CONTROMANOVRA ECONOMICA : Punto 8) Riduzione delle spese militari.

Lettera aperta a:
On. Pier  Luigi Bersani, Segretario nazionale
On. Rosy Bindi, Presidente assemblea nazionale
Sen. Anna Finocchiaro, Presidente Gruppo senatori
On.  Dario Franceschini, Presidente Gruppo deputati
Sen. Paolo Rossi, eletto Varese
On. Daniele Marantelli, eletto Varese
Sig.ra Laura Prati, Presidente assemblea provinciale
Sig. Fabrizio Taricco, Segretario provinciale

Caro Pier Luigi Bersani e cari  Dirigenti  ed esponenti del Partito Democratico in indirizzo, chi vi scrive è un “semplice“ (pensionato) iscritto al PD  dalla sua fondazione: sottolineo il semplice  per dire di non avere né titoli, né meriti per bussare alla vostra porta se non la preoccupazione per il futuro dell’Italia, dei nostri figli, se non l’orgoglio di appartenere ad un Partito che ho contribuito a far nascere  e che amo ogni giorno di più, se non la fiducia che solo con la sua azione e quella dei  suoi iscritti, elettori e dirigenti sarà possibile uscire dalla crisi che ci attanaglia. Questa lettera non è solo mia,  è frutto di uno dei tantissimi dibattiti a cui – su Facebook - hanno dato vita i militanti del “centrosinistra “, sul tema della “manovra economica”, approvata dal CdM il 12 agosto scorso come “blindata” e che, giorno dopo giorno, mette a nudo le sue velleità, la sua ingiustizia sociale, la sua inutilità e pericolosità , al punto da essere ormai messa in discussione anche dalle stesse forze di maggioranza. Nel gruppo, anzi in più gruppi  talvolta con la partecipazione di Parlamentari PD, abbiamo dibattuto sulla manovra del Governo – condannandola senza appello - e sulla contromanovra presentata dal PD e pubblicata sul sito ufficiale in 7 punti , che non è perfetta, ma ha il merito di aver stanato in più di un punto le stesse forze di governo . E’ una proposta da moderno  Partito di Governo, di stampo europeo. E’ completa, equilibrata, forse anche socialmente giusta . Ma ci appare senz’anima , non dice da dove viene, né dove vuol condurre l’Italia ! Non tanto sotto il profilo economico ( è chiaro che vuole portarla fuori dal baratro, puntando su un mix di misure congiunturali  e strutturali che possono dare ossigeno alla ripresa) quanto sotto quello culturale, valoriale: perché sostanzialmente manca il capitolo delle spese militari, manca il riferimento ai valori della Pace, della nonviolenza che pure sono inscritti non solo nella Costituzione italiana, ma anche nel Manifesto dei Valori del nostro Partito.
Inoltre, proprio tu , Pierluigi, scegliesti di chiudere  l’elenco dei “Valori della sinistra” che declamasi a “Vieni via con me”parlando di Pace:
- infine chi si ritiene di sinistra, chi si ritiene progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace, senza odio e violenza, e deve combattere contro la pena di morte, la tortura e ogni altra sopraffazione fisica o morale”.
