Il Morazzone - Periodico d’informazione comunale. Vogliamo migliorarlo ?

La testata de Il Morazzone, dicembre 2014.
Finite le Feste di Natale, col ritorno alla normale quotidianità, spulciando tra reclame  e  stampe varie  mi sono  ritrovato  tra le mani   “Il Morazzone - periodico di informazione comunale, numero di Dicembre 2014 “, messo da parte qualche settimana fa  per poterlo sfogliare con più calma. L’ho fatto  in questi giorni, con cura, con serenità e personale rispetto per chi vi ha lavorato.

Dopo tanto scrupoloso lavoro, mi sembrerebbe di tradire la libertà di questo blog e quella mia personale, nonché la fiducia dei lettori, se non pubblicassi queste  mie impressioni e riflessioni. A parte pochissimi articoli, ho trovato il  numero dello scorso dicembre noiosetto,  poco attrattivo e graficamente vecchio, povero  di notizie veramente interessanti  per il paese, senza traccia alcuna di dibattito o di confronto con nessuno e a nessun livello e, quel che è peggio, assolutamente autoreferenziale e auto celebrativo (naturalmente quest'ultimo appunto è riferito all'Amministrazione in carica che ne ha monopolizzato  in modo assolutamente improprio gran parte dello spazio ).

Ma andiamo avanti con ordine, iniziando  dagli articoli  che ho  apprezzato di più (a prescindere dal tema trattato e senza  alcuna pretesa di voler leggere su “ Il Morazzone “ solo cose gradite) perché coerenti  con  lo spirito e  la “mission” assegnata al periodico dal Consiglio Comunale che nel 2007 ne  approvò il “Regolamento“  (vedi  Stralcio a margine ).

Innanzitutto l’articolo del geom. Giuseppe Albinati che ha pazientemente introdotto noi lettori  ad una “comprensione“ della comunità di Morazzone del 1875  senza enfasi e senza retorica, fornendoci conoscenze obiettive sul territorio occupato dai 1750 abitanti di allora, ben più contenuto ( anche in proporzione) di quello che occupano i 4280 abitanti di oggi.  Giuseppe Albinati ci ha fornito lo spunto storico e cartografico e qualche punzecchiatura da  ambientalista  che non può non spingerci a prendere atto di  quanto siamo stati più ingordi dei nostri predecessori nel consumare suolo, risorse, energie  e quanto saremmo  meno lungimiranti di loro se non cambiassimo rotta. 

Gianni Salmaso, a sua volta, facendo parlare i “ciottoli” di Via  Castello, di fatto ha dato voce ad un pezzo della cartografia illustrataci  dal Geom. Albinati.  Nell’articolo di Gianni il protagonista  è un passato che ancora vive e sente su di sé la responsabilità  di  ricordarci quella parte di territorio che non vive più: migliaia e migliaia di metri quadri  di bosco, prati e orti che non torneranno mai più tali, perché affogati sotto asfalto e cemento  riversati sul territorio in abbondanza e molto oltre i bisogni reali di una popolazione certamente cresciuta , ma meno della superficie edificata  e del suolo consumato.

E poi la cronaca di ben tre tornei sportivi, narrata in mezza pagina da Isabella Dalla Gasperina: sintesi perfetta, come s'addice ad una professionista, senza vezzi né enfasi né toni o intenti promozionali che inficiano molti altri articoli. Alla penna di Isabella Dalla Gasperina si deve anche l’articolo sulle “cento candeline della signora Elena Bossi”, in cui la narrazione di momenti  importanti della vita della nostra anziana concittadina fa affiorare ricordi ed esalta comportamenti civici che possono diventare buone pratiche da condividere e incoraggiare. Come la scelta della signora Elena a proposito della “curt dul Munciaghell “ che “ha voluto ristrutturare, regalando al centro storico del paese, un angolo di colore e antiche architetture di vecchi cortili”.

