Il Morazzone - Periodico d’informazione comunale. Vogliamo migliorarlo ?
La testata de Il Morazzone, dicembre 2014. |
Finite le Feste di Natale, col ritorno alla normale
quotidianità, spulciando tra reclame e
stampe varie mi sono ritrovato tra le mani “Il Morazzone - periodico
di informazione comunale, numero di
Dicembre 2014 “, messo da parte
qualche settimana fa per poterlo
sfogliare con più calma. L’ho fatto in questi giorni, con cura, con serenità e personale rispetto per chi vi ha lavorato.
Dopo tanto scrupoloso lavoro, mi sembrerebbe di tradire la libertà di questo blog e quella
mia personale, nonché la fiducia dei lettori, se non pubblicassi queste mie impressioni e
riflessioni. A parte pochissimi articoli, ho trovato il numero dello scorso dicembre noiosetto, poco attrattivo e graficamente vecchio, povero
di notizie veramente interessanti per il paese, senza traccia alcuna di dibattito
o di confronto con nessuno e a nessun livello e, quel che è peggio, assolutamente
autoreferenziale e auto celebrativo (naturalmente quest'ultimo appunto è riferito all'Amministrazione in carica che
ne ha monopolizzato in modo assolutamente improprio gran parte dello spazio ).
Ma andiamo avanti con ordine, iniziando dagli articoli che ho apprezzato di più (a prescindere dal tema trattato e
senza alcuna pretesa di voler leggere su
“ Il
Morazzone “ solo cose gradite) perché coerenti con lo
spirito e la “mission” assegnata al periodico dal Consiglio Comunale che nel 2007
ne approvò il “Regolamento“ (vedi Stralcio a margine ).
Innanzitutto l’articolo
del geom. Giuseppe Albinati che ha
pazientemente introdotto noi lettori ad
una “comprensione“ della comunità di Morazzone del 1875
senza enfasi e senza retorica, fornendoci conoscenze obiettive sul territorio occupato
dai 1750 abitanti di allora, ben più contenuto ( anche in proporzione) di
quello che occupano i 4280 abitanti di oggi.
Giuseppe Albinati ci ha fornito lo spunto storico e cartografico e
qualche punzecchiatura da ambientalista che non può non spingerci a prendere atto di quanto siamo stati più ingordi dei nostri
predecessori nel consumare suolo, risorse, energie e quanto saremmo meno lungimiranti di loro se non cambiassimo
rotta.
Gianni Salmaso, a
sua volta, facendo parlare i “ciottoli” di Via
Castello, di fatto ha dato voce ad un pezzo della cartografia illustrataci dal Geom. Albinati. Nell’articolo di Gianni
il protagonista è un passato che ancora
vive e sente su di sé la responsabilità
di ricordarci quella parte di
territorio che non vive più: migliaia e migliaia di metri quadri di bosco, prati e orti che non torneranno mai
più tali, perché affogati sotto asfalto e cemento riversati sul territorio in abbondanza e molto
oltre i bisogni reali di una popolazione certamente cresciuta , ma meno della
superficie edificata e del suolo consumato.
E poi la cronaca di
ben tre tornei sportivi, narrata in mezza pagina da Isabella Dalla Gasperina: sintesi perfetta,
come s'addice ad una professionista, senza vezzi né enfasi né toni o intenti promozionali che inficiano molti
altri articoli. Alla penna di Isabella Dalla Gasperina si deve anche l’articolo sulle “cento candeline della signora Elena Bossi”, in cui la narrazione
di momenti importanti della vita della nostra
anziana concittadina fa affiorare ricordi ed esalta comportamenti civici che
possono diventare buone pratiche da condividere e incoraggiare. Come la scelta della signora Elena a proposito della “curt dul Munciaghell “ che “ha
voluto ristrutturare, regalando al centro storico del paese, un angolo di colore e antiche architetture di
vecchi cortili”.
Nel merito…alla luce del Regolamento
Evidenziata qualche nota positiva ( ma certamente ce sono altre ) confermo il giudizio complessivamente critico, già espresso in apertura, aggiungendo il timore che Redazione e Direttore abbiano
svolto il loro lavoro ignorando del tutto il “Regolamento del Periodico comunale”.
Chi fosse interessato ad un primo approccio con questo Regolamento, può trovarne a margine un ampio stralcio che certamente tornerà utile per capire la fondatezza dei dei miei rilievi.