Ed anche tu, Dario  ( io che orgogliosamente mi riconosco in AreaDem lo ricordo bene) con il richiamo alle “ spese militari” , al meeting di Cortona del maggio 2010, facesti diventare il tema della Pace  il cuore del tuo intervento, e così mettesti le ali ai nostri sentimenti pacifisti; in quell’occasione dicesti : ”Non so se è troppo di sinistra, ad esempio, pensare ad una moratoria nell’acquisto di sistemi d’arma da parte del nostro governo. Ma credo che in un frangente come questo di gravissima crisi sociale, nel quale si fatica a racimolare le risorse per lenire la sofferenza di centinaia di migliaia di persone, sia francamente incomprensibile, e direi anche oltre la soglia delle cose moralmente accettabili, spendere in armi da guerra. 10 miliardi in tre anni, hanno previsto".
Dario, era chiaro che ti  riferivi agli impegni presi dall’Italia, in partnership con altri paesi, per la progettazione, produzione e acquisto dei caccia bombardieri F-35 ( di cui si parlò poi a Report nella puntata del 21 novembre!) , un tema  che continua a pesare sulla  nostra coscienza e sui nostri conti ,come un macigno.
Sergio Paronetto , su Pax Christi del 19 luglio 2011, scriveva  che: “Anni fa Raoul Follereau chiedeva alle due superpotenze un bombardiere in meno per sconfiggere la lebbra. Quasi nessuno oggi chiede qualche F-35 in meno per spese sociali o per la cooperazione internazionale”.
Dovesse finire ancora  così,con un nulla di fatto, dovesse avere ancora una volta ragione Raoul Follereau  a distanza di 50 anni, sarebbe una sconfitta grave per tutti noi che,  nel “vento nuovo” che ha preso a soffiare dopo le elezioni amministrative di primavera e il referendum sull’acqua pubblica , abbiamo  fatto grande affidamento per riportare al centro del dibattito politico proprio i concetti di “bene comune” e di “solidarietà”, entrambi intrinsecamente connessi al concetto di “Pace”.
Io e gli amici che mi hanno motivato a scrivervi  riteniamo che sia indispensabile porre il problema di una seria riduzione delle spese militari, discutendo una Manovra economica che gronda sangue, certo, ma non dal cuore di Berlusconi , bensì da quello di milioni di mamme e papà che dovranno dire dei NO ingiusti e dannosi ai loro figli, a proposito di scuola, doposcuola, mense, gite scolastiche, libri, mediatori culturali, insegnanti di sostegno, materie facoltative, piscina, ecc...
Discutendo di spese militari, possiamo cogliere l’occasione per:
-          far conoscere a milioni di italiani alcuni fatti tutt’altro che trasparenti o noti ( nonostante “Report “) : persone legate a Finmeccanica o che hanno la responsabilità di utilizzare denaro pubblico, che sono sotto inchiesta o sospettati di essere coinvolti in episodi di corruzione, di creazione di fondi neri, di distrazione di capitali anche tramite società off-shore create ad hoc, oltre al fatto che, in questo momento di crisi e di riduzione dei servizi ai cittadini, lo Stato ( vittima di lobby militari e militariste) sembra incapace di sospendere l’impegno a spendere gli oltre 15 miliardi di € che serviranno per l’acquisto di ben 131 cacciabombardieri  F35;  un acquisto di cui non si capiscono  i possibili benefici per la società, dal momento che non vi sono nemmeno significative ricadute occupazionali ( come insieme ad un gruppo di amici scrivemmo lo scorso dicembre ad un quotidiano locale );