Nel merito…alla luce del Regolamento

Evidenziata qualche nota positiva ( ma certamente ce sono altre ) confermo  il giudizio complessivamente critico,  già espresso in apertura, aggiungendo il timore che Redazione e Direttore  abbiano  svolto il loro lavoro ignorando del tutto il  “Regolamento del Periodico comunale”.  
Chi  fosse interessato ad un primo approccio con questo  Regolamento, può trovarne  a margine un ampio stralcio che certamente tornerà utile per capire la fondatezza dei dei miei rilievi.
E, visto che ho evocato le “regole”, proviamo ora a sfogliare insieme  questo numero de Il  Morazzone, alla luce delle  principali disposizioni del Regolamento e prescindendo dalle diverse opinioni politiche che ciascuno può nutrire.  Scopriremo  che sì, effettivamente  ènoiosetto",  per niente attrattivo “ e anche  abusivo…

A ) E’ noiosetto e  per niente attrattivo…
  • perché povero di notizie, e quelle che ci sono o sono vecchie o sono delle non-notizie, bensì l’occasione per enfatizzare e pubblicizzare  temi che erano già stati al centro della campagna elettorale della scorsa primavera;
  • per l’eccessiva presenza di comunicazioni istituzionali “ di amministratori comunali (Sindaco, assessori e consiglieri delegati) o di rappresentanti di associazioni e comitati;
  •  perché Direttore e Redazione hanno sostanzialmente rinunciato ai loro compiti  come definiti dall’art. 10 ( vedi Stralcio a margine).  Avvalersi del potere conferito alla Redazione dai punti appena citati (come ha fatto la brava Isabella dalla Gasperina con l’articolo “Irene Bossi spegne 100 candeline” ) avrebbe fatto cambiare volto e anima a più di qualche articolo istituzionale, rendendolo  più “vero“ sotto il profilo della “comunicazione”, più gradevole sotto il profilo “narrativo” e più completo sotto il profilo “informazione” .

La MAM, un'azienda storica che si avvia a passare di mano.
B )  E’ di fatto  la prosecuzione della campagna elettorale…

Per rendersene conto basta  leggere  il titolo dell’ Editoriale del Direttore  responsabile: “FESTA D’AUTUNNO, ARCHIVIATA CON SUCCESSO….” .  Effettivamente la "festa d’autunno", si è svolta con grandissimo successo di pubblico ed era giusto darne conto. Ma era proprio necessario farlo con un Editoriale, piuttosto che con un redazionale?  Certamente  sarebbe apparso - non solo al sottoscritto-  più appropriato  un editoriale dedicato, ad esempio,  al nuovo Piano Editoriale annuale. Oppure ai disagi subiti da molti cittadini (in particolare gli abitanti dell’area circostante il parco dei Fontanili) a causa delle piogge alluvionali di questa estate. O magari a una dettagliata informazione relativa alle  vicende che hanno rivoluzionato  gli ambienti  del “calcio morazzonese”, o lo stato delle trattative in corso per salvare la MAM e il lavoro degli ultimi dipendenti rimasti, in una Morazzone schiacciata da una crisi economica tremenda.
Niente di tutto ciò: per il nostro Periodico, il suo Direttore, la sua Redazione, la notizia dell’anno  a Morazzone è stata  “il grande successo della Festa d’autunno !”

