I BLOG LUOGHI DI INCONTRO E CONFRONTO VERO, ALTRO CHE VIRTUALI.

Il mio post di oggi è sostanzialmente una risposta ad una lettera che ho apprezzato moltissimo e che mi è stata indirizzata da un gruppo di cittadini che si firmano “Legnanesi e Bustocchi”, commentatori abituali ed estimatori, come me, dei blog di Giuseppe Adamoli e del Sen. Paolo Rossi.

Preg.mo e gent.mo Signor Giovanni De Rosa,
ci teniamo sempre collegati ai post di Adamoli e Rossi dove abbiamo il piacere di leggere i suoi appassionati e ben circostanziati e dotti interventi.
Noi, se permette, al di là di ogni discussione, siamo molto preoccupati per un generale clima di indifferenza, che stanchezza forse, comunque di non interesse da parte della gente, fra la quale siamo giornalmente insieme, verso tutto ciò che è politica, discorsi politici, riferimenti politici... Temiamo infatti, come già ribadiamo in vari commenti, che il partito dell'astensione, ora maggioranza relativa, coi voti nulli e schede bianche possa diventare persino maggioranza assoluta, con inevitabili conseguenze negative per tutti.
E' un aspetto che nessun partito sembra VOLER focalizzare, anzi, sembrano tutti "affaccendati in tutt'altre faccende".
Molte persone poi sentenziano che in caso di elezioni politiche, QUESTA VOLTA o non voteranno o sosterranno un certo nuovo Movimento politico che, se come anticipato dal suo fondatore, dovesse presentarsi alle elezioni politiche.
Preoccupazioni le nostre, certo, soltanto timori... ma è quanto si avverte in giro: possibile che a nessuno interessi questo aspetto? Che anche questo sia prova di generale indifferenza verso i reali problemi politici che soltanto la GENTE esprime, sia pure e proprio con il non voto?
Un cordiale saluto.

Legnanesi e Bustocchi.


Carissimi,
Vi ringrazio per l’attenzione e vi dico il mio parere, sulle questioni sollevate con la vostra lettera, lungi dal pensare che quanto dico possa avere lo stesso peso politico di Giuseppe Adamoli e Paolo Rossi dei cui blog sono affezionato commentatore anch’io.

L’astensionismo: la vostra preoccupazione è la mia, temo infatti anch’io che i delusi dalla politica possano aumentare, ma sono convinto che questa volta la delusione riguardi maggiormente la destra che, nonostante una maggioranza schiacciante in entrambi i rami del parlamento, non ha prodotto alcuna riforma utile, né ad avvicinare la burocrazia ai cittadini, né a migliorare la scuola o i servizi, né a rilanciare ricerca, sviluppo e lavoro. È in dubbio che anche a sinistra , e segnatamente nei confronti del Pd, si sia focalizzata in questi mesi la critica degli elettori di area democratica, ma tutto sommato mi sembra un fenomeno recuperabile, soprattutto se dovessimo essere chiamati ( cosa che io auspico) a scegliere il Candidato Premier attraverso primarie ,che già ora si preannunciano vere e interessanti. Gli astensionisti saranno comunque tanti, è un fenomeno che deve allarmarci perché tocca l’essenza della democrazia ossia la partecipazione dei cittadini. Rendere credibile la coalizione di centrosinistra attraverso la scelta di un candidato solido,popolare e competente con un programma concreto e capace di incidere positivamente su sviluppo, lavoro, reddito, politiche sociali, e così liberare la politica prigioniera del populismo di Berlusconi e dell’avventurismo della Lega è l’unico modo per riconquistare fasce di popolazione al voto, alla vita democratica.

