14 OTTOBRE: BUON COMPLEANNO PARTITO DEMOCRATICO...A FIANCO DEGLI INDIGNADOS !

Il Partito Democratico ha compiuto 4 anni ! Auguri !
Il Partito Democratico  compie oggi 4 anni, è nato infatti il 14 ottobre 2007 con le primarie che incoronarono Valter Veltroni suo primo segretario: è un Partito giovane ma ha radici solide, diffuse e ricche di vita. In esso, dopo quelle primarie milionarie, ci siamo ritrovati in tanti, a nostro agio come a CASA NOSTRA, portandovi le nostre diverse storie e sensibilità e con esse  le contraddizioni non ancora risolte e la fiducia di poterlo fare.  Ci siamo trovati ( et hic manebimus optime )  insieme,  atei e  credenti , cristiani di diverse confessioni e credenti di diverse fedi religiose, ma tutti  fortemente ancorati agli stessi Valori di libertà, giustizia sociale, pace, di solidarietà, di rispetto per le diversità etniche, religiose, sociali, culturali , ecc....

Vi siamo arrivati percorrendo  strade diverse e passando per più generazioni, lungo un cammino impervio e fecondo che ci ha impegnato per decenni  e che ci ha  lentamente forgiati, attraverso la  guerra di resistenza al nazifascismo,la successiva  ricostruzione economica e morale del paese, la guerra fredda, gli anni formidabili del Concilio Ecumenico Vaticano II e della rivolta sessantottina, in quelli tragici della  lotta al terrorismo ed in quelli carichi di responsabilità del “compromesso storico”...fino  alla catarsi di “mani pulite” e alla palude contemporanea del berlusconismo.

Ci siamo e continueremo ad esserci  perché ( dal “Manifesto dei Valori”) : “ Noi vogliamo una società aperta che consideri le persone in base alle loro qualità, rimuovendo gli ostacoli economici e sociali, e premiando il merito e non i privilegi. Vogliamo che a ciascuno sia garantita la libertà di realizzarsi secondo i suoi talenti e le sue inclinazioni, senza distinzioni di genere o di provenienza sociale, di opinioni politiche o religiose. L’estensione dei diritti di cittadinanza è parte costitutiva di una concezione moderna della crescita, oltre i soli parametri economici. Cittadinanza e inclusione sono la leva di un nuovo civismo e di nuove opportunità per i singoli, nelle scelte formative e professionali, come nella dimensione sociale e affettiva. In questo quadro vanno riconosciuti e disciplinati per legge i diritti e doveri delle persone conviventi in unioni di fatto.

Ciò che deve scandalizzare non è solo la povertà, è la mancanza di opportunità: la povertà di un bambino che non può studiare, lo sfruttamento indecente di un lavoratore, la frustrazione di un giovane che si vede chiudere tutte le porte, di una donna che deve ancora scegliere fra maternità e lavoro. Correggere le differenze abissali dei punti di partenza tipici di una società chiusa e castale, e offrire uguali opportunità a tutti sono i due pilastri che tengono insieme sviluppo ed equità”.

Nonostante la chiarezza degli obiettivi, oggi  c’è chi – facendo ingenerosamente di tutta l’erba un fascio- sostiene che anche  il PD sarebbe  già vecchio e uguale agli altri e invita a riflettere sulla distanza che si è creata, e giorno dopo giorno si allarga sempre più,tra il paese reale e la sua rappresentanza politica,  con le Istituzioni   prigioniere del suo  Premier e delle sue voglie malsane...a fronte di  un’opposizione che pare incapace di conquistare la fiducia del paese e di indirizzarne e finalizzarne la rabbia, la frustrazione, la voglia di cambiamento: è l’antipolitica figlia della frustrazione, a sua volta figlia di chi in questa palude ci ha cacciato!  
 