C )   E’ autoreferenziale e auto celebrativo ….“

L’art. 10 del Regolamento, dopo aver puntigliosamente elencato i compiti della Redazione, conclude affermando con decisione che la Redazione deve evitare di concepire il periodico come bollettino della Giunta, come strumento di propaganda politica e come uno spazio da lottizzare tra le varie parti politiche” ( art. 10) . 
Nel numero di "dicembre" preso in esame si fa esattamente il contrario e cioè lo si trasforma palesemente  proprio in ciò che non deve essere: il “Bollettino della Giunta  comunale “ ! Lo rendono tale la presenza di  articoli di ben 3 Assessori  - dei 4 che compongono la Giunta - quello del Sindaco e quelli di 2 Consiglieri con Delega. Tutti impegnati a magnificare la loro attività, senza contraddittorio e senza possibilità di replica!  Pura propaganda. Ne volete qualche esempio ? Leggete voi stessi :
  • a pag 3, ciò che scrive il  Sindaco; non vi troverete nessuna notizia, solo ringraziamenti per elezioni e propaganda, propaganda politica “;
  •  a pag. 7, ciò che scrive il Vicesindaco; anche lui ancora in campagna elettorale;
  •  alle pag. 8-9 , l’Assessore ai lavori pubblici, non è da meno.  Anzi rincara con un intervento su territorio e lavori pubblici, nel quale ripropone impegni e programmi già oggetto anch'essi della campagna elettorale o addirittura già inseriti nel PGT. Con affermazioni che avrebbero a buon diritto meritato un confronto che non può esserci se non ci si attiene al Regolamento e non si tiene conto che le uscite de Il Morazzone sono generalmente semestrali, mica mensili o settimanali;
  •  alle pagg. 10-11, l’Assessore ai servizi sociali, con l’escamotage di fare la  cronaca della serata dedicata alla “Legge sull'omofobia e l'ideologia di genere: nuove sfide per l'educazione e la famiglia”, fa propaganda politica contro la legge sull'omofobia e contro un’idea della famiglia a cui lei è personalmente avversa. Le sue convinzioni sono naturalmente legittime e legittimo sarebbe per lei diffonderle, se però stesse scrivendo sul sito delle “Sentinelle in piedi”, sul nuovo quotidiano La Croce dell’ineffabile Mario Adinolfi o su facebook o dove più le aggrada, ma lo ha fatto sul Il Morazzone, senza neppure porsi il problema di un confronto, magari contestuale, con chi sostiene un'idea diversa dalla sua;
  • a pag. 22 invece, si può leggere quanto scrive la Consigliera Delegata alla Cultura che - dopo la parte istituzionale e didascalica - a proposito di rilancio della Biblioteca, azzera anche le timide aperture fatte dal Sindaco Matteo Bianchi su FB, in un commento di qualche settimana fa.
D )Il Morazzone”  può diventare  luogo di democrazia,  di partecipazione , di civismo, di crescita culturale.   Basta volerlo !

Potrei  continuare così, con altri esempi, ma rischierei di essere  vinto  anche io dalla NOIA ( in questo caso, di ciò che io  stesso scrivo). Allora cambio argomento, restando però  ancora sul Regolamento e sull’art. 10, convinto  che il segreto per fare un buon Periodico sia proprio  nel rispetto delle regole  da parte di tutti gli attori impegnati nella realizzazione del Periodico, segnalando che tra questi non c’è assolutamente  la Giunta comunale.
Il 2 agosto si è verificato solo uno dei tanti ( grandi o piccoli)
allagamenti estivi  nell'area tra Via Caronaccio e Via Europ
a.
A questi  attori, al Comitato Editoriale (che comprende membri espressione della maggioranza e membri espressione  della minoranza, ed  è nominato dal Consiglio comunale  col compito di  “vigilare” sul rispetto delle leggi e del  Regolamento )  al Direttore Responsabile e alla Redazione tecnica  mi permetto, da uomo  libero e semplice  cittadino, di indirizzare un invito accorato ad onorare fino in fondo  la delicatezza dei loro compiti perché  hanno a che fare direttamente con l’esercizio delle libertà di pensiero e di parola e del diritto di cittadinanza, pilastri fondamentali della nostra democrazia. Lo faccio cosciente  delle maggiori difficoltà che incontrano i rappresentanti della minoranza,  nel Comitato Editoriale, per far passare le loro proposte. Per questo il mio appello ( spero condiviso  dai lettori soliti di questo blog) si fa più accorato nei confronti dei membri di maggioranza.
Senza la loro disponibilità ogni  nostra battaglia sarebbe vana !


Passione, competenza,creatività e indipendenza assoluta  deve caratterizzare l’opera  del Direttore responsabile e dell'intera  Redazione che, nel Regolamento e in particolare nell’articolo 10, trovano strumenti  professionali e orizzonti ampi  entro i quali produrre  un periodico di qualità che non può essere una somma di “Comunicati ufficiali “ e “Pubblicità istituzionali” , ma una vera palestra di informazione e formazione culturale.

Nell’articolo 10, c’è quasi tutto quello che serve a fare un periodico di qualità,  talento e indipendenza devono metterceli gli operatori.