Un Nuovo Movimento Politico? Credo vi riferiate al Movimento 5 stelle di Grillo: ebbene penso che dopo oltre 15 anni di blocco della politica e stallo della crescita, proprio a causa della denigrazione della politica ,che è stata l’idea-bandiera di Berlusconi, un altro movimento che cavalchi le stesse idee sia destinato a fare poca strada.
In ogni caso, si tratta di un evento che possiamo scongiurare solo con un’azione politica incisiva, nel centrosinistra, ove mi pare ci sia un fermento senza pari : da Vendola a Chiamparino, da Veltroni a Cacciari, da Franceschini a Bersani, da Di Pietro a De Magistris è un fiorire di candidature, è un risvegliarsi di interesse per la buona politica, su cui vale la pena scommettere.

Commenti

  1. Grazie davvero per lo spazio che ci ha voluto gentilmente concedere; apprezziamo moltissimo. Un ottimo contributo che va nella giusta direzione dell'impegno e del creare interesse della gente, augurandoci che qualche inversione di rotta sia davvero in atto, come ben esprime il suo esauriente intervento di risposta al nostro commento.
    Cordialità.

    Legnanesi e Bustocchi

    RispondiElimina
  2. Ciao, capisco il vostro punto di vista, ma non riesco a condividerlo (senza intenzione di fare polemica, ma per il semplice piacere della discussione).

    Il punto chiave che e' che il PD e' attualmente un partito "inerte". In questi giorni di crisi di governo ho sentito dichiarazioni di tutti tranne che di un Bersani o D'Alema qualunque (forse e' meglio cosi'). Solo Veltroni si e' risvegliato improvvisamente sulle pagine del corriere

    http://www.corriere.it/politica/10_agosto_24/veltroni-lettera_50de02f4-af44-11df-bad8-00144f02aabe.shtml

    a dire quello che lui farebbe (tra l'altro spendendo meta' testo per giustificarsi perche' non c'e' piu' etc.). Perche' non si e' svegliato quando doveva ? Questo non e' prendere in giro i suoi elettori ?

    Con il suo silenzio il PD e' oggi il miglior alleato di Berlusconi. Per questo non posso che non considerarlo un candidato per il mio voto. Della dirigenza che hai elencato non ne vedo uno che sa parlare chiaro, in modo non ambiguo, uno che abbia coraggio di esporsi e dire le cose come stanno.

    In mancanza di opposizione a B, la gente fa da se'. Si organizza nei Movimenti (5 stelle, popolo viola etc.). Che non sono antipolitica. Anzi chiedono ad alta voce il ritorno della politica vera:

    - quella che parla alla gente (e non pontifica a parole e poi a fatti non si vede, come quando c'era da votare contro il legittimo impedimento e il parlamento era vuoto di deputati PD)

    - quella che ha un programma chiaro e moderno: rete (quindi informazione, quindi lavoro), ambiente (non come Bersani che vuole il nucleare)

    - politici al servizio della gente e non politici di professione che infestano Porta a Porta

    Per questo la Lega avanza indisturbata. Per quanto becero e ignorante il loro progetto sia, e' chiaro, facile da capire, spiegato alla gente. Alla gente onesta che va a lavorare a fatica non gli interessano i D'Alema che ti teorizzano lo stato sociale etc. Preferiscono un Calderoli qualsiasi che dice "Lavoro a noi e gli altri se ne vadano". E' molto comprensibile ed efficace.

    Grillo, che pure non e' la bocca della verita' ed e' meglio che faccia il comico, ha un grande merito. Quello di svegliare le coscienze attraverso l'informazione. Tramite il suo blog siamo venuti a conoscenza di fatti che altrimenti sarebbero rimasti nascosti. Il suo e' un progetto che cattura, che mobilita. Il suo progetto "dal basso" deve insegnare agli altri partiti come bisogna fare politica. La gente che porta in piazza Grillo altri partiti se la sognano ...

    L'immagine di oggi e' desolante. Personaggi che recitano il loro ruolo per mantenersi la pagetta da parlamentare. Dichiarazioni di facciata per vendersi meglio agli elettori.

    Coerenza, schiena dritta, carisma, semplicita', onesta'. Il panorama politico non offre nessuno di questi valori basilari. E' cosi' difficile ?