E, visto che ho evocato le “regole”, proviamo ora a sfogliare insieme questo numero de Il Morazzone, alla luce delle principali disposizioni del Regolamento
e prescindendo dalle diverse opinioni politiche che ciascuno
può nutrire. Scopriremo che sì, effettivamente è“noiosetto", per niente attrattivo “ e anche abusivo…
A ) E’ noiosetto e per niente attrattivo…
- perché povero di notizie, e quelle che ci sono o sono vecchie o sono delle non-notizie, bensì l’occasione per enfatizzare e pubblicizzare temi che erano già stati al centro della campagna elettorale della scorsa primavera;
- per l’eccessiva presenza di “comunicazioni istituzionali “ di amministratori comunali (Sindaco, assessori e consiglieri delegati) o di rappresentanti di associazioni e comitati;
- perché Direttore e Redazione hanno sostanzialmente rinunciato ai loro compiti come definiti dall’art. 10 ( vedi Stralcio a margine). Avvalersi del potere conferito alla Redazione dai punti appena citati (come ha fatto la brava Isabella dalla Gasperina con l’articolo “Irene Bossi spegne 100 candeline” ) avrebbe fatto cambiare volto e anima a più di qualche articolo istituzionale, rendendolo più “vero“ sotto il profilo della “comunicazione”, più gradevole sotto il profilo “narrativo” e più completo sotto il profilo “informazione” .
La MAM, un'azienda storica che si avvia a passare di mano. |
B )
E’ di fatto la prosecuzione della
campagna elettorale…
Per rendersene conto basta leggere il titolo dell’ Editoriale del Direttore responsabile: “FESTA
D’AUTUNNO, ARCHIVIATA CON SUCCESSO….” . Effettivamente la "festa d’autunno", si è svolta con grandissimo successo di pubblico ed era giusto darne conto. Ma era
proprio necessario farlo con un Editoriale, piuttosto che con un redazionale? Certamente sarebbe apparso - non solo al sottoscritto- più appropriato un editoriale dedicato, ad esempio, al nuovo Piano Editoriale annuale. Oppure ai
disagi subiti da molti cittadini (in
particolare gli abitanti dell’area circostante il parco dei Fontanili) a causa delle piogge alluvionali di questa estate. O magari a una
dettagliata informazione relativa alle vicende che hanno rivoluzionato gli ambienti
del “calcio morazzonese”, o lo stato delle trattative in corso per
salvare la MAM e il lavoro degli ultimi dipendenti rimasti, in una
Morazzone schiacciata da una crisi economica tremenda.
Niente di tutto ciò: per il nostro Periodico, il suo Direttore, la sua Redazione, la notizia dell’anno a Morazzone è stata “il grande successo della Festa d’autunno !”
Niente di tutto ciò: per il nostro Periodico, il suo Direttore, la sua Redazione, la notizia dell’anno a Morazzone è stata “il grande successo della Festa d’autunno !”
C ) E’
autoreferenziale e auto celebrativo ….“
L’art. 10 del
Regolamento, dopo aver
puntigliosamente elencato i compiti della Redazione, conclude affermando con decisione
che la Redazione “deve evitare di
concepire il periodico come bollettino della Giunta, come strumento di
propaganda politica e come uno spazio da lottizzare tra le varie parti
politiche” ( art. 10) .
Nel numero di "dicembre" preso in esame si fa esattamente il contrario e cioè lo si trasforma palesemente proprio in ciò che non deve essere: il “Bollettino
della Giunta comunale “ ! Lo rendono
tale la presenza di articoli di ben 3 Assessori -
dei 4 che compongono la Giunta - quello del Sindaco e quelli di 2 Consiglieri con Delega. Tutti impegnati
a magnificare la loro attività, senza contraddittorio e senza possibilità di
replica! Pura propaganda. Ne volete qualche esempio ? Leggete voi stessi :
- a pag 3, ciò che scrive il Sindaco; non vi troverete nessuna notizia, solo ringraziamenti per elezioni e propaganda, propaganda politica “;
- a pag. 7, ciò che scrive il Vicesindaco; anche lui ancora in campagna elettorale;
- alle pag. 8-9 , l’Assessore ai lavori pubblici, non è da meno. Anzi rincara con un intervento su territorio e lavori pubblici, nel quale ripropone impegni e programmi già oggetto anch'essi della campagna elettorale o addirittura già inseriti nel PGT. Con affermazioni che avrebbero a buon diritto meritato un confronto che non può esserci se non ci si attiene al Regolamento e non si tiene conto che le uscite de Il Morazzone sono generalmente semestrali, mica mensili o settimanali;
- alle pagg. 10-11, l’Assessore ai servizi sociali, con l’escamotage di fare la cronaca della serata dedicata alla “Legge sull'omofobia e l'ideologia di genere: nuove sfide per l'educazione e la famiglia”, fa propaganda politica contro la legge sull'omofobia e contro un’idea della famiglia a cui lei è personalmente avversa. Le sue convinzioni sono naturalmente legittime e legittimo sarebbe per lei diffonderle, se però stesse scrivendo sul sito delle “Sentinelle in piedi”, sul nuovo quotidiano “ La Croce” dell’ineffabile Mario Adinolfi o su facebook o dove più le aggrada, ma lo ha fatto sul Il Morazzone, senza neppure porsi il problema di un confronto, magari contestuale, con chi sostiene un'idea diversa dalla sua;
- a pag. 22 invece, si può leggere quanto scrive la Consigliera Delegata alla Cultura che - dopo la parte istituzionale e didascalica - a proposito di rilancio della Biblioteca, azzera anche le timide aperture fatte dal Sindaco Matteo Bianchi su FB, in un commento di qualche settimana fa.
