BUON NATALE, soprattutto a chi soffre per le diseguaglianze sociali crescenti.
La mia cartolina d’auguri per il Natale di
Gesù 2016 è una piccola statua lignea, “Maternità”, che padre Lucio Viscido, cappuccino, scolpì
nel 1997 al ritorno da uno dei suoi viaggi in Africa. In quegli anni padre Lucio era
responsabile delle missioni africane dei frati cappuccini di Salerno e Basilicata. La statuetta è scolpita in legno di ulivo, l’albero
mediterraneo per eccellenza, e reca i segni di una evidente influenza
artistica dell’Africa, culla del genere
umano: da quel continente ci parla non solo delle ingiustizie che si consumano oggi in ogni parte del mondo, ma ci parla parla soprattutto di fratellanza,
di pace e di speranza.
Il Natale è da sempre la festa dei bambini e
insieme la festa della maternità.
Dio che entra nella storia e si fa carne nella carne di una donna
, giovane, fragile e bellissima, sì, bellissima
( tota pulcra ! ), come l’ha onorata e
la onora da secoli la Chiesa e come l’ha
meravigliosamente descritta don Tonino Bello in tanti suoi scritti, è la speranza vera della nascita di un nuovo
umanesimo.
La Natività di Gesù e la maternità di
Maria sono il Mistero e l’Evento che più
d’ogni altro mi ha conquistato da ragazzo e non mi lascia, anzi si rafforza e
rafforza la mia Fede, soprattutto ora
che ho i capelli bianchi e sono nonno.
Quest’anno, come notate, la mia cartolina d’auguri
non riporta presepi, non riporta natività classiche, non cerca brani famosi
nella letteratura sacra … è composta, reca i segni di un anno segnato dal dolore, fino a quest'ultime ore.
In questi giorni la mia mente si è soffermata carica di dolore e rabbia su migliaia di immagini di piccoli
corpi straziati, di occhi sbarrati per il terrore, di piccoli volti violati dalle guerre, dalle
calamità naturali, dalla crudeltà umana.
E ciascuna di quelle immagini sono
stato tentato di pubblicare qui, perché
in qualche modo ci rovinasse la festa,
ci togliesse la gioia tipica del Natale che , quest’anno, sento più misterioso e tragico, carico di
dolore e di speranze.
No, non pubblicherò nessuna di quelle immagini, per non violentare anch’io quei volti, ma spero che la maternità serena scolpita da padre Lucio e le immagini radiose, che vedremo nei
presepi delle nostre case e delle nostre parrocchie, ci aiutino a ricordare tutti i bambini che hanno trovato
la morte o il dolore ad Aleppo, a Mossul, in Iraq, nello Yemen e in tante
nazioni africane, nelle centinaia di conflitti
– una “terza guerra mondiale a pezzi”, dice papa
Francesco – che insanguinano il pianeta.
Le membra deboli di un bambino rappresentano
tutti i deboli – a vario titolo – gli ultimi della terra oppressi, privati del
necessario per vivere e della stessa dignità. E per tutti questi “i piccoli “vale il monito di Gesù , riportato in Matteo 18, 6-7
:“6 Chi invece
scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio
per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse
gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che
avvengano scandali, ma guai all'uomo per
colpa del quale avviene lo scandalo!”
Scandalo è la guerra,le troppe guerre
con i loro lutti, sofferenze e distruzioni.
Scandalo è il commercio illegale di sistemi di sterminio di massa. Scandalo è lo sfruttamento al limite
dello schiavismo delle persone e dei ceti o nazioni più deboli. Scandalo e l’esproprio della terra, dell’acqua e delle
sementi ai contadini del terzo mondo. Scandalo sono le ferite che ogni giorno infliggiamo al pianeta, la nosdtra unica casa. Scandalo
è la negazione di una vita dignitosa per tutti. Scandalo è la vergogna delle tante diseguaglianze sociali. Scandalo è la mancanza di lavoro, di
prospettive, di risorse che diano speranza ai giovani. Scandalo è una politica che infonde paura, genera odio, alimenta
diseguaglianze, distorce verità e valori.
Scandalo è, nei nostri paesini benestanti (
nonostante tutto ), negare la mensa scolastica a un
bambino, chiudergli in faccia i cancelli di un campo sportivo,impedirgli di correre su quell'erba dietro un pallone, negargli un
sostegno in caso di bisogno e il diritto ad un’infanzia serena! Scandalo è
buttare fuori casa un anziano che non riesce
a pagare l’affitto. Scandalo e negargli
luce e gas in pieno inverno!
E allora Buon Natale agli ultimi, ai più deboli,
agli esclusi. Buon Natale a chi soffre per le diseguaglianze sociali crescenti,
buon Natale a chi non è causa di scandalo!
A tutti comunque l’augurio di lasciarci conquistare ogni giorno da quel Dio
che volle farsi Carne, come noi, per Amore, perché noi potessimo amare gli
altri come Lui ci ama.
Commenti
Posta un commento