in tre anni sono stati denunciati solo 83 casi di omofobia. Incredibile !
E’ come se il suicidio di un ragazzino additato e ripetutamente insultato perchè ritenuto gay dai compagni di scuola non fosse sufficiente ad allarmarci, a scandalizzarci. E’ come se il raid in treno dell’on. Borghezio per disifettare il vagone dalle contaminazioni di una passeggera nera non fosse inquietante, perché in fondo le discriminazioni razziali in Italia sono casi limitati.
Ivan Scalfarotto, nella foto ai tempi dell'Ulivo. Oggi dirigente PD e Sottosegretario di Stato alle Riforme |
E così lascia intendere, disinformando, che con l’approvazione del disegno del DDL Scalfarotto, che punisce la discriminazione ( fatti ! ) omofobica, verrebbero sospese le stesse garanzie costituzionali previste dall’ Art. 21 che recita:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il
proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Quelli di Federica Grieco - spero lanciati in buona fede - sono comunque allarmi senza senso, sono solo fandonie, bugie !
Eppure per informarsi adeguatamente su questo punto sarebbe bastato veramente
poco, perché se n’è parlato ampiamente sui media. Per di più, al fine di evitare
strumentalizzazioni e tentativi di manipolazione dell’informazione, il DDL Scalfarotto è
stato integrato con l'emendamento Verini che esplicitamente esclude l’applicabilità della norma alle opinioni espresse ( benchè siano già chiare nella legge mancino-Reale) .
Tra la Lega e la sua rivendicazione del diritto a nutrire opinioni omofobe , io scelgo di stare dalla parte di chi è discriminato e disprezzato, di chi dell'omofobia è vittima .
Tra la Lega e la sua rivendicazione del diritto a nutrire opinioni omofobe , io scelgo di stare dalla parte di chi è discriminato e disprezzato, di chi dell'omofobia è vittima .
E mi sento in buona compagnia perché mi
affianco a laici – credenti e non- che dell’accoglienza, della solidarietà ,
del rispetto per le persone hanno fatto
la loro bandiera, a prescindere dal censo, dal genere, dal sesso e dagli orientamenti sessuali, dalle convinzioni
religiose e politiche, dalla provenienza e dal colore della pelle.
Mi sento
in buona compagnia perché sento vicina
quella parte della Chiesa che ha continuato a credere nel rinnovamento
Conciliare ed in quello spirito si è messa in ascolto degli ultimi, dei poveri,
degli emarginati e non pretende dallo Stato una legislazione
conforme al suo catechismo, perché lo Stato
non deve avere né religione, né ideologia…ma essere assolutamente laico, per
servire senza discriminazione tutti i
suoi cittadini.
La teologa cattolica Adriana Zarri, sulla copertina di un suo libro. foto booksblog.it |
E inoltre
” se un omosessuale volesse vivere liberamente la propria vita di
fede, può farlo senza troppi crucci: Vivi la tua sessualità serenamente. Non
bisogna affidare la propria fede a un prete o alla regolarità biologica”.
Concludo
invitandovi caldamente a sottoscrivere la petizione per l’abrogazione della
mozione anti-gay della Regione
Lombardia, e soprattutto vi consiglio di leggerla perché molto articolata e ben argomentata.
Clicca qui per leggere e firmare l'appello. |
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