Potrei continuare così, con altri esempi, ma rischierei di essere vinto anche io dalla NOIA ( in questo caso, di ciò che io stesso scrivo). Allora cambio argomento, restando
però ancora sul Regolamento e sull’art. 10, convinto
che il segreto per fare un buon
Periodico sia proprio nel rispetto delle
regole da parte di tutti gli attori
impegnati nella realizzazione del Periodico, segnalando che tra questi non c’è assolutamente la Giunta comunale.
Il 2 agosto si è verificato solo uno dei tanti ( grandi o piccoli) allagamenti estivi nell'area tra Via Caronaccio e Via Europa. |
A questi attori, al Comitato Editoriale (che comprende membri espressione della
maggioranza e membri espressione della
minoranza, ed è nominato dal Consiglio comunale col compito di “vigilare” sul rispetto delle leggi e del Regolamento ) al Direttore Responsabile e alla
Redazione tecnica mi permetto, da uomo libero e semplice cittadino, di indirizzare un invito accorato ad onorare fino in fondo la delicatezza dei loro compiti perché hanno a che fare direttamente con l’esercizio delle libertà di pensiero e di parola e del diritto di cittadinanza, pilastri fondamentali della nostra
democrazia. Lo faccio cosciente delle
maggiori difficoltà che incontrano i rappresentanti della minoranza, nel Comitato Editoriale, per far passare le loro
proposte. Per questo il mio appello ( spero condiviso dai lettori soliti di questo blog) si fa
più accorato nei confronti dei membri di maggioranza.
Senza la loro disponibilità ogni nostra battaglia sarebbe vana !
Senza la loro disponibilità ogni nostra battaglia sarebbe vana !
Passione,
competenza,creatività e indipendenza assoluta deve caratterizzare
l’opera del Direttore responsabile e dell'intera Redazione che, nel Regolamento e in particolare nell’articolo
10, trovano strumenti professionali e orizzonti ampi entro i quali produrre un periodico di qualità che non può essere una somma di “Comunicati ufficiali “ e “Pubblicità istituzionali” , ma una vera palestra di informazione e
formazione culturale.
Nell’articolo 10, c’è quasi tutto quello che
serve a fare un periodico di qualità, talento e indipendenza devono metterceli gli operatori.