    Scusate l'affondo : )

    Saluti,
    Roberto

    RispondiElimina
  3. Roberto, grazie per l'intelligente commento.
    La gente qualsiasi, quella senza tessere di partito, che fa opinione pubblica, una volta chiamata maggioranza silenziosa... cerca proprio quella "coerenza, schiena dritta, carisma, semplicità, onestà" - bi/tripartisan - che rendono credibili gli uomini politici. Forse oggi non esiste più quell'appartenenza "ideologica" quasi vincolante verso i partiti e la gente, appunto, si sente libera di non votare o votare l'opposto di quanto votava prima.
    Per esempio, nelle ultime elezioni regionali, in vaste zone storicamente rosse è arrivato un altro colore prima sempre rimasto ai margini.
    E' un rimescolamento generale, ci par di vedere, che da molti anni a questa parte sta avvenendo.
    E la gente sembra quasi smarrita, non si fida più di dare il proprio voto a tanti che cambiano casacca, passando da una parte all'altra.
    Sentiamo spesso dire: ormai un partito vale l'altro, son tutti uguali... e non si avverte quella bella sana dialettica politica!
    Ecco perchè temiamo quell'astensionismo generalizzato che, come giustamente ammonisce De Rosa, "tocca l'essenza della democrazia, cioè la partecipazione".
    Speriamo ovviamente di sbagliarci.
    Cordialmente.

    Legnanesi e Bustocchi

    RispondiElimina
  4. Capisco le vostre ragioni, sono certamente sensate.

    L'idea che mi sono fatto dell'astensionismo e' che e' anche una conseguenza del dover sempre votare "tappandosi il naso".

    Altrettanto deleterio per una democrazia e' il "massi', io voto questi, tanto non cambia nulla",
    o peggio "voto questi perche' sono il mio partito" (manco fosse una squadra di calcio da tifare).

    L'astensionismo per alcuni rappresenta un non volersi piegare a quello che ti viene propinato sulle schede.

    La sua conseguenza potrebbe anche risultare in un impegno delle parti in gioco a guadagnarsi il consenso perduto, attivando finalmente quelle contromisure che la gente chiede a gran voce da anni.

    Personalmente non mi astengo mai dal votare, perche' ritengo sia un dovere oltre che a un diritto. Ma capisco i delusi e non trovo argomenti che prima di convincere loro, convincano me stesso.


    Saluti,
    Roberto

    RispondiElimina
  5. Roberto,
    grazie per entrambi gli interventi. La mia risposta la trovi sul post del 28 agosto. Ciao e buona domenica.

    RispondiElimina
  6. Nessuna critica al titolo del post, che condividiamo in pieno.
    La partecipazione della gente, anche nel mondo virtuale, caro De Rosa, sembra - secono lei - esserci? Non è una domanda provocatoria o ironica ma il desiderio di sentire il parere di gente che conosce la politica, che è da sempre in mezzo alla gente, ora anche con i loro interessanti e qualificati blog.
    La nostra modestissima opinione è di delusione perchè notiamo superficialità generale, indifferenza, pressapochismo, perfin sentimenti di avversione quando buttiamo là, fra la gente, l'opportunità di esprimere un parere sui fatti che accadono nei partiti, nella politica.
    Spesso forse ci sembra e ci illudiamo invece di essere in tanti, quando siamo tra di noi a discutere o a partecipare e assistere a dibattiti e poi ci riveliamo minoranza e i silenti, che sembrano minoranza, si rivelano poi maggioranza.
    Sbagliamo?
    Cordialmente.
    Legnanesi & Bustocchi

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il presepe di Greccio - Fonti Francescane capitolo XXX

Contro la “Antonini “ di Morazzone : integralismo, arroganza e abuso di potere!

Il futuro all'inizio è sempre un cantiere !

Buon Anno 2016 : In piedi costruttori di Pace !