28 gennaio: Alessandro Alfieri capolista PD alle regionali lombarde fa tappa a Morazzone!
Alessandro Alfieri, Capolista PD alle regionali della Lombardia |
Alessandro Alfieri è un
politico di primo piano nel panorama regionale lombardo e ci fa piacere notare che nel nostro piccolo Circolo ( Gazzada Schianno
e Morazzone) è quasi di casa: è preparato, professionale ( nel senso buono del
termine), appassionato e fortemente legato Partito Democratico. Se la campagna
per le Primarie ce lo aveva svelato come uomo di parte e capace di repentine
variazioni di rotta ( si smarca da Letta
a punta tutto su Renzi, con eleganza e rapidità), la campagna elettorale ce lo
sta svelando come un vero “uomo squadra”: nel suo colloquio con gli amici riuniti a
Morazzone ( confluiti anche da Castronno e Lozza) è infatti risultata evidente l’attenzione
( nonostante la necessità di richiedere il voto per se stesso) verso l’operato della “squadra”, quella della legislatura regionale finita prematuramente e
il programma della prossima, quella che sta per iniziare. Ieri sera si è
parlato di programmi, ma senza trascurare che la legislatura che ci lasciamo
alle spalle si è chiusa prematuramente a causa degli scandali che hanno
caratterizzato la maggioranza di governo e che vedono coinvolto personalmente il
“Celeste Imperatore”. Mentre Alessandro parlava delle strane manie cromatiche di
Formigoni, la mia mente passava in rassegna altri personaggi molto chiacchierati che pure
sedevano in consiglio regionale (Minetti, Il Trota...) e mentre ci ricordava la
dichiarazione di Salvini che solennemente aveva proclamato che “ mai più la Lega sarebbe stata alleata con chi ha
portato la ‘ndrangheta nelle istituzioni lombarde”( pronta a smentirsi nel
giro di qualche mese) io pensavo alla coerenza con cui la Lega ha sempre annunciato
le sue “rivoluzioni” e sempre le ha smentite nel giro di pochi mesi.
Alfieri non è tenero con
la Lega, ma non lo è neppure il pubblico presente : Alfieri ricorda “che le manovre economiche votate dalla Lega
negli anni del governo Berlusconi, tra tagli alla sanità, ai trasferimenti agli
enti locali e alla Regione e inasprimento del patto interno di stabilità, hanno
sottratto negli anni 2009-2013 oltre 11 miliardi di euro alla
Regione, ai Comuni e alle Province lombarde”; il pubblico condanna Lega e
PdL per aver allungato le mani sulla
sanità pubblica, gestendola come un business privato e subappaltandola a CL e
CdO,e ad una miriade di cliniche private, di aver fatto danni enormi nella gestione del
territorio (PGT da ristudiare, ferrovie e stazioni ferroviarie in abbandono, cementificazione
di aree verdi e abbandono al degrado di piccoli centri antichi...) di aver gestito
il problema dell’immigrazione come problema d’ordine pubblico, anziché come problema
sociale. La serata si è chiusa con la consapevolezza che la partita elettorale,
in Lombardia e nel paese, non è ancora chiusa e molto dipenderà dalla “luce”che
sapranno fare Ambrosoli e il PD lombardo
sul tranello, che anche in occasione di queste elezioni , leghismo e berlusconismo
stanno tendendo ai cittadini lombardi e agli italiani. Leghismo e berlusconismo
entrambe facce della stessa destra fascista ( vedasi dichiarazione di
Berlusconi in visita al “Binario 21” il Giorno della Memoria, 27 gennaio 2013 ).
E pensare che anche
qualcuno dei nostri, ai vertici del PD locale, primatista di preferenze alle “parlamentarie”
aveva salutato le difficoltà della Lega e la prospettiva di Maroni-segretario come
un forte segnale di discontinuità, al punto da dichiarare (mio post del 9maggio 2012, su www.giovanniderosa.blogspot.it) : «Se a capo della Lega, di una
Lega nuova e autonoma,dovesse arrivare Maroni, è chiaro che con questa
formazione si potrebbe tornare a dialogare». Chissà se ha ragione
Alfieri, mentre mormora quasi tra sé e sé, facendo scivolare il discorso velocemente
su altro, che quell’assist non ci voleva proprio, che ha fatto bene solo a
Maroni. Ma ora non è tempo di
recriminazioni, rimbocchiamoci le maniche, accogliamo l’invito di Alfieri,
straordinariamente in sintonia con Bersani, mentre prepara un bel gioco di
squadra per il finale della campagna elettorale, proprio in provincia di Varese
, con lo stesso Matteo Renzi, con cui in tutta la Lombardia farà squadra anche
Bersani.
Rimbocchiamoci le
maniche anche noi, ognuno di noi e prepariamoci, comune per comune, da Saronno
a Pino sul lago Maggiore a spiegarlo
bene ai varesini: la Lega e il PDL sono oggi gli stessi che hanno governato
nell’ultimo decennio, che ci hanno resi tutti economicamente e psicologicamente
più deboli e che hanno spinto nel girone infernale della povertà, almeno 8
milioni di italiani e le loro famiglie, 8 milioni di persone, in carne e ossa, di ogni classe sociale, di ogni età, in ogni
parte d’Italia. La crescita della povertà
non è figlia solo della crisi economica, è soprattutto figlia dell’egoismo
sociale che provoca ingiustizie. Per questo mi piace lo slogan, semplice al
limite della banalità, ma straordinariamente attuale, con cui Bersani ha voluto caratterizzare la nostra
campagna elettorale: L’ITALIA GIUSTA ! Sì, un’Italia giusta è quello che ci vuole !
Altre iniziative politiche
in programma a Morazzone :
Lunedì 11 febbraio, alle ore 21,00 presso il Circolo Il Mondo di via Mameli
43, ospiteremo a Morazzone Fabrizio Taricco, segretario provinciale del PD e
candidato alle elezioni regionali .
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