GIORNO DELLA MEMORIA ...PER SEMPRE !

Fotogramma dal film di Roberto Benigni "La vita è bella"

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere» (articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 ).

Il Giorno della Memoria  “...momenti comuni di narrazione dei fatti e riflessione  in modo particolare nelle scuole...”  E qui mi piace rimandare gli amici del mio blog alle numerose attività messe in campo dalla Associazione di Volontariato Culturale “la Casa di Nando”  di Gazzada Schianno –VA ( col patrocinio del Comune di Gazzada Schianno) , tra le quali spicca quella dedicata ai ragazzi della  locale scuola Media , IL SOGNO DI LILLI”, un laboratorio di scrittura creativa per gli alunni della Scuola Media sui temi della Shoah condotto dalla giornalista Sara MAGNOLI. 
Clicca sulla foto e vai all'articolo su "La Casa di Nando" per tutte le altre iniziativ
   In quanto a me, il Giorno della Memoria da sempre, col ricordo dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di  Auschwitz, mi richiama alla mente Salvatore Quasimodo , e la sua  Auschwitz” ,  un poeta che mi è diventato caro nel momento stesso in cui veniva a mancare. Era il giugno del 1968, io avevo vent’anni, vissuti col coraggio e la generosità che caratterizzò in quegli anni formidabili tutta la mia generazione, ma anche con la consapevolezza che contro la “bestia nera” della sopraffazione, dell’odio razziale , del disprezzo per ogni diverso, avremmo dovuto avere sempre vent’anni !   
Ve la ripropongo  ( dal  sito http://www.riccati.altervista.org  ) perché prorompa ancora pieno di energia
“...un no dentro di noi,
un no alla morte, morta ad Auschwitz,
per non ripetere, da quella buca
di cenere, la morte”.


AUSCHWITZ
di Salvatore Quasimodo

Laggiù, ad Auschwitz, lontano dalla Vistola,
amore, lungo la pianura nordica,
in un campo di morte: fredda, funebre,
la pioggia sulla ruggine dei pali
e i grovigli di ferro dei recinti:
e non albero o uccelli nell’aria grigia
o su dal nostro pensiero, ma inerzia
e dolore che la memoria lascia
al suo silenzio senza ironia o ira.
Da quell’inferno aperto da una scritta
bianca: " Il lavoro vi renderà liberi "
uscì continuo il fumo
di migliaia di donne spinte fuori
all’alba dai canili contro il muro
del tiro a segno o soffocate urlando
misericordia all’acqua con la bocca
di scheletro sotto le doccie a gas.
Le troverai tu, soldato, nella tua
storia in forme di fiumi, d’animali,
o sei tu pure cenere d’Auschwitz,
medaglia di silenzio?
Restano lunghe trecce chiuse in urne
di vetro ancora strette da amuleti
e ombre infinite di piccole scarpe
e di sciarpe d’ebrei: sono reliquie
d’un tempo di saggezza, di sapienza
dell’uomo che si fa misura d’armi,
sono i miti, le nostre metamorfosi.
Sulle distese dove amore e pianto
marcirono e pietà, sotto la pioggia,
laggiù, batteva un no dentro di noi,
un no alla morte, morta ad Auschwitz,
per non ripetere, da quella buca
di cenere, la morte.

Fotogramma dal film di Roberto Benigni " La vita è bella "

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