A partire dalla stesura  del Piano editoriale: in esso va resa esplicita la  mission del Periodico, ossia cosa vuole essere e cosa non deve essere. Vanno definiti: il target dei lettori; i contenuti editoriali e quindi quale spazio riservare ai Comunicati della Giunta,dei gruppi consiliari e delle Associazioni; come “ impaginarli o trattarlinell'ottica di una  par condicio informativa ; quali temi trattare, quali rubriche privilegiare, che spazio riservare ai lettori, alla politica, alla storia e all'attualità; il metodo di lavoro della Redazione (incoraggiando  interviste, ricerche e documentazione anche attraverso il web); va definito il linguaggio, l’ uso delle  immagini, la grafica e le  modalità di trattazione del materiale inviato dai cittadini; va fissata la periodicità  delle uscite, da comunicare in anticipo sullo stesso periodico, per favorire la partecipazione e consentire interventi puntuali e tempestivi ; ecc…

Una Redazione che si impegnasse nell'applicazione rigorosa dei punti d), e), f) dell’art 10, per evitare che il Periodico si trasformi in "Bollettino della  Giunta e delle varie  Associazioni", dovrebbe  fare  più ricorso alle  interviste, magari telefoniche, dovrebbe documentarsi  anche con la  lettura  dei  quotidiani locali, di blog  e  social network , ecc… e utilizzare il materiale raccolto per articoli veri che si propongano di informare e non solo  di fare propaganda.  Lavorare in questo modo  eviterebbe pezzi che non rendono possibile né confronto né  contraddittorio. Un tema molto delicato questo del diritto al contraddittorio, alla  par condicio informativa, alla rettifica, ecc… perché condizionato dal lungo spazio temporale che intercorre tra una pubblicazione e l’altra e proprio per questo degno di grande, grandissima attenzione e adeguate soluzioni.
I lavori al Campo sportivo, iniziati lo scorso autunno.
Una Redazione che si impegnasse ad applicare quanto previsto dal punto “ b) Assicurare la completezza e chiarezza delle informazione” , non solo contribuirebbe a risolverebbe il problema affrontato al paragrafo precedente, ma eviterebbe anche quei silenzi  imbarazzanti in cui spesso vengono affogati fatti o notizie indigeste, difficili da spiegare, difficili da giustificare. E faccio un  esempio  per tutti: a cavallo delle elezioni della scorsa primavera il Campo sportivo di Via Europa, la sua società, i suoi dirigenti e collaboratori  hanno vissuto un periodo (dal quale peraltro non so se siano ancora usciti) di  trasformazioni che hanno influito anche sul rapporto con  l’Amministrazione comunale.
Qualcuno ne ha parlato nelle riunioni di Redazione, ne ha scritto? pensa di farlo col prossimo numero?
Eppure circolano voci attendibili su una  “Nuova Convenzione”  tra Comune e Società calcistica che prevederebbe, per i prossimi 25/30 anni un impegno economico, a carico del Comune di Morazzone, compreso tra 750.000/900.000 Euro !

Una Redazione che avesse il coraggio di misurarsi seriamente con il compito di cui al punto g)promuovere il libero confronto tra le parti sociali, politiche, culturali, presenti sul territorio della comunità ” ed avesse il giusto atteggiamento  mentale e la indispensabile  laicità di pensiero, potrebbe costruire un Periodico libero dai condizionamenti dell’Amministrazione Comunale in carica “pro tempore” e aperto alle attese di tutti i suoi potenziali lettori. E sarebbe una rivoluzione: Il Morazzone-Periodico  farebbe un  vero salto di qualità e farebbe  rinascere Morazzone –comunità  attraverso un dibattito politico e culturale, condotto nel rispetto  reciproco, rifuggendo dai tatticismi e dagli "abusi" che finora hanno prodotto solo asfissia mentale che a sua volta ha contribuito ad aggravare la ( più generale ) crisi economica, culturale e politica in cui la nostra comunità oggi boccheggia .

Una  Redazione  cosi non sarebbe né di destra né di sinistra, semplicemente sarebbe libera  di far meglio il suo lavoro e  “confezionare”  - Il Morazzone -   esclusivamente nell'interesse dei cittadini .

Il sindaco Matteo Bianchi e la sua Amministrazione cosa ne pensano ?
Cosa ne pensano  i consiglieri di Minoranza ?
Cosa ne pensano  Comitato editoriale, Direttore responsabile e Redazione ?
Riusciranno tutti questi soggetti a parlarsi tra loro e trovare insieme il necessario equilibrio su un tema che è ”istituzionale “ e come tale non può essere piegato a fini di parte, asservito ad una maggioranza in carica pro tempore, qualunque sia il suo colore.


giovanni de rosa



APPENDICI

1-Ringraziamenti e…chiarimenti.

Ringrazio di cuore gli amici che hanno contribuito a questa riflessione con i loro consigli: mi sono stati preziosi e loro lo hanno già verificato leggendo il post.
Gli unici consigli  che non ho seguito sono stati ( sintetizzo a  modo mio):     1)”meglio non pubblicare niente perché saremmo fuori tempo massimo” ; 2)  perché  ”nel Comitato editoriale è rappresentata anche la minoranza”.  Non li ho seguiti perché: 1)  non ritengo di essere fuori tempo massimo, in considerazione del fatto che Il Morazzone viene pubblicato  mediamente 2  volte all'anno, quindi la valenza di ogni singolo numero non si esaurisce in poche settimane o giorni;  e soprattutto perchè tutto quanto ho scritto è finalizzato a migliorare le prossime uscite, prima ancora che aprire un fronte polemico con chicchessia.  2) E’fuori dalla mia logica criticare le persone, critico i comportamenti o le affermazioni, e lo faccio quando ritengo che  possa essere utile al paese, prima che alla mia area politica di appartenenza. E soprattutto lo faccio senza calcolare  il tipo di tessera che ciascuno possa avere o non avere in tasca. Aggiungo comunque, per amore di trasparenza, che non credo assolutamente  che la  minoranza presente  nel  Comitato editoriale possa avere  le stesse responsabilità della maggioranza nella mancata oscarsa “vigilanza” circa il rispetto del Regolamento. Mi basta vedere in che considerazione sono tenute (anche in Consiglio Comunale) le proposte dei consiglieri di Minoranza.


2- Stralcio del  “ Regolamento del Periodico del Comune di Morazzone”

Art. 2  Il periodico ha lo scopo di offrire l’informazione più ampia e capillare sui servizi ed su tutti gli aspetti della vita amministrativa , di informare sulla vita delle associazioni locali, sulle attività culturali, educative, religiose, ricreative, sportive, politiche e su ogni altra tematica connessa con la realtà locale, sempre allo scopo di far crescere la consapevolezza democratica, civica, morale e sociale dei cittadini.
Art. 7 ………. al Direttore spetta comunque la responsabilità della linea editoriale e dell’opportunità dello stralcio degli articoli…… contrari alla linea editoriale.
Art. 8  Il compito di vigilare sulla coerenza dei contenuti del periodico con le norme di legge e con le finalità dell’articolo 1 del presente regolamento è affidato ad un Comitato Editoriale,nominati dal Consiglio Comunale. Nel Comitato editoriale devono essere rappresentate anche le minoranze………….
Art. 9  La gestione editoriale del Periodico è affidata ad una Redazione tecnica, coordinata dal Direttore Responsabile. ……….. La redazione tecnica è composta dai cittadini di Morazzone che liberamente ne fanno richiesta al Direttore Responsabile con esclusione dei consiglieri comunali ,
Art . 10  La Redazione ha il compito di :

    a)   Elaborare il piano editoriale annuale,
    b)  Assicurare la completezza e chiarezza delle informazioni;
    c)  Programmare la redazione di ciascuna edizione del periodico;
    d)  Ricercare ed attivare tutte le forme di informazione disponibili sul territorio,
    e)   Stabilire e sviluppare contatti con tutti i possibili collaboratori;
     f)   Redigere, rivedere, tradurre, trasformare e organizzare tutti i testi e le immagini per la realizzazione definitiva di ciascuna edizione;
Promuovere il libero confronto tra le parti sociali, politiche, culturali, presenti sul territorio della comunità

La Redazione pur nel rispetto dei vincoli indicati nel presente regolamento, svolge i compiti di cui alla lettere a,b,c,d,e.f.g. del presente articolo nella più completa autonomia. Per per quanto concerne la scelta dei metodi contenuti.  Tuttavia la Redazione deve evitare di concepire il periodico:  

·         come bollettino della Giunta,
·         come strumento di propaganda politica,
·         come uno spazio da lottizzare tra le varie parti politiche.
.....................


Il “Regolamento del Periodico del Comune di Morazzone” può essere letto nella sua integrità sul sito web del Comune , al seguente link :(http://www.comune.morazzone.va.it/public/F711/TRA_documenti/51220139201199.pdf )

Commenti

  1. Questo commento è stato postato da Gianni Salmaso su Facebook: Non c’è che dire, Giovanni, hai dato una bella sferzata al periodico Il Morazzone e, conseguentemente, ai suoi attori (come tu li chiami): direttore, redazione e comitato editoriale. Facendo parte della redazione, sono fra coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’ultimo numero che tu definisci (sintetizzo) “noiosetto, […], povero di notizie veramente interessanti per il paese, […] senza traccia alcuna di dibattito o di confronto con nessuno e a nessun livello e, […] autoreferenziale e auto celebrativo” e, rincarando la dose, un giornalino dove è stato ignorato del tutto il “Regolamento del Periodico comunale”. Da ‘attore’ accuso il colpo e cerco di entrare nel merito di quello che sostieni.
    Rileggo un’altra volta il tuo scritto e devo ammettere che, purtroppo, molte delle tue critiche non sono infondate. Alcuni argomenti e/o notizie, che potevano avere un interesse per i morazzonesi (M.A.M., allagamenti estivi, campo sportivo e, aggiungo, nuova rotatoria ?utile? di via 26 agosto), non sono stati presi in considerazione; argomenti di carattere etico, che dividono trasversalmente le formazioni politiche e le coscienze delle persone, sono stati presentati dando spazio solo a una visione di parte, senza contradditorio; le comunicazioni istituzionali (sindaco, assessori, consiglieri delegati) hanno avuto le loro buone 9 pagine su 35, gli altri zero pagine; e qui mi fermo. Segnalo, in ogni caso, anche le positività: l’interessante e opportuna intervista alla nuova preside delle scuole morazzonesi e gli articoli di Giuseppe Albinati e Isabella Dalla Gasperina.
    Tu dici che è stato ignorato il Regolamento del periodico comunale: alla luce di quanto puntigliosamente sottolinei, risulta difficile darti torto.
    Per stemperare la vis polemica e volgere il dibattito al positivo, vorrei porre l’attenzione sul fatto che il numero di dicembre 2014 de “il Morazzone” è il primo numero di una redazione e di un comitato editoriale, in parte rinnovati, che, probabilmente, hanno bisogno di ‘farsi le ossa’ e, tenendo conto anche delle tue serrate critiche, possono solo migliorare. Questo sarà possibile se i morazzonesi considereranno “il Morazzone” il loro giornale e sempre più contribuiranno con i loro scritti a renderlo plurale e ricco di contenuti. Se la redazione sarà invasa da una valanga di contributi, la funzione di noi attori sarà quella di scegliere i migliori scritti per un giornale veramente di tutti. Ma, a questo punto, devono partecipare in tanti, anche chi sinora si è sempre astenuto o quasi.
    Le critiche sono sempre ben accolte se il loro intento è quello di migliorare un servizio: le tue critiche, Giovanni, trasudano di questo intento.
    Stai bene, Giovanni.
    Ad maiora Gianni Salmaso

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    Risposte
    1. Grazie Gianni, non solo per il tuo lungo e intenso commento ma perché hai colto nella sua essenza lo spirito delle mie osservazioni e l'intento fondamentale che è quello di creare le condizioni per un periodico di qualità, ricco culturalmente e rispettoso delle regole...che sono poi regole di buona convivenza. Ciao e grazie ancora

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  2. Commento postato da Antonio Magazzù : Complimenti Giovanni hai ...messo il dito nella piaga... sono certo che di queste tue critiche il buon Gianni ne fara' tesoro e già dal prossimo numero avremo i primi riscontri....buona notte a entrambi

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