FERMIAMO IL GAMBERO: A SARONNO SI PARLA DI DIRITTI !
Martedì
8 ottobre a Saronno, alle ore 21 nella sala auditorium "Aldo Moro" di
viale Santuario 13, è in programma l'incontro, organizzato dal Partito
Democratico.
I tre relatori illustreranno i passi indietro compiuti
dal nostro Paese nell'ambito dei diritti - delle donne, sul lavoro e nella
sanità - e avanzeranno le loro proposte di rinnovamento ragionando di parità,
tasse, lavoro, salute e felicità.
Marina
Terragni: giornalista del
"Corriere della Sera", editorialista, cura da anni e con successo il
blog Maschile/Femminile. Intellettuale dalle idee forti e chiare, ama il confronto
e si occupa in particolar modo di tematiche legate all'universo femminile, che
concepisce in costante scambio, e soprattutto in parità, con quello maschile.
Nel suo ultimo libro, "Un gioco da ragazze" (Rizzoli, 2012), invita
le donne di ogni età a non accontentarsi e a rivendicare il proprio ruolo nella
società e nel lavoro, senza però omologarsi al cosiddetto uomo di potere.
Piuttosto, usando la differenza, la specificità dell'essere donna, per
ribaltare un sistema politico, economico e sociale asfittico e giunto al
capolinea.
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Filippo
Taddei: macroeconomista, insegna alla
School of Advanced International Studies - The John Hopkins University di
Bologna ed è ricercatore al Collegio Carlo Alberto di Torino. Ha conseguito il
Ph.D in Economics alla Columbia University e la laurea all'Università di
Bologna. Si occupa della relazione tra il mercato del credito e l'economia
reale. Tra i punti di forza del Taddei-pensiero c'è la lotta all'evasione
fiscale attraverso la riduzione della spesa pubblica e delle tasse sul lavoro.
Taddei teorizza una società realmente
fondata sul lavoro e un sistema economico che finalmente premi chi svolge il
proprio mestiere onestamente. "Abbiamo creato un mercato del lavoro
incoerente e un sistema fiscale sconsiderato", ha detto. È ora di porvi
rimedio”.
Mercedes
Lanzilotta: medico anestesista e
terapista del dolore, vive a Milano e lavora a Busto Arsizio. In lei mestiere,
pratica politica e vita sono saldamente intrecciate nel nome dei diritti delle
persone. Nella sua biografia sottolinea di far parte dell'esigua minoranza di
medici italiani non obiettori ("Non è una parte del lavoro che mi
entusiasma, ma è una scelta dalla parte delle donne"). Attenta alla
volontà del paziente, ha un motto: contro il dolore, sempre. E come Jorge
Amado, ama dire: "Sono comunista, grazie a Dio", rinvenendo nella
definizione la voglia e la capacità di stare sempre dalla parte di chi ha
bisogno perché ha subito un torto, o è stato oggetto di mobbing, oppure ha
necessità di conforto morale e materiale. Crede fermamente nel testamento
biologico.
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Arrivederci a Saronno...a FERMIAMO IL GAMBERO !
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