Dal Natale un messaggio di speranza !

 L'annuncio ai pastori - Giotto - Padova.

Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è Cristo Signore”( Lc 2,10-11 ). Natale, per i credenti , è proprio questo, è innanzitutto questo: la bella notizia del Verbo di Dio che si fa uomo, come noi, per salvarci, per indicarci la Via della salvezza, che è poi Lui stesso, Carità, Amore.
In nome di questo Amore, in occasione del Natale 2008, il Card. Dionigi Tettamanzi nel pieno della crisi economica e finanziaria diede vita al “Fondo Famiglia-Lavoro” con un primo personale contributo economico ( a cui nel corso dell’anno si sono aggiunte tante donazioni di fedeli, semplici cittadini e Istituzioni ) che ha consentito di alleviare le sofferenze di tante famiglie.
Il “fondo famiglia-lavoro” non è stato solo una “goccia nel mare delle necessità” come scriverà il Cardinale nel suo bellissimo libro “ Non c’è futuro senza solidarietà”, ma soprattutto un esempio concreto di come l’amore per i fratelli , influenzando il nostro stile di vita, può cambiare il nostro presente ( la salvezza comincia già quaggiù, nel nostro quotidiano !) e il futuro stesso dell’umanità.
Natale è la festa in cui l’amore di Dio per ogni uomo si fa Carne viva, come noi, luogo della sofferenza, com’è per ciascuno di noi. Ma anche luogo del riscatto, per ciascuno di noi come è stato per Lui. Il riscatto che verrà poi dalla Croce, dalle sue braccia aperte per noi. Aperte per indicarci che la nostra salvezza parte da quelle braccia aperte, ma esige che ciascuno di noi le apra per il suo fratello.

Per il Natale 2009,  l’agenda del Card. Tettamanzi prevede, con altri impegni, una celebrazione dell’Eucarestia presso il carcere milanese di San Vittore e l’incontro con i detenuti, poi il pranzo con anziani e stranieri, tanti nuovi poveri e tanti emigranti, senza casa, senza lavoro, senza reddito: il Cardinale farà Natale con gli ultimi, i fratelli meno fortunati.
Grazie Cardinale, per la sua capacità di farsi personalmente Annuncio del Natale per ciascuno di noi.
Buon Natale anche a Lei e, suo tramite, ai fratelli meno fortunati che Lei incontrerà nelle carceri di San Vittore, presso la Comunità di sant’Egidio e per le strade fredde della nostra Diocesi. Chieda loro di perdonarci per tutte quelle volte in cui, a causa del diverso colore della pelle, della diversa origine sociale o etnica, della diversa opinione politica o religiosa o di pensiero, non siamo stati capaci di abbracciarli, di riconoscerli fratelli, di amarli.

Buon Natale a tutti, ma soprattutto a quei tre milioni e oltre di uomini e donne a cui la crisi ha tolto il lavoro, risorse economiche e, cosa ben peggiore, la serenità familiare. Tra di loro, un abbraccio ed un augurio particolare a tanti miei amici, persone vere e a me care, con cui ho condiviso per anni la fatica e la gioia di un lavoro che abbiamo svolto sempre senza banalizzarlo, senza farlo diventare routine, cogliendone anzi, in ogni istante, pur nella sua semplicità, le tante implicazioni sociali. Ora quel lavoro non c’è più,se l'è portato via la crisi, ma restano le ottime relazioni che abbiamo instaurato, fatte di rispetto reciproco, di competizione e di aiuto, insomma di solidarietà vera.
Vi ricordo tutti uno per uno: uomini e donne di 100 diverse città, con cognomi e nomi che rimandano a tante diverse regioni d’Italia, dalla Sicilia al Friuli, dalla Val d’Aosta alla Puglia, alla Sardegna.
Per tutti un abbraccio e l’augurio che possiate cogliere pienamente il significato del Natale, accogliendo e vivendo la buona, eccezionale, incredibile notizia che il Verbo di Dio si è fatto uomo per salvarci !

Buon Natale !

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