Le TR che vorrei

 E' ancora Gianni a chiedermi di ospitare una sua riflessione su Morazzone e le TRasformazioni che - non solo a lui - piacciono di più.



Le TR che vorrei     di Gianni salmaso


Scrivendo di TR non mi riferisco alla targa automobilistica della provincia di Terni, ma a realtà a noi più vicine e concrete, alle aree di trasformazione (dette, appunto, TR) che sono la spina dorsale  del Piano di Governo del Territorio (PGT), entrato in vigore il 25-9-2013.              Le TR sono le zone del nostro paese dove il PGT prevede interventi di espansione e/o riqualificazione edilizia e sono undici:
- una interessa una zona industriale,
- una è adiacente agli impianti sportivi di via Europa ed è l’ultima area verde ancora disponibile per un eventuale ampliamento degli stessi,
- alcune sono zone edificate in stato di abbandono,
- alcune si inseriscono all’interno di aree già edificate,
- altre vanno ad interessare terreni attualmente condotti a prato o a campo coltivato. 

Prati del Pagliate:sfondo il panorama  del Campo dei Fiori



Queste ultime (zona Roccolo e via Pagliate) sono aree pregevoli perché ubicate in un contesto ambientale e paesaggistico di qualità, dove si godono ampi panorami.   Vi é prevista l’edificazione di ville e/o villette a schiera di cui i morazzonesi sentono tanto la mancanza e ambiscono spasmodicamente alla proprietà.    A nulla valgono le decine e decine di cartelli VENDESI, appesi in ogni dove, che pubblicizzano la disponibilità di case di ogni tipo (tra cui ville e/o villette a schiera), perché i morazzonesi, improvvisamente diventati tutti ‘choosy’, snobbano queste offerte e vogliono solo quelle che saranno realizzate nella collina del Roccolo o in via Pagliate.

Prati di via XXVI Agosto ( di fronte al Cimitero)


In questi termini, credo che gli attuali amministratori comunali abbiano interpretato le esigenze dei morazzonesi quando si sono intestarditi a riconfermare la TR 1 del Roccolo, 31.033 mq.,  e a inventare di sana pianta la TR 4  di via Pagliate, 7.216 mq. per un insediamento previsto di 17 persone (si!, diciassette persone).  Non ha sfiorato loro l’idea che ville e villette a gogò  non sono così facilmente alla portata dei morazzonesi (altrimenti avrebbero già provveduto rispondendo agli ammiccanti cartelli VENDESI), né hanno pensato che, banalmente, di nuove ville e nuove case non c’è bisogno.     Il giornalino comunale “Il Morazzone” appena recapitato, tra le nove pagine scritte dal sindaco, riporta che la popolazione di Morazzone, in questi ultimi anni, è in costante calo, dai 4.380 abitanti del 2009 ai 4.303 del 2013.        Alla luce di questi dati, mi vengono spontanee  alcune domande: “A che pro sacrificare altro territorio verde del nostro amato paese?  Ville e villette per chi verranno realizzate?”.   Non riesco a darmi risposte ragionevoli; deduco, in ogni caso, che i morazzonesi non saranno i futuri acquirenti, ché, altrimenti, come sopra detto, avrebbero acquistato quelle già esistenti poste in vendita.   Non riesco a intravvedere alcuna logica nell’operare della nostra amministrazione comunale, soprattutto quando ascolto sermoni sulla salvaguardia del verde e sul recupero del centro storico, sermoni che confliggono apertamente con la profferta di aree verdi per l’espansione edilizia.

Il nostro paese ha, si!, bisogno di aree di trasformazione, ma di tutt’altro tipo.   Mi viene in mente il pregevole, nella sua semplicità, recupero edilizio/ambientale  di una località a noi vicina, la frazione Mustonate del comune di Varese.  Gli edifici sono stati recuperati e resi funzionali con  moderni impianti tecnologici senza stravolgere le caratteristiche architettoniche originali e senza andare a cementificare nei prati alberati che fanno da splendida cornice. Tale recupero ha guadagnato la copertina di numerose riviste specializzate ed è spesso  citato come modello positivo da importanti architetti di livello nazionale e internazionale.


Particolare Cascina Ronchetto Morazzone

Anche Morazzone ha la sua piccola Mustonate, si trova in via Mugnai n.52, la vecchia cascina Ronchetto dul Tita.   Gli edifici sono stati realizzati tenendo conto delle caratteristiche architettoniche preesistenti e ricordando l’impianto della vecchia cascina.   A contornare questa nuova e gradevole struttura, nei prati tutt’intorno è stato realizzato un esteso vigneto che da qualche anno fornisce la materia prima per un vino che si è imposto per la sua elevata qualità a livello provinciale, e non solo, vanto di un nuovo tipo d’impresa nel nostro paese.     La nuova cascina Ronchetto, con il suo vigneto, può fregiarsi del titolo di TR, ma di una qualità diversa, perché l’area è stata trasformata senza stravolgere l’ambiente, senza inutili cementificazioni, rispettando la storia di chi ci era vissuto.
- Recuperiamo e riqualifichiamo le nostre cascine e i nostri cortili;
- recuperiamo e riqualifichiamo il sovrabbondante patrimonio edilizio esistente in Morazzone;
- salvaguardiamo le aree verdi rimaste, perché altre non ce ne sono!
Queste sono le TR (e il paese) che vorrei.

Gianni Salmaso

13-04-2014

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