25 aprile Festa della Liberazione !

 25 aprile, festa della Liberazione: voglio ricordarla con sobrietà e semplicità, con una poesia. L'ha  scritta un uomo che queste terre del varesotto le  ha conosciute bene e ne ha amato ed educato  i figli .
Parlo di Gianni Rodari.
Era nato sulla sponda ricca del Verbano, anzi no, oltre quella sponda ! Era nato sulla sponda di un lago piccolissimo, neppure raffrontabile al Verbano, ad Omegna sul lago d'Orta, il 23 ottobre 1920, e  s'era diplomato "maestro"a Gavirate, sul lago di Varese. Laghi piccoli e piccoli centri l'anno tenuto a battesimo, nella vita e nella scuola...e piccoli sono stati anche i paesi che l'hanno visto all'opera come maestro: Besozzo,Cardana, Brusimpiano e simili, tutti nel varesotto.
Gianni Rodari. Foto www,tafter.it
Ha trascorso  la sua vita a lottare per la libertà e ad insegnare a generazioni di bambini e ragazzi a liberare la mente, dare briglia sciolta alla fantasia e inventare storie incredibili, delicate, tenere, filastrocche intriganti e affascinanti, semplici,avvincenti. Ha scritto storie per programmi televisivi dedicati ai ragazzi, ha scritto per grandi editori, ha scritto per cantautori pacifisti, ha scritto per grandi e piccini. Ha rivoluzionato la storia della letteratura per ragazzi. Eppure la terra che lui ha privilegiato di più, il varesotto, è quella che l'ha dimenticato più in fretta (con le sue istituzioni).
Non basta il mio ricordo e la mia gratitudine (perchè le sue storie sono servite a formare anche i miei figli) a colmare la distanza che Varese ha frapposto tra sé e il suo poeta: ci vorrà tempo perchè ne venga totalmente recuperata la  memoria e  la grandezza narrativa e pedagogica....più difficile sarà dimenticare che qualche suo libro ha conosciuto il rogo: brandelli di medio evo che ricordiamo per non fare torto alla storia, così come ricordiamo  il suo contributo alla Resistenza, dopo aver essere passato attraverso l'inferno della perdita di familiari, mentre svolgeva il servizio militare nella repubblica di  Salò. Inferno e sofferenza salvifici perchè lo portarono ad abbracciare la resistenza e il PCI, partito nel quale militò anche qui a Varese, dove diresse il periodico della federazione provinciale  ( L'Ordine nuovo).  Gianni Rodari, mori a Roma  il 14 aprile 1980, ma vive ancora attraverso le sue opere, le tante storie, filastrocche e poesie riportate sui libri di testo della scuola primaria e nell'impegno educativo  di schiere di insegnanti che ancora si ispirano al suo lavoro.

Una sua  poesia per ricordare la Resistenza, i suoi martiri, Liberazione:

Compagni fratelli Cervi 

Sette fratelli come sette olmi,
alti robusti come una piantata.
I poeti non sanno i loro nomi,
si sono chiusi a doppia mandata :
sul loro cuore si ammucchia la polvere
e ci vanno i pulcini a razzolare.
I libri di scuola si tappano le orecchie.
Quei sette nomi scritti con il fuoco
brucerebbero le paginette
dove dormono imbalsamate
le vecchie favolette
approvate dal ministero
.


Ma tu mio popolo, tu che la polvere
ti scuoti di dosso
per camminare leggero,
tu che nel cuore lasci entrare il vento
e non temi che sbattano le imposte,
piantali nel tuo cuore
i loro nomi come sette olmi :
Gelindo,
Antenore,
Aldo,
Ovidio,
Ferdinando,
Agostino,
Ettore ?

Nessuno avrà un più bel libro di storia,
il tuo sangue sarà il loro poeta
dalle vive parole,
con te crescerà
la loro leggenda
come cresce una vigna d'Emilia
aggrappata ai suoi olmi
con i grappoli colmi
di sole.


Gianni Rodari - Compagni fratelli Cervi - 1955




Il 25 maggio 2014 ricordiamoci del 25 aprile 1945 !

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