-          ricordare che l’Italia è  il paese che della “protezione civile  e di uno “stile  italiano” nelle “missioni di pace  ha fatto il suo biglietto da visita nel mondo. Ebbene approfittiamo di questa crisi per interrogarci  sul ruolo nuovo e diverso che vogliamo avere nello scacchiere internazionale e allora ci accorgeremo che l’aspirazione alla “Pace” non è un’utopia per poche “anime belle” è un “pensiero politico forte” che può generare “oggi stesso “ decisioni politiche concrete, realistiche, popolari, utili anche a farci uscire dalla crisi e disegnare un nuovo ruolo per l’Italia nel mediterraneo e nel mondo;
-           affermare che  tecnologie e competenze, maturate da una  costellazione di aziende che ruota intorno a Finmeccanica,  si possono trasferire dalle emergenze militari a quelle ambientali, sociali e   umanitarie. Quante risorse economiche possono essere dirottate dal  militare al civile  e impiegate per la difesa del territorio abbandonato da decenni al degrado, un territorio che ci frana sotto i piedi e travolge beni, persone e sogni .. e forse anche il futuro dei nostri figli ? Quante risorse ,oggi investite per la produzione di macchine o apparecchiature  di morte, possono lasciare spazio a investimenti per la produzione di macchine e apparecchiature per la vita, ad esempio nell’aerospaziale per il monitoraggio del territorio e dell’intero pianeta e delle trasformazioni che lo interessano ? 
Quanto sopra per sollecitarvi ad aggiungere un ottavo punto alla Contromanovra economica elaborata dal Partito e che  presenterete alle Commissioni di Camera e Senato fin dalla prossima settimana:
8)  Riduzione delle spese militari:
-          attraverso la sospensione dell’acquisto  ( in vista di una rinegoziazione degli impegni con gli alleati e partner nella produzione )  dei 131 cacciabombardieri F35, caccia multiruolo utilizzabili  anche con ordigni nucleari e quindi potenzialmente in contraddizione  con l’articolo 11 della nostra Costituzione e con il ruolo di difesa che ne deriva  per le  nostre Forze Armate. Questo anche per tener conto di analoghe decisione assunte da altri paesiu impegnati nello stesso acquisto , peraltro  coinvolti  molto meno di noi dalla crisi in atto (Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna, Canada e forse altri );
-          attraverso il ridimensionamento di tutte le “missioni cosiddette di pace”;
-          attraverso la dismissione di quella parte del patrimonio immobiliare delle FFAA oggi non più funzionale alla difesa.
Trovare il coraggio di essere coerenti con l’ispirazione costitutiva del PD ed accogliere lo stimolo che viene da questa e, spero, da centinaia  di lettere  di altri democratici e semplici cittadini che scrivono o dicono le stesse cose: non solo aiuterà il paese, sotto il profilo economico, ma lo aiuterà ad uscire prima e meglio dal berlusconismo. Da  quel sogno malato di moderno fascismo a metà strada tra le luci dell’avanspettacolo e il luccichio delle stellette; tra il sogno autoritario di pochi e l’incubo dell’impoverimento che turba le notti di tanti; tra l’ipocrisia di una moralità  pubblica e l’indifferenza verso una  opposta amoralità privata.
Io e i tanti ottimi amici che frequento in  rete (soprattutto) amiamo  questo partito, non c’è giorno che non ne difendiamo le posizioni e la ragione d’essere, e non c’è giorno che non ci tormentiamo per qualche sua indecisione, che ci crucciamo per qualche mancanza di chiarezza.