A partire dalla stesura del Piano editoriale: in esso va resa esplicita la mission del Periodico, ossia cosa vuole essere e cosa non deve essere. Vanno definiti: il target dei lettori; i contenuti editoriali e quindi quale spazio riservare ai Comunicati della Giunta,dei gruppi consiliari e delle Associazioni; come “ impaginarli o trattarli“ nell'ottica di una par condicio informativa ; quali temi trattare, quali rubriche privilegiare, che spazio riservare ai lettori, alla politica, alla storia e all'attualità; il metodo di lavoro della Redazione (incoraggiando interviste, ricerche e documentazione anche attraverso il web); va definito il linguaggio, l’ uso delle immagini, la grafica e le modalità di trattazione del materiale inviato dai cittadini; va fissata la periodicità delle uscite, da comunicare in anticipo sullo stesso periodico, per favorire la partecipazione e consentire interventi puntuali e tempestivi ; ecc…
A partire dalla stesura del Piano editoriale: in esso va resa esplicita la mission del Periodico, ossia cosa vuole essere e cosa non deve essere. Vanno definiti: il target dei lettori; i contenuti editoriali e quindi quale spazio riservare ai Comunicati della Giunta,dei gruppi consiliari e delle Associazioni; come “ impaginarli o trattarli“ nell'ottica di una par condicio informativa ; quali temi trattare, quali rubriche privilegiare, che spazio riservare ai lettori, alla politica, alla storia e all'attualità; il metodo di lavoro della Redazione (incoraggiando interviste, ricerche e documentazione anche attraverso il web); va definito il linguaggio, l’ uso delle immagini, la grafica e le modalità di trattazione del materiale inviato dai cittadini; va fissata la periodicità delle uscite, da comunicare in anticipo sullo stesso periodico, per favorire la partecipazione e consentire interventi puntuali e tempestivi ; ecc…
Una Redazione che si
impegnasse nell'applicazione rigorosa dei punti d), e), f) dell’art 10, per
evitare che il Periodico si trasformi in "Bollettino della Giunta e delle varie Associazioni", dovrebbe fare più
ricorso alle interviste, magari
telefoniche, dovrebbe documentarsi
anche con la lettura dei quotidiani locali, di blog e social network , ecc… e utilizzare il materiale raccolto per articoli veri che si propongano
di informare e non solo di fare
propaganda. Lavorare in questo modo eviterebbe pezzi che non rendono possibile
né confronto né contraddittorio. Un tema
molto delicato questo del diritto al
contraddittorio, alla par condicio informativa, alla
rettifica, ecc… perché condizionato dal lungo spazio temporale che intercorre
tra una pubblicazione e l’altra e proprio per questo degno di grande,
grandissima attenzione e adeguate soluzioni.
I lavori al Campo sportivo, iniziati lo scorso autunno. |
Una Redazione che si
impegnasse ad applicare quanto previsto dal punto “ b) Assicurare
la completezza e chiarezza delle informazione” , non solo
contribuirebbe a risolverebbe il problema affrontato al paragrafo precedente,
ma eviterebbe anche quei silenzi imbarazzanti in cui spesso vengono affogati
fatti o notizie indigeste, difficili da spiegare, difficili da giustificare. E faccio un esempio per tutti: a cavallo delle elezioni della
scorsa primavera il Campo sportivo di Via Europa, la sua società,
i suoi dirigenti e collaboratori hanno
vissuto un periodo (dal quale peraltro non so se siano ancora usciti) di trasformazioni che hanno influito anche sul
rapporto con l’Amministrazione comunale.
Qualcuno ne ha parlato nelle riunioni di Redazione, ne ha scritto? pensa di farlo col prossimo numero?
Eppure circolano voci attendibili su una “Nuova Convenzione” tra Comune e Società calcistica che prevederebbe, per i prossimi 25/30 anni un impegno economico, a carico del Comune di Morazzone, compreso tra 750.000/900.000 Euro !
Qualcuno ne ha parlato nelle riunioni di Redazione, ne ha scritto? pensa di farlo col prossimo numero?
Eppure circolano voci attendibili su una “Nuova Convenzione” tra Comune e Società calcistica che prevederebbe, per i prossimi 25/30 anni un impegno economico, a carico del Comune di Morazzone, compreso tra 750.000/900.000 Euro !
Una Redazione che
avesse il coraggio di misurarsi seriamente con il compito di cui al punto g)promuovere il libero confronto tra le parti
sociali, politiche, culturali, presenti sul territorio della comunità ” ed avesse il giusto atteggiamento mentale e la indispensabile laicità di pensiero, potrebbe costruire un Periodico
libero dai condizionamenti dell’Amministrazione Comunale in carica “pro
tempore” e aperto alle attese di tutti i suoi potenziali lettori. E sarebbe
una rivoluzione: Il Morazzone-Periodico farebbe un vero salto di qualità e farebbe rinascere Morazzone –comunità
attraverso un dibattito politico e culturale, condotto nel rispetto reciproco, rifuggendo dai tatticismi e dagli "abusi" che finora hanno prodotto solo asfissia mentale che a sua volta ha contribuito
ad aggravare la ( più generale ) crisi economica, culturale e politica in cui
la nostra comunità oggi boccheggia .
Una Redazione cosi non sarebbe né di destra né di sinistra,
semplicemente sarebbe libera di far
meglio il suo lavoro e “confezionare” - Il
Morazzone - esclusivamente
nell'interesse dei cittadini .
