“ SE BOSSI ME L’ORDINERA’, IO RISPONDERO’ : OBBEDISCO “.

Ingresso Scuola di Adro.

Sabato scorso, ad Adro, un nutrito gruppo di cittadini ha dato luogo ad una manifestazione di eccezionale valore civico. Vi si sono recati da ogni parte del nord Italia, per contestare la decisione dell’Amministrazione comunale di tappezzare la scuola pubblica con simboli leghisti. Quel drappello di democratici veri, davanti a quell’edificio scolastico violentato , ha rivendicato per tutti noi il diritto di muoverci in luoghi pubblici e di mandare i nostri figli in plessi scolastici pubblici , liberi da ipoteche ideologiche e politiche, perché patrimonio di tutti, di un popolo orgoglioso della sua libertà, multiculturalità e soprattutto laicità di pensiero.

Dopo la manifestazione , avevo accolto con molta soddisfazione la notizia che il direttore scolastico regionale della Lombardia Giuseppe Colosio, su richiesta del ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, aveva già “chiesto al sindaco di Adro, Oscar Lancini, di rimuovere i simboli padani del Sole delle Alpi dalla scuola di Adro (Brescia), inaugurata alcuni giorni fa” (AdnKronos, 18 set 2010) .
M’ero illuso che tutta questa vicenda stesse per chiudersi nel segno del buon senso … per rendermi poi subito conto che esso non alberga nelle menti leghiste offuscate ormai da un male letale che può arrivare ad annullare la stessa libertà di pensiero.

E così il sig. Oscar Lancini-Bixio , all’intimazione ricevuta dal Ministro ha risposto ( immagino mettendosi sull’attenti e battendo i tacchi sul selciato) : "Se Bossi me l'ordinerà, io risponderò 'obbedisco'" ( AdnKronos ,20.09.2010).
Oscar Lancini, per fedeltà al suo leader, ha rinunciato alla sua libertà di pensiero, ha cioè cancellato la sua capacità, quella di ogni essere umano ( normodotato) di avvalersi del proprio intelletto, senza la guida di altri ( come direbbe Immanuel Kant).
Così facendo ha violentato se stesso, esattamente come ha violentato la scuola di Adro. Oggi ha ceduto al suo Capo il diritto di pensare e decidere per lui, mentre ieri, tappezzando la scuola di simboli leghisti ha mandato ai ragazzi lo stesso messaggio: “ ragazzi non pensate con la vostra testa, c’è la Lega che pensa per voi, fate quello che la Lega , che Bossi vi dice !”
Io credo che amministratori pubblici, che rinunciano a pensare in proprio, accettando di trasformarsi in cloni di se stessi, eterodiretti, rappresentino un pericolo reale per la democrazia : parafrasando Kant, direi che “sopra di loro non c’è più un cielo stellato (la Costituzione) e dentro di loro non c’è più legge morale ( la propria coscienza)”. C’è solo il Capo ( il duce, il fuhrer, ecc…) col suo ego malato, ipertrofico.
Il sole delle alpi a Castronno-VA
Questo avviene nella Lega, mentre nel PDL il leader eletto dal popolo, si colloca al disopra della legge, agisce da padrone, come se l’Italia fosse una delle sue tante aziende. Sono due facce della stessa medaglia: Lega e PDL ,legati da un patto diabolico, nel quale la democrazia e lo stato di diritto non sono contemplati, forse questo patto, in codice si chiama “P2”. Non facciamo spallucce, allarmiamoci sul serio !

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