Signori, anzi, amici democratici che in nome nostro dirigete questo Partito e che oggi avete una responsabilità grande nei confronti dell’Italia intera non fatevi “ tremare i polsi “ ( bella questa espressione di Bersani !). Non abbiate timore a proporre e battervi con forza per la “riduzione delle spese militari”, c’è un terreno fertile, un’attesa diffusa a coglierne la portata culturalmente rivoluzionaria... non deludetela.
Oggi anche IDV parla di riduzione delle spese militari, vi è certamente sensibile SEL, vi è certamente sensibile buona parte dell’elettorato cattolico. E’ sensibile a questo tema anche la Lega. Ma noi non possiamo lasciare alla Lega spazio in questa materia, faremmo un danno enorme all’idea stessa di Pace, di Solidarietà, faremmo fare un altro passo indietro alla coscienza di questo paese perché, nella dirigenza Leghista, la richiesta di riduzione delle spese militari nasce dall’egoismo non dalla solidarietà, nasce dal disprezzo di ogni diverso ( che non vale neppure il costo di un proiettile) non dal rispetto per le persone, i popoli, le loro storie, le loro sofferenze.

Con stima e fiduciosa attesa.
Giovanni de Rosa

dal sito www.amicaqua.org

Commenti

  1. Caro segretario, nei giorni scorsi ho letto con molta attenzione ( ma solo con parziale soddisfazione ) la "Contro-manovra" in 7 punti riportata sul sito del PD. Oggi ho seguito, in differita( grazie sempre al sito del PD e a You Dem ), la conferenza stampa di ieri con cui hai arricchito la prima formulazione della contro-manovra ed annunciato ulteriori arricchimenti, comprensibilmente destinati ad essere resi pubblici dopo l'incontro con le parti sociali e dopo aver valutato i confusi emendamenti che la stessa maggioranza, più divisa che mai, si appresta a presentare. I contenuti , il tono, la forza di questa conferenza stampa, mi fanno dire di essere orgoglioso del mio Segretario e del mio partito. Tanto più che "uno dei punti più delicati" della conferenza stampa, e cioè il problema dell'ICI ed IRES dovuti dalla Chiesa Cattolica, pur non presente tra i documenti distribuiti ai giornalisti,è stato da te affrontato con chiarezza, equilibrio ed una sensibilità sociale che ti fa onore e rende giustizia al PD. Questo episodio in particolare mi fa sperare che anche il tema delle "spese militari" e della possibilità di ridurle (tema finora assente nel dibattito sulla manovra ma presente nella coscienza di tanti democratici) POSSA TROVARE FINALMENTE UNO SBOCCO POSITIVO, UN'ATTENZIONE DOVUTA E NECESSARIA. Nei giorni scorsi mi sono permesso di inviare a te e ai vertici del partito una lettera per sollecitare attenzione a questo problema...purtroppo senza risposta. Oggi, alla luce della maggiore disponibilità all'ascolto emersa nella conferenza stampa, mi permetto di sottoporti ancora la mia lettera ( inoltrata ai destinatari a mezzo mail e poi pubblicata sul mio blog e su FB), un appello accorato che nasce dal mondo cattolico ( Pax Christi, Caritas, Acli, ecc...) ma anche da tanta parte del mondo laico. Spero che il team che sdta lavorando agli emendamenti da presentare, possa ricevere da te anche l'imput di tenere presente anche i suggerimenti del mio blog ed in particolare del post: CONTROMANOVRA ECONOMICA : Punto 8) Riduzione delle spese militari.
    Cordiali saluti.
    Giovanni De Rosa

    RispondiElimina
  2. Messaggio inoltrato a mezzo mail:
    Ho letto la lettera a Bersani, ho postato un commento, ma credo che non sia stato registrato.
    Vado a memoria e ti riscrivo il testo:

    Giovanni, sei mitico.
    Non ho letto le controproposte del PD alla manovra economica, ma se tu dici che non sono previste riduzioni alle spese militari, beh! credo che sia un tantino grave per un partito che parla di pace, solidarietà, difesa dei deboli, ...

    Non lasciamoci scippare anche questo argomento dalla Lega che, ne sono certo, per i motivi razzisti da te ben chiariti, lo tirerà fuori dal cilindro al momento della discussione in Parlamento.

    Pierluigi, non farti tremare i polsi: fai una cosa di centrosinistra!

    Gianni Salmaso
    Assunta Dellea

    RispondiElimina
  3. Messaggio inoltrato a mezzo mail:
    Ho letto la lettera a Bersani, ho postato un commento, ma credo che non sia stato registrato.
    Vado a memoria e ti riscrivo il testo:

    Giovanni, sei mitico.
    Non ho letto le controproposte del PD alla manovra economica, ma se tu dici che non sono previste riduzioni alle spese militari, beh! credo che sia un tantino grave per un partito che parla di pace, solidarietà, difesa dei deboli, ...

    Non lasciamoci scippare anche questo argomento dalla Lega che, ne sono certo, per i motivi razzisti da te ben chiariti, lo tirerà fuori dal cilindro al momento della discussione in Parlamento.

    Pierluigi, non farti tremare i polsi: fai una cosa di centrosinistra!

    Gianni Salmaso
    Assunta Dellea

    RispondiElimina
  4. Messagio pervenuto amezzo mail:
    Ciao Giovanni, sono assolutamente d'accordo con te e ti esprimo i miei apprezzamenti.

    A presto, Mariuccio Bianchi

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il presepe di Greccio - Fonti Francescane capitolo XXX

Il futuro all'inizio è sempre un cantiere !

Contro la “Antonini “ di Morazzone : integralismo, arroganza e abuso di potere!

Sig. Sindaco, faccia una cosa da Sindaco: tagli il nastro, riapra i campetti !