PARIGI. Ed eccola qui la guerra: ora, nonviolenza o barbarie !

Foto ANSA : a Roma solidarietà di fronte all'ambasciata di Francia;
Rubo il titolo al sito del "movimento nonviolento" perché non trovo parole mie per condannare quanto è successo nella notte tra il 13 e il 14 novembre a Parigi, come non le trovavo dopo l'11 settembre per l'attacco alle Torri gemelli, come non  le trovo per ogni violenza inutile, frutto dell'egoismo e della stupidità umana.
Con umiltà e decisione mi associo a chiunque predichi la pace e da anni mi batto contro  ogni guerra, contro il commercio  illegale e illegittimo di armi , contro ogni violenza!

E oggi mi chiedo e chiedo ai nostri governanti ed anche ai politici locali : cos'altro dobbiamo aspettarci prima di prendere una decisione forte e saggia ? quanti altri morti dovremo piangere ? Prima di dire basta col commercio di armi che interessa anche la nostra provincia?

In un suo comunicato il "Movimento non violento" scrive:

"Già troppe volte abbiamo detto “mai più!”. Dopo la guerra del Golfo, dopo le Torri Gemelle, dopo l’attacco in Iraq, dopo gli attentati di Londra e di Madrid, dopo la strage di Charlie Hebdo, dopo quella del Bardo, dopo i bombardamenti su Libia e Siria, dopo il raid sull’ospedale di Kunduz in Afganistan, dopo il massacro all’Università di Garissa in Kenya, dopo le bombe sul corteo pacifista di Ankara … ed oggi dopo gli attentati suicidi di Beirut e di Parigi.
Piangere i morti ed esprimere solidarietà è importante, ma non basta se poi tutto continua come prima. Dobbiamo reagire. Non farci piegare dal dolore e dalla paura. Non accettare lo stato delle cose. Reagire. Reagire per spezzare la spirale, ed aprire una strada nuova. La violenza ha fallito e se perpetuata peggiorerà ulteriormente una situazione già tragica.
La via da seguire è quella della nonviolenza. Sul piano personale e su quello politico. La via del diritto, della cooperazione, del dialogo, delle alleanze con chi in ogni luogo cerca la pace, della riduzione drastica della produzione e del traffico di armi, dei Corpi civili di pace per affrontare i conflitti prima che diventino guerre,della polizia internazionale per fermare chi si pone fuori dal contesto legale dell’Onu".
Continueremo a far finta di niente ? continueremo a pensare che la nonviolenza sia  un'utopia ?  che sia un'utopia l 'organizzazione di una "difesa civile non armata e nonviolenta" 
allora non ci resta che rassegnarci alla barbarie ! dire chiaro e forte che hanno vinto loro ... i mercanti di armi, i portatori di odio e di violenze, di sopraffazione e di dolore !








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