Ministeri a Monza: un "doppio bidone" … targato Lega !


Pontida: "Ostensione" della targa-bidone da parte
 di Calderoli, mentre Bossi la "vende" per buona e
Mariani certifica. (  foto Stampa.it )

Per questo post avrei voluto utilizzare il titolo di un divertente film di Nanni Loy, ambientato nella Napoli dei primi anni ’90, in cui si narra di poveri cristi che sbarcano il lunario arrangiandosi con raggiri, imbrogli, “pacchi” appunto, ai danni di tanti poveri malcapitati. Il titolo è: Pacco, doppio pacco e contropaccotto.
Molti ricorderanno che si tratta di un film per episodi …A questo punto potremmo aggiungere che l’ultimo  episodio, due scene,  è stato girato tra Pontida (19 giugno 2011) e Roma-Camera dei Deputati ( 21 giugno 2011).

La prima scena si gira a Pontida: in questo caso il  “pacco “ è stato organizzato ai danni di migliaia di  cittadini  (  leghisti, spero“pro tempore”) lì convocati per l’occasione e calati nei panni di figuranti celti con tanto di “elmi cornuti”, barbe finte e “spadoni flosci” , come quelli evocati nei manifesti del PD.
Gli autori sono  sul palco, Bossi, Calderoli e Mariani ( sindaco di Monza) e il pacco ce l’hanno in mano, lo alzano per renderlo più visibile, lo “ostentano” come simbolo sacro … (dopo l’ampolla con l’acqua del Po, il Sole delle Alpi, lo Spadone dell’Alberto…) è la targa di uno dei Ministeri che si trasferirà a Monza , quello del Capo che annuncia : è già pronto il decreto !
Che importanza ha se la Costituzione lo vieta. Che importanza ha se il primo cavallo di battaglia della Lega è da sempre la semplificazione burocratica, la riduzione dei ministeri, dei parlamentari e l’eliminazione delle provincie. Almeno due Ministeri andranno a Monza, nella Villa Reale GRATIS e il sindaco Mariani ( che agita un libro sulla Villa reale, come un altro simbolo ) è lì a testimoniarlo, a ratificarlo , pur sapendo che i progetti per la Villa Reale, di Comune, Regione, Provincia e Demanio sono ben altri e sono destinati a portare tanti soldi nelle casse degli Enti proprietari.
Che importanza ha, avranno pensato, tirar loro ( al popolo leghista !) un "bidone", confezionargli un “pacco” : fra qualche giorno avranno dimenticato, in questi anni ne han dovuto ingoiare di rospi!
La seconda scena di questa farsa va in onda dopo due giorni a Montecitorio, alla Camera dei deputati dove si vota l’Ordine del Giorno presentato dal PD ( primo firmatario Dario Franceschini ) che impegna il Governo  “ ad escludere ogni ipotesi di delocalizzazione dei Ministeri”.
E qui arriva il “doppio pacco” , sempre per restare al titolo del film di Nanni Loy: L’OdG viene approvato con 311 sì, 180 astenuti e 6 no.
Il PdL si è astenuto. 
I deputati della Lega non hanno neppure partecipato alla votazione .

Le conclusioni le tira Davide Zoggia, Responsabile Enti locali del Pd :
"I ministri della Lega domenica a Pontida hanno fatto i leoni e oggi, appena arrivati in Parlamento, si sono trasformati in pecoroni.
In 48 ore, come era logico attendersi, la Lega ha dimostrato di essere una tigre di carta, interessata solo alle poltrone che gli garantisce Berlusconi. Di questo passo a Pontida troveremo più gente sul palco che sul pratone. Buona fortuna”.



Chi volesse documentarsi più accuratamente sul contenuto dell'OdG , presentato dal PD ( primo firmatario Dario Franceschini) e approvato ieri dalla Camera dei Deputati, trova di seguito il testo integrale. Felice lettura !



Camera dei Deputati: Seduta n. 489 - Martedì 21 giugno 2011 Allegato A ai resoconti.

La Camera,
premesso che:
- il decreto-legge 13 maggio 2011,n. 70, concernente Semestre Europeo –Prime disposizioni urgenti per l’economia, all’esame di questa Camera, reca, come si legge nei presupposti di necessità ed urgenza, « disposizioni finalizzate alla promozione dello sviluppo economico e della competitività del Paese, ...nell’attuale quadro di finanza pubblica, per il conseguimento dei connessi obiettivi di stabilità ecrescita »;
- l’attuale quadro finanziario, caratterizzato da un elevato livello sia del disavanzo, sia del debito pubblico, richiede un’assoluta coerenza nelle politiche di spesa e di sviluppo, di tal che interventi,che i presentatori del presente ordine del giorno ritengono comunque insufficienti,non siano vanificati da politiche di segno opposto;
- la richiesta reiterata da parte dei Ministri Bossi e Calderoli di spostare la sede di alcuni Ministeri da Roma al Nord si pone in palese contrasto con gli obiettivi connessi di stabilità e di crescita per cui il decreto-legge in oggetto è stato emanato;
- nessuna esigenza di carattere funzionale giustificherebbe, infatti, l’inutile e ingente sforzo finanziario conseguenti al trasferimento di alcuni Ministeri sul territorio nazionale;
- la sola ipotesi di trasferire al Nord alcuni Ministeri ha inevitabilmente innescato analoghe e opposte richieste a favore di città del Mezzogiorno, in una rincorsa propagandistica che distoglie l’attenzione dai veri problemi strutturali del nostro Paese;
- anche la semplice introduzione di sedi decentrate delle amministrazioni centrali, ipotizzata da alcuni esponenti della maggioranza, si pone in contrasto con le finalità di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi in favore dei cittadini e delle imprese cui numerose disposizioni del provvedimento in esamesono ispirate;
-tale decentramento, infatti, comporta il concreto rischio di una duplicazione di competenze e di sovrapposizione di attribuzioni e compiti, nonché di incertezza circa l’interlocutore pubblico cui il privato cittadino si deve rivolgere nel caso concreto;
considerato, peraltro, che:
- la legge n. 42 del 2009, all’articolo 24, stabilisce un primo ordinamento transitorio per Roma capitale, ai sensi dell’articolo 114, terzo comma, della Costituzione, specificando, al comma 2, che l’ordinamento concesso alla città di Roma capitale è diretto « a garantire il miglior assetto delle funzioni che Roma è chiamata a svolgere quale sede degli organi costituzionali nonché delle rappresentanze diplomatiche degli Stati esteri, ivi presenti presso la Repubblica italiana, presso lo Stato della Città del Vaticano e presso le istituzioni internazionali »,
impegna il Governo ad escludere ogni ipotesi di delocalizzazione dei Ministeri.

9/4357-A/17.
Franceschini, Ventura, Maran,Villecco Calipari, Amici, Boccia,Lenzi, Giachetti, Quartiani, Rosato, Ghizzoni.










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