NON MI ADEGUO, di Giuseppe Civati, è in libreria !

Ho disertato “ W la Libertà - PolitiCamp” di Reggio Emilia  a causa di qualche acciacco fisico;  ma  il senso di colpa mi ha roso il  fegato fin dal pomeriggio di ieri. Il senso di colpa non lo sopporto, lui ne  è consapevole e ne approfitta. Così, appena si accorge che le mie motivazioni o giustificazioni non sono assolutamente fondate, mi assale e mi fa a pezzi ! Nel caso specifico, trattandosi delle motivazioni che mi hanno portato a disertare il PolitiCamp, per metterlo a tacere  ho deciso di andare  subito a comprare  “Non mi adeguo” il libro che Pippo Civati ha pubblicato proprio alla vigilia dell’evento di Reggio Emilia .
L’ho trovato questa mattina alla libreria Feltrinelli, a Varese, dopo aver lottato non poco e inutilmente, al “Punto Informazione “, con un computer di servizio -  tastiera in acciaio inox ( orrore ! ) e mouse a sfera, impazziti-  che pretendeva di soppiantare le commesse, rivelatesi poi indispensabili nel fornirmi informazioni su dove ( piano e scaffale) trovare velocemente l’oggetto delle mie brame : Non mi adeguo101 punti per cambiare, di Pippo Civati.
Mi è bastato averlo tra le mani per sconfiggere la “bestia”. E così, con la serenità pienamente recuperata, mi sono avviato verso il parcheggio san Francesco sfogliandolo alla ricerca di uno spunto, un punto di contatto “speciale”  tra me ( la mia generazione ) e lui ( la generazione di mio figlio), tra me meridionale e lui lombardo, ecc... un punto di contatto “speciale” che  andasse oltre la condivisione di una “visione politica “ e di un’idea di Partito.
L’ho trovato a pagina 83, al capitolo “Qui si è sempre fatto così”, in cui Civati parla di sud ( Nardò), di braccianti  e caporali, di indignazione disperazione. Poche righe, un cenno fugace ad un mondo che non è il suo ma che con poche parole ha fatto suo, un mondo che è stato il mio ( e me lo porto ancora dentro, con orgoglio ) e condividerlo con lui mi è sembrato eccezionale.
Con i braccianti, quelli della piana del Sele, ho fatto le mie prime esperienze politiche, con loro ho partecipato ai primi scioperi per il contratto, contro il caporalato, per la dignità del lavoro. Con loro ho organizzato e partecipato a lotte per la casa e contro il degrado della vita nelle “casermette” . Davanti agli occhi mi scorrono ancora le immagini di una meravigliosa manifestazione nazionale con corteo a Roma: avevo 20 anni o poco più, credo fosse il 1969 ( il mio amico Piero Lucia, salernitano e storico del movimento operaio, sarebbe certo più preciso). Da allora quel mondo si è arricchito dei colori e delle tradizioni  di popolazioni diverse; in qualche caso anche i caporali hanno cambiato colore, ma non è cambiato lo sfruttamento disumano, non è cambiata la precarietà, la disperazione che nasce non dalla rassegnazione, ma dalla mancanza di speranza !
Al Politicamp si è parlato molto di Partito, certamente se ne è parlato con l’occhio attento a ciò che Civati ha scritto in “Attenti al catoblepa” ,  che inizia  così:
“Troppo forte, incredibilmente vicino.
Al documento di Fabrizio Barca, mi piacerebbe rispondere così:
Un partito forte, fortissimo nell'elaborazione. Incredibilmente vicino nella relazione”.

Ebbene io un  partito forte, fortissimo, ma vicino ai più deboli, anzi costruito con loro e per loro, ho cominciato a volerlo fortemente  da allora... e non ho ancora smesso di volerlo. 
Ma su questo tema ci torneremo ancora: con “W La libertà” di fatto è cominciato il Congresso del PD, che si prefigura sempre più come “Congresso sul Partito” . 
Ed a Reggio Emilia di idee su come lo vogliamo il PD di idee ne sono venute fuori tante e qualche punto fermo è stato messo!




W la LIBERTA' - POLITICAMP
 Domenica  7 luglio , alle 12,  chiusura con Giuseppe Civati.
Al termine, pranzo finale, tutti insieme, e saluti.
Tutto l’evento sarà trasmesso in diretta streaming. Il programma dell'intera giornata è QUI 


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