Varese, vicenda cipressi: ora per l'Ass. Clerici sarà più difficile fare eseguire la condanna !


Varese, lunedì 18 agosto, ore 9,30 -11, 30.  Un consistente gruppo di cittadini, ha dato vita ad una vivace e gioiosa protesta contro la decisione dell'Assessore all'Ambiente Stefano Clerici di abbattere 16 cipressi della California, ai piedi della collina del Belvedere nei Giardini Estensi di Varese.
L'appuntamento era nell'aria da qualche settimana, ma della decisione di tenere il presidio proprio il giorno 18, a fine week end di ferragosto, ho avuto notizia il 16 agosto, direttamente da Valerio Crugnola che con Daniele Zanzi e Giuseppe Terziroli ha reso popolare, giorno dopo, sul web e in città  una  protesta civica che più civica non si può.
Il presidio è iniziato puntuale: alle 9,30 sul marciapiede di Via Sacco, davanti all'ingresso dei Giardini Estensi si sono formati subito capannelli  colorati  e vivaci intorno ai tre organizzatori attorniati da giornalisti e fotoreporter dei media locali e di RAI Regione...e non credo fossero lì in tanti solo perchè siamo in pieno periodo di vacanze, con la politica nazionale e locale al mare !  
Erano lì perchè ormai si tocca con mano, tra la gente, a Varese, che l'amministrazione Fontana sui problemi della città non c'è, " non è sul pezzo", non c'è con i progetti, non c'è con l'azione. Basta citare tre esempi per tutti: il progetto inaudito, inutile incredibile di costruire un parcheggio per 91 posti auto alla Prima Cappella; la nebbia fitta che avvolge il futuro della Caserma Garibaldi e ...la vicenda dei 16 cipressi della California. 
Il marciapiede a poco a poco si anima, i giornalisti aprono i loro taccuini,  i fotografi riprendono di tutto e indugiano sull'eleganza (per loro) insolita del prof.Valerio Crugnola ( "Nel '68 ero uno dei pochissimi ad andare "alla rivoluzione" -sic, smile, please- con la giacca e la cravatta " scrive Valerio di se stesso) ex sessantottino molto noto in città, spiega il senso di questa protesta  dopo averlo fatto abbondantemente su Facebook.
 Ma soprattutto ci tiene a rispondere ad Attilio Fontana che, spigolando nel mare di parole e di argomenti usati da Valerio per invitarci tutti a vigilare affinchè la gara al ribasso per la costruzione del parcheggio alla prima Cappella non si trasformi in un affare solo per qualcuno, specula su quelle che non gli piacciono e lo fa per distrarre, per alzare improbabili polveroni, viste le abbondanti piogge di questo strano agosto.  
Brutta reazione -quella di Fontana  -  ad una bella, corretta , sportiva e gioiosa manifestazione. Segno che abbiamo colto nel "segno" ! Bravo Valerio, dopo questa querelle col Sindaco & Amici, è più chiaro che il tema del loro rapporto con l'ambiente e con le opere pubbliche rappresenta il loro tallone d'Achille, la loro debolezza. Debolezza politica e ideale. Sono costretti ad alzare il tiro per abbassare il livello del confronto, quasi ad alzo "zero", nel tentativo di distrarre l'opinione pubblica inducendola a guardare il dito piuttosto che la Luna. Ha ragione Giovanni Dotti che martedì su FB scriveva : questa "maggioranza è sorda a qualsiasi richiamo. servono più manifestazioni pacifiche come quella di ieri mattina".

Un secondo gruppo di giornalisti intervista intanto il dott. Daniele Zanzi, abbigliamento sobrio da tecnico che "sul pezzo" c'è   e che smonta una dopo l'altra tutte le argomentazioni addotte dall'assessore Clerici per giustificare la sua decisione vandalica di eliminare i 16 cipressi della California, innanzitutto perchè estranei all'idea originaria di chi questi giardini progettò nel lontano 1837 ( vedi foto targa):"Nei Giardini Estensi ci sono anche dei cedri del Libano - dice Zanzi -  non sono originari e dunque, che cosa ne vogliamo fare? Li vogliamo abbattere? ".   E poi si sofferma a parlare  del costo dell' operazione che potrebbe arrivare a 20.000 euro,della mancanza di uno studio filologico serio, della sistemazione attuