More di gelso alla Schiranna.







More di gelso alla Schiranna.
 Le foto sono di venerdì, scattate mentre sulla lungolago si organizzava il blocco del traffico per il Giro d'Italia. Sono piante giovani, ela scelta di piantarle lì mi pare felice (soprattutto ora che i rami sono carichi di more) perché il posto è assolato e  riparato da correnti fredde, il frutto potrà quindi maturare alla perfezione. Ora non  sono ancora mature e questo rende gli alberi ( un piccolo filare sulla spiaggetta ove una volta fotografavo in fila le esili barche di legno per i turisti ) più belli, perchè pieni di colore: dal bianco alle varie tonalità del rosa, rosso e nero. 
Mi ricordano il filare di gelsi che, a San Martino di Montecorvino Rovella - Sa dove ho vissuto da ragazzo, dava ombra all'ampia strada, allora polverosa, che correva tra la Chiesa e il cinema parrocchiale. 
Era un filare di proprietà pubblica che nella frescura della sera si animava di bambini, di donne, uomini, famiglie al completo organizzate per batterne i rami e far cadere le more in ampi lenzuoli bianchi da svuotare poi in cesti di vimini: ce n'erano sempre per tutti e ogni sera di maggio, dopo il rosario si rinnovava la festa. 
I gelsi erano dolcissimi e noi bambini ne mangiavamo a crepapelle, le piante avevano grandi chiome e rami robusti sui quali ci muovevamo veloci come scoiattoli per spigolare direttamente dall'albero quelle more che non erano state raggiunte dalla lunga pertica usata per battere i rami.
Quei filari ora non ci sono più, il viale è asfaltato, la Chiesa dello Spirito Santo è chiusa, inagibile dal terremoto dell'1980, e il cinema parrocchiale è stato ristrutturato per ricavarne la nuova Chiesa parrocchiale.
La memoria va indietro di quasi 60 anni, ma non c'è rimpianto, solo il piacere del ricordo e il piacere di veder maturare anche a Varese le more di gelso. Qui dove il gelso era forse coltivato più per le foglie , di cui erano golosi i bachi da seta,che per le more. 









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