www.reset-italia.net
Il PD, che in  questi giorni è riuscito a segnare più di un  punto a suo favore nelle battaglie parlamentari, porga l’orecchio alla piazza, non esiti a mettersi in ascolto dei giovani, dei precari, dei disoccupati, delle donne e degli uomini che domani a Roma e in tante altre città sfileranno ancora  INDIGNATI, per dire l’ennesimo BASTA!  Intercetti la loro protesta , i loro volti, le loro mani, offra loro la freschezza dei suoi  “ 4 anni “  , la chiarezza dei suoi programmi , il patriottismo e la generosità delle sue battaglie politiche. Sia al loro fianco mentre danno  vita – come avviene in tutta Europa e negli Stati Uniti -   anche in Italia ad un movimento  meraviglioso, che vede centinaia di migliaia  di cittadini scendere in piazza e indicare senza dubbio nell’INGORDIGIA SMISURATA DELL’ALTA   FINANZA  E NELL’IMMOBILISMO PARALIZZANTE DEL NOSTRO GOVERNO,  LE MANI che stringono alla  gola la  nostra economia  e  minacciano la vita stessa di tante persone, non solo tra  le  fasce  sociali più deboli.  L’attacco degli INDIGNATI alla BCE e alla Banca d’Italia, noi Democratici  dobbiamo considerarlo  uno scatto d’orgoglio sociale e nazionale, come l’affermazione forte che possiamo farcela da soli, senza tutori né padroni. In fondo l’aver fatto proprio, anche nel simbolo del Partito, il tricolore italiano cos’altro è se non rivendicazione di un orgoglio  patriottico, che non ha niente di nostalgico ma che è certamente una dichiarazione d’amore per quest’Italia stuprata da un governo  morente e una destra  arrogante e antistorica ?
Le rivolte ( perché di questo si tratta) di questi giorni mi rimandano a quelle dei miei vent’anni, a quell’indimenticabile ’68. Penso anzi che la loro influenza  sulla crescita dei  processi di partecipazione democratica  sarà ancora più radicale, perché oggi il movimento è più articolato, sia  sotto il profilo sociale che  quello dei contenuti. Oggi è più chiaro a tutti  che la posta in gioco è la qualità della democrazia, la partecipazione e il controllo diretto sulla rappresentanza politica,  è più chiaro di allora che la posta in gioco è soprattutto  una maggiore e vera  giustizia sociale. Non hanno bisogno di invocare la lotta di classe gli INDIGNATI per dire che non ci stanno a pagare il debito pubblico; un debito  che non hanno contratto loro e ( aggiungo io) neppure i loro padri, ma  che è servito solo a creare una ristretta oligarchia finanziaria che ora non ha neppure la decenza di contribuire al risanamento, ma chiede addirittura di essere ancora sovvenzionata.  Per tutto ciò benché vecchio e mai pentito sessantottino,  sono idealmente con gli INDIGNATI e con loro grido, ma non “salvate le banche” bensì : SALVATE LA GENTE, SALVATE IL LAVORO, SALVATE I GIOVANI, SALVATE L’ITALIA, L’ITALIA UNITA, L’ITALIA INTERA !

Io idealmente sarò  dalla loro parte, spero con tutto il Partito Democratico, con Bersani, Bindi, Franceschini, Civati, Serracchiani....certamente ci sarò con i giovani, gli studenti, i precari, le donne...che nel Partito Democratico credono e militano.  

E ci sarò, idealmente, anche con i  “pacifisti” che accoglieranno l’appello alla partecipazione  delle organizzazioni aderenti alla Rete Italiana per il Disarmo  ed a quello che Padre Alex Zanotelli ha personalmente diramato a mezzo mail nei giorni scorsi e che di seguito riporto:
                                             ______________________________
“Carissime/i,
  Vi invito, per chi può, a partecipare sabato 15 alla manifestazione di Roma degli INDIGNADOS.  L'appuntamento a Roma del gruppo di chi porta cartelli contro le spese militari e contro la guerra alla Libia si vede davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli a piazza della Repubblica mezz'ora prima della partenza. Vorremmo dare ampia visibilità alla nostra iniziativa. Ringrazio tutti quelli che potranno essere presenti e invito tutti a dar vita ad iniziative locali sul tipo di quelle che abbiamo deciso all'assemblea di Santa Maria degli Angeli ad Assisi lo scorso 25 settembre (Vedi lettera sul sito www.ildialogo.org) 
Che vinca la vita !”                                                                                                                Alex  Zanotelli

                                          ________________________________

Commenti

Post popolari in questo blog

Il presepe di Greccio - Fonti Francescane capitolo XXX

Contro la “Antonini “ di Morazzone : integralismo, arroganza e abuso di potere!

Il futuro all'inizio è sempre un cantiere !

Buon Anno 2016 : In piedi costruttori di Pace !