Il PD anche a Morazzone scende in piazza il 12 dicembre, come in tutta Italia, per l'ALTERNATIVA : credo che sia un'occasione da non perdere per aprire questo Blog (e lo faccio senza aggiungere alcun commento) pubblicare integralmente il documento con cui il PD inaugura a Morazzone l'era Bersani !
Buon lavoro e...che lavoro !

Giovanni de Rosa
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Anche a MORAZZONE …. per L’ALTERNATIVA e contro i signor B.


La grande manifestazione nazionale svoltasi a Roma , sabato 5 dicembre ’09, contro Berlusconi , indetta ed organizzata dal popolo della “rete” ed a cui hanno dato la loro adesione e partecipazione anche migliaia di iscritti e dirigenti del Partito Democratico, ha scosso l’Italia dal torpore, dall’incanto mediatico in cui il Grande Illusionista di Arcore l’aveva precipitata.
L’11 e il 12 dicembre, in una sorta di staffetta ideale, scende in piazza il Partito Democratico: in 1000 piazze, in ogni piazza, in ogni paese d’Italia i democratici dialogano con la gente per costruire L’ALTERNATIVA al Governo delle destre, a Berlusconi e al berlusconismo.

Il 5 dicembre , a Roma si è dato vita al NO-B -Day ;

Il 12 dicembre, a Morazzone si celebra un NO-B-Day…che vale per 3:

1. NO A BERLUSCONI
CHE TIENE IN SCACCO L’ ITALIA PENSANDO SOLO AGLI AFFARI SUOI E LASCIANDO PERDERE I PROBLEMI DI CHI HA PERSO IL LAVORO, DI CHI TEME DI PERDERLO (DIPENDENTI E PICCOLI IMPRENDITORI ), DEI GIOVANI CHE FANNO FATICA A IMMAGINARE IL LORO FUTURO …

2. NO A BOSSI
CHE RASSICURA ( i suoi seguaci) DICHIARANDO DI AVERE IN PUGNO BERLUSCONI, a cui riesce ad imporre i nomi dei candidati Governatori delle regioni del Nord ( alla faccia del federalismo e delle autonomie locali ) ma che non prova neppure a proporre provvedimenti autenticamente capaci di contrastare la crisi (o forse dobbiamo aspettarci le ronde contro la crisi?).

3. NO A BIANCHI ( MATTEO
, Sindaco pro tempore ) che, agli atteggiamenti tipici leghisti - antitaliani, discriminatori, venati di razzismo - somma lo stile tutto berlusconiano di “creare ad arte l’onda per poi cavalcarne la cresta”; ci riferiamo al suo presenzialismo dilagante, alle sue dichiarazioni provocatorie sulla bandiera, sull’Inno di Mameli, sull’origine dei “vicini di casa”… comportamenti che fanno il paio con la pochezza degli atti amministrativi concreti prodotti dal suo insediamento.

L’impegno che noi DEMOCRATICI DI MORAZZONE abbiamo profuso, nei mesi scorsi, per condurre in porto il nostro DIBATTITO CONGRESSUALE , conclusosi con le PRIMARIE del 14 ottobre per l’elezione del Segretario nazionale , non ci ha distratto dai fatti locali, dai bisogni del paese e dalle gesta del nostro signor B !

TUTELA DELL’AMBIENTE E DEL PAESAGGIO: la vicenda di Villa Bianchi , la sua fine ingloriosa («Nemmeno la guerra l'aveva abbattuta. Ci hanno pensato gli uomini in tempo di pace», ha dichiarato un vecchio proprietario ) non venga strumentalizzata dal sig. Bianchi a fini propagandistici, personali e di partito, approfittando anche della notorietà di Vittorio Sgarbi, ma serva di monito per spingere l’amministrazione leghista a tutelare veramente il patrimonio edilizio di Morazzone. Ma soprattutto questa vicenda insegni che il territorio, la sua integrità e salubrità si difendono ogni giorno, dagli attacchi, dagli abusi e anche dall’invasività di grandi opere. In merito ricordiamo che è prossimo ormai l’avvio dei lavori per il completamento della tangenziale di Varese che prevede la costruzione di una galleria sotto Morazzone. Rispetto a quest’ultima opera, quali garanzie sono state fornite ai Morazzonesi sull’impatto ambientale e sull’inquinamento da gas di scarico? Quali garanzie abbiamo di non essere costretti a pagare il pedaggio per pochi km di raccordo?

CRISI ECONOMICA …CHE NON E’ ANCORA ALLE SPALLE: Il 43° Rapporto del CENSIS disegna un popolo fragile che sta cercando di reggere la crisi con le sue sole forze senza poter contare sul governo e senza tuttavia riuscire ad elaborare una risposta complessiva adeguata alla crisi in atto.
In provincia di Varese si contano oltre 35.000 lavoratori in cassa integrazione, ci sono imprese che licenziano e chiudono e questi dati aumentano di giorno in giorno.
In provincia di Varese nel terzo trimestre del 2009 il ricorso alla Cassa Integrazione è elevato : sono state autorizzate circa 16 milioni di ore di Cassa Integrazione, doppie rispetto al trimestre precedente e pari a circa nove volte le ore autorizzate nel periodo luglio-settembre 2008.
Nessun settore industriale si salva da questa situazione: sono colpiti il settore chimico farmaceutico, il settore gomma e materie plastiche per non parlare del settore tessile che vede un incremento del 70% delle ore di Cassa Integrazione autorizzate rispetto al trimestre precedente.
Infine il settore metalmeccanico, spina dorsale della industria del Varesotto, vede un raddoppio delle ore di Cassa Integrazione autorizzate rispetto al periodo precedente.
Di tutto ciò non c’è traccia di preoccupazione o attenzione nell’azione e nelle dichiarazioni del nostro Sindaco che intanto gioca con le “ronde” e irride al tricolore.

SICUREZZA E RONDE : Mentre in tutta Italia, cittadini, forze di Polizia, partiti di opposizione e frange della stessa maggioranza lamentano la gravità dei tagli di fondi per le forza dell’ordine, la Lega anche a Morazzone “gioca ad organizzare le Ronde” . Anzi fa di più: organizza un Convegno (programmando – ma aveva aveva fatto i conti senza l’oste - anche di spostare o sospendere le lezioni delle scuole medie , per potergli dare più spazio), propone Consorzi, si agita cavalcando strumentalmente il tema della sicurezza. Eppure è convinzione comune che Morazzone sia un paese relativamente tranquillo, ove la microcriminalità è in calo come nel resto d’Italia. Al sindaco ricordiamo che anche a Morazzone, invece, può capitare di morire in solitudine, soprattutto se anziani o stranieri che hanno paura di andare dal medico per timore di essere denunciati … anche questo e’ un problema di SICUREZZA.
Esso però non si affronta con le ronde, bensì con servizi sociali che funzionano, attenti a tutti gli ultimi, anziani e bambini indipendentemente dalla loro origine, e volontari che non hanno gagliardetti da esibire o stivali da far risuonare sul selciato. Si risolve con stanziamenti adeguati per la sanità e l’assistenza sociale, che né il Governo Berlusconi , né il Governatore Formigoni mettono in campo … rispetto ai quali il nostro Sindaco tace.

I SIMBOLI: IL TRICOLORE, L’INNO DI MAMELI e IL 4 NOVEMBRE. Gli Uffici Comunali hanno contattato la Banda MAM dei Ragazzi di Morazzone per chiedere che questa non suonasse l’Inno Nazionale e La leggenda del Piave in occasione delle manifestazioni del 4 Novembre… Se cio’ non e’ avvenuto e’ stato per la mediazione paziente di chi ha dovuto recuperare la mancanza del senso delle istitutuzioni di altri.