Il sindaco Matteo Bianchi e la sua Amministrazione cosa ne pensano ?
Cosa ne pensano i consiglieri di Minoranza ?
Cosa ne pensano Comitato editoriale, Direttore responsabile e Redazione ?
Riusciranno tutti questi soggetti a parlarsi tra loro e trovare insieme il necessario equilibrio su un tema che è ”istituzionale “ e come tale non può essere piegato a fini di parte, asservito ad una maggioranza in carica pro tempore, qualunque sia il suo colore.
Il sindaco Matteo Bianchi e la sua Amministrazione cosa ne pensano ?
Cosa ne pensano i consiglieri di Minoranza ?
Cosa ne pensano Comitato editoriale, Direttore responsabile e Redazione ?
Riusciranno tutti questi soggetti a parlarsi tra loro e trovare insieme il necessario equilibrio su un tema che è ”istituzionale “ e come tale non può essere piegato a fini di parte, asservito ad una maggioranza in carica pro tempore, qualunque sia il suo colore.
giovanni
de rosa
APPENDICI
1-Ringraziamenti e…chiarimenti.
Ringrazio di cuore gli amici che hanno
contribuito a questa riflessione con i loro consigli: mi sono stati preziosi e
loro lo hanno già verificato leggendo il post.
Gli unici consigli che non ho seguito sono stati ( sintetizzo a modo mio): 1)”meglio non pubblicare niente perché saremmo fuori tempo massimo” ; 2)
perché ”nel Comitato
editoriale è rappresentata anche la minoranza”. Non li
ho seguiti perché: 1) non ritengo di
essere fuori tempo massimo, in
considerazione del fatto che Il Morazzone
viene pubblicato mediamente 2 volte all'anno, quindi la valenza di ogni
singolo numero non si esaurisce in poche settimane o giorni; e soprattutto perchè tutto quanto ho scritto è
finalizzato a migliorare le prossime uscite, prima ancora che aprire un fronte
polemico con chicchessia. 2) E’fuori dalla mia logica criticare le
persone, critico i comportamenti o le affermazioni, e lo faccio quando ritengo che possa essere utile al paese, prima che alla mia area politica di appartenenza. E soprattutto lo faccio senza calcolare il tipo di tessera
che ciascuno possa avere o non avere in tasca. Aggiungo comunque, per amore di trasparenza,
che non credo assolutamente che la minoranza presente nel Comitato editoriale possa avere le stesse responsabilità della maggioranza nella
mancata oscarsa “vigilanza” circa il
rispetto del Regolamento. Mi basta vedere in che considerazione sono tenute (anche in
Consiglio Comunale) le proposte dei consiglieri di Minoranza.
2- Stralcio del “ Regolamento del Periodico del Comune di
Morazzone”
Art. 2 Il periodico
ha lo scopo di offrire l’informazione
più ampia e capillare sui servizi ed su tutti gli aspetti della vita
amministrativa , di informare sulla vita delle associazioni locali, sulle
attività culturali, educative, religiose, ricreative, sportive, politiche e su
ogni altra tematica connessa con la realtà locale, sempre allo scopo di far
crescere la consapevolezza democratica, civica, morale e sociale dei cittadini.
Art. 7 ………. al
Direttore spetta comunque la responsabilità della linea editoriale e
dell’opportunità dello stralcio degli articoli…… contrari alla linea
editoriale.
Art. 8 Il compito di vigilare sulla coerenza dei
contenuti del periodico con le norme di legge e con le finalità dell’articolo 1
del presente regolamento è affidato ad un Comitato Editoriale,nominati dal
Consiglio Comunale. Nel Comitato editoriale devono essere rappresentate anche
le minoranze………….
Art. 9 La gestione editoriale del Periodico è
affidata ad una Redazione tecnica, coordinata dal Direttore Responsabile. ………..
