Qualche osservazione sulla “Cosa Seria”
La Cosa Seria è un “documento scritto a molte mani (da Giulio Cavalli, Francesca Fornario, Alessandro Gilioli, Matteo Pucciarelli, Luca Sappino e Pasquale Videtta) ...”. E’ stato elaborato “ad uso e consumo di elettori sfiduciati, militanti delusi, e leader senza troppo coraggio, con alcuni amici ( chiariscono gli estensori), soprattutto elettori sfiduciati e militanti delusi”. Insomma gli autori, hanno ascoltato, pensato, scritto e poi hanno fissata l’ora e caricato la sveglia che già trilla sonoramente dalle pagine e dal sito de “L’Espresso”e di "Repubblica.it" ( clicca QUI per andare all’articolo) Io vi invito a leggerlo, perché ne vale la pena visto che vi si fa una scelta netta nel dibattito sulle alleanze nel Centro-Sinistra. Naturalmente l’ho fatto anch'io e vi dico subito, di getto le mie prime impressioni.
La Cosa è certamente Seria...per almeno 26 buone ragioni ( se non ho sbagliato a contarle, tante sono le volte che compare nell’articolo anche l’espressione Cosa Seria). Le condivido tutte ma con qualche ritocco anche pesante, qua e la. Ma lasciatemi subito dire con orgoglio che da tempo ormai, a sinistra, si è messo mano alla costruzione di una Cosa Seria: l’abbiamo chiamata Partito Democratico. È nato pochi anni fa e sta crescendo su quel terreno di valori e di programmi concreti ampiamente evocati in questo “manifesto” , a partire dall’inclusività. Non però l’inclusività coatta che possa obbligare Di Pietro - che non è un maleducato né un apolitico- ma ha semplicemente scelto di in-seguire Grillo sulla strada del populismo, né quella rancorosa che non concepisce ripensamenti e ravvedimenti e che nega a Casini e ai cattolici moderati( che non sono l’avversario da battere ma un potenziale alleato) i passi avanti fatti nella deberlusconizzazione e nella pulizia delle liste da condannati, inquisiti e fiancheggiatori. Passando poi per le scelte di pace (che noto con piacere prevedono anche un forte ridimensionamento delle spese per armamenti e aerei da guerra), di giustizia sociale di difesa del territorio, ecc... Queste 26 buone ragioni mi fanno dire: “siamo già a buon punto nel costruire la prima Cosa Seria, il PD, perché muoversi male nel cantiere già aperto della seconda Cosa Seria, ossia la coalizione di Governo ? E ci si muove proprio male quando l’appello lo si lancia dimenticando la premessa, il valore primo citato , “ nella Cosa Seria ci si impegna ad essere includenti nel senso più pieno” e subito segue un bel colpo d’accetta ad un fianco del PD e una sforbiciata netta al centro moderato e cattolico. Io penso che la Cosa debba essere più Seria e, se il problema è la coerenza, lo si ponga all’attenzione di tutte le componenti in campo: dal centro alla sinistra, compreso le ali estreme.
giovanni de rosa
Dichiarazione riferita all'appoggio dato al governo Monti. |
La Cosa Seria è un “documento scritto a molte mani (da Giulio Cavalli, Francesca Fornario, Alessandro Gilioli, Matteo Pucciarelli, Luca Sappino e Pasquale Videtta) ...”. E’ stato elaborato “ad uso e consumo di elettori sfiduciati, militanti delusi, e leader senza troppo coraggio, con alcuni amici ( chiariscono gli estensori), soprattutto elettori sfiduciati e militanti delusi”. Insomma gli autori, hanno ascoltato, pensato, scritto e poi hanno fissata l’ora e caricato la sveglia che già trilla sonoramente dalle pagine e dal sito de “L’Espresso”e di "Repubblica.it" ( clicca QUI per andare all’articolo) Io vi invito a leggerlo, perché ne vale la pena visto che vi si fa una scelta netta nel dibattito sulle alleanze nel Centro-Sinistra. Naturalmente l’ho fatto anch'io e vi dico subito, di getto le mie prime impressioni.
La Cosa è certamente Seria...per almeno 26 buone ragioni ( se non ho sbagliato a contarle, tante sono le volte che compare nell’articolo anche l’espressione Cosa Seria). Le condivido tutte ma con qualche ritocco anche pesante, qua e la. Ma lasciatemi subito dire con orgoglio che da tempo ormai, a sinistra, si è messo mano alla costruzione di una Cosa Seria: l’abbiamo chiamata Partito Democratico. È nato pochi anni fa e sta crescendo su quel terreno di valori e di programmi concreti ampiamente evocati in questo “manifesto” , a partire dall’inclusività. Non però l’inclusività coatta che possa obbligare Di Pietro - che non è un maleducato né un apolitico- ma ha semplicemente scelto di in-seguire Grillo sulla strada del populismo, né quella rancorosa che non concepisce ripensamenti e ravvedimenti e che nega a Casini e ai cattolici moderati( che non sono l’avversario da battere ma un potenziale alleato) i passi avanti fatti nella deberlusconizzazione e nella pulizia delle liste da condannati, inquisiti e fiancheggiatori. Passando poi per le scelte di pace (che noto con piacere prevedono anche un forte ridimensionamento delle spese per armamenti e aerei da guerra), di giustizia sociale di difesa del territorio, ecc... Queste 26 buone ragioni mi fanno dire: “siamo già a buon punto nel costruire la prima Cosa Seria, il PD, perché muoversi male nel cantiere già aperto della seconda Cosa Seria, ossia la coalizione di Governo ? E ci si muove proprio male quando l’appello lo si lancia dimenticando la premessa, il valore primo citato , “ nella Cosa Seria ci si impegna ad essere includenti nel senso più pieno” e subito segue un bel colpo d’accetta ad un fianco del PD e una sforbiciata netta al centro moderato e cattolico. Io penso che la Cosa debba essere più Seria e, se il problema è la coerenza, lo si ponga all’attenzione di tutte le componenti in campo: dal centro alla sinistra, compreso le ali estreme.
giovanni de rosa
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