Proprio durante quella manifestazione, abbiamo ascoltato un discorso inconsistente del Sindaco e lo abbiamo visto muto con i suoi assessori e senza fascia tricolore mentre i ragazzi delle scuole elementari e i presenti cantavano l’inno nazionale. La negazione della nostra identità nazionale è un fatto grave e inaccettabile per chi ricopre una carica pubblica; poiché il Sig. Matteo Bianchi è per legge e volontà degli elettori Sindaco della Repubblica Italiana e non della inesistente padania (se ne faccia una ragione!), assolva ai suoi compiti con dignità , per il rispetto che deve ai cittadini di Morazzone, alle loro storie, spesso storie di emigrazione, di sofferenza. In quanto alla protesta inscenata il 4 novembre, ricordiamo al nostro sig. B. che il luogo in cui si è svolta è il “ Luogo della memoria” più sacro al nostro popolo , è un altare civile che simboleggia la Patria, per la quale si sono immolati tanti giovani. Al di là di ogni retorica, giovani le cui vite spezzate meritano rispetto. Giovani che hanno cognomi che affondano radici profonde nella terra di questa collina: Maj, Magnani, Stevenazzi, Albinati, Antonini, Perucconi, Falcetti, Montalbetti, Mazzucchelli, Vanetti…per citarne solo alcuni. Rifiutare di portare il tricolore offende la loro memoria, offende il sacrificio di chi ci ha permesso di vivere in una nazione libera e democratica. Offende le Istituzioni della Repubblica Italiana.

I VALORI, LA TRADIZIONE , LE DIVERSITA’, L’ACCOGLIENZA : Nei giorni scorsi, in tutta Italia si è levato un coro di critiche verso l’iniziativa, denominata “ White Christmas ” , assunta dal Comune di Coccaglio-BS amministrato dalla Lega Nord. Di fatto, a Coccaglio, i cittadini sono stati invitati alla delazione nei confronti di eventuali immigrati irregolari, sono stati invitati a sospettare, spiare, denunciare … secondo uno stile che e’ proprio di tutti i regimi, di qualunque colore. E spudoratamente lo si è fatto in prossimità del Natale, la festa più cara agli italiani, festa di accoglienza, festa di bambini e di famiglie tradizionalmente accoglienti.
Nell’operazione “ White Christmas ” sono presenti gli stessi germi xenofobi che a Morazzone hanno caratterizzato, nel dicembre 2005, la Delibera di Giunta sul ”Bonus Bebè” e nei giorni scorsi hanno caratterizzato “le dichiarazioni del sindaco Matteo Bianchi, secondo cui il presunto assassino di Cocquio, non rappresenta, in quanto di origine pugliese, lo stereotipo del tipico vicino di casa lombardo” ( Andrea Bargaglio su www. Varesenews.it 28.11.2009).
Si tratta di parole gravi, insensate, che ci offendono tutti ed in particolare i morazzonesi “ab origine” ( come direbbe lo stesso sig. B.) ma soprattutto rendono assolutamente inadeguato a ricoprire il ruolo di primo cittadino, di Sindaco, chi le ha pronunciate.
In merito alla Delibera della Giunta Comunale n° 176 del 19.12.2005 ( Bonus bebè ), ci vediamo costretti a denunciare all’opinione pubblica che, nonostante il "parere negativo” espresso dall'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali ) con prot. 828 del 21.06.2006, per le modalità discriminatorie con cui i Bonus stessi venivano assegnati, essa non è stata mai corretta nella sostanza delle sue ragioni ispiratrici.
Il sig. Bianchi si sente anche lui, come il sig. Berlusconi, al di sopra delle Istituzioni?

Sig. Sindaco, recepire il parere espresso dall’UNAR, prima che un dovere istituzionale è, per lei, un atto dovuto ai cittadini di Morazzone che non meritano un’Amministrazione e un Sindaco inadempienti su temi così sensibili.
E, se al rispetto per le Istituzioni e per i cittadini di Morazzone ritiene di poter anteporre le direttive del suo partito, che le impediscono un atto di umiltà e di saggezza come quello richiestole dall’UNAR, nonche’ di indossare la fascia tricolore della Repubblica Italiana che dovrebbe degnamente rappresentare, compia l’unico gesto coerente che ne discende: rassegni le dimissioni.


PARTITO DEMOCRATICO

Circolo di Gazzada-Schianno e Morazzone
Gruppo di Morazzone


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