La redazione tecnica è composta dai cittadini di Morazzone che liberamente
ne fanno richiesta al Direttore Responsabile con esclusione dei consiglieri
comunali ,
Art . 10 La Redazione ha il compito di :
a) Elaborare il piano
editoriale annuale,
b) Assicurare la
completezza e chiarezza delle informazioni;
c) Programmare la
redazione di ciascuna edizione del periodico;
d) Ricercare ed
attivare tutte le forme di informazione disponibili sul territorio,
e) Stabilire e
sviluppare contatti con tutti i possibili collaboratori;
f) Redigere, rivedere,
tradurre, trasformare e organizzare tutti i testi e le immagini per la
realizzazione definitiva di ciascuna edizione;
Promuovere
il libero confronto tra le parti sociali, politiche, culturali, presenti sul
territorio della comunità
b) Assicurare la completezza e chiarezza delle informazioni;
La Redazione pur nel rispetto dei vincoli indicati nel presente regolamento, svolge i compiti di cui alla lettere a,b,c,d,e.f.g. del presente articolo nella più completa autonomia. Per per quanto concerne la scelta dei metodi contenuti. Tuttavia la Redazione deve evitare di concepire il periodico:
·
come bollettino
della Giunta,
·
come strumento di
propaganda politica,
·
come uno spazio da
lottizzare tra le varie parti politiche.
.....................
Il
“Regolamento del Periodico del Comune di Morazzone” può essere letto nella sua integrità sul sito web del
Comune , al seguente link :(http://www.comune.morazzone.va.it/public/F711/TRA_documenti/51220139201199.pdf
)
Questo commento è stato postato da Gianni Salmaso su Facebook: Non c’è che dire, Giovanni, hai dato una bella sferzata al periodico Il Morazzone e, conseguentemente, ai suoi attori (come tu li chiami): direttore, redazione e comitato editoriale. Facendo parte della redazione, sono fra coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’ultimo numero che tu definisci (sintetizzo) “noiosetto, […], povero di notizie veramente interessanti per il paese, […] senza traccia alcuna di dibattito o di confronto con nessuno e a nessun livello e, […] autoreferenziale e auto celebrativo” e, rincarando la dose, un giornalino dove è stato ignorato del tutto il “Regolamento del Periodico comunale”. Da ‘attore’ accuso il colpo e cerco di entrare nel merito di quello che sostieni.
RispondiEliminaRileggo un’altra volta il tuo scritto e devo ammettere che, purtroppo, molte delle tue critiche non sono infondate. Alcuni argomenti e/o notizie, che potevano avere un interesse per i morazzonesi (M.A.M., allagamenti estivi, campo sportivo e, aggiungo, nuova rotatoria ?utile? di via 26 agosto), non sono stati presi in considerazione; argomenti di carattere etico, che dividono trasversalmente le formazioni politiche e le coscienze delle persone, sono stati presentati dando spazio solo a una visione di parte, senza contradditorio; le comunicazioni istituzionali (sindaco, assessori, consiglieri delegati) hanno avuto le loro buone 9 pagine su 35, gli altri zero pagine; e qui mi fermo. Segnalo, in ogni caso, anche le positività: l’interessante e opportuna intervista alla nuova preside delle scuole morazzonesi e gli articoli di Giuseppe Albinati e Isabella Dalla Gasperina.
Tu dici che è stato ignorato il Regolamento del periodico comunale: alla luce di quanto puntigliosamente sottolinei, risulta difficile darti torto.
Per stemperare la vis polemica e volgere il dibattito al positivo, vorrei porre l’attenzione sul fatto che il numero di dicembre 2014 de “il Morazzone” è il primo numero di una redazione e di un comitato editoriale, in parte rinnovati, che, probabilmente, hanno bisogno di ‘farsi le ossa’ e, tenendo conto anche delle tue serrate critiche, possono solo migliorare. Questo sarà possibile se i morazzonesi considereranno “il Morazzone” il loro giornale e sempre più contribuiranno con i loro scritti a renderlo plurale e ricco di contenuti. Se la redazione sarà invasa da una valanga di contributi, la funzione di noi attori sarà quella di scegliere i migliori scritti per un giornale veramente di tutti. Ma, a questo punto, devono partecipare in tanti, anche chi sinora si è sempre astenuto o quasi.
Le critiche sono sempre ben accolte se il loro intento è quello di migliorare un servizio: le tue critiche, Giovanni, trasudano di questo intento.
Stai bene, Giovanni.
Ad maiora Gianni Salmaso
Grazie Gianni, non solo per il tuo lungo e intenso commento ma perché hai colto nella sua essenza lo spirito delle mie osservazioni e l'intento fondamentale che è quello di creare le condizioni per un periodico di qualità, ricco culturalmente e rispettoso delle regole...che sono poi regole di buona convivenza. Ciao e grazie ancora
EliminaCommento postato da Antonio Magazzù : Complimenti Giovanni hai ...messo il dito nella piaga... sono certo che di queste tue critiche il buon Gianni ne fara' tesoro e già dal prossimo numero avremo i primi riscontri....buona notte a entrambi
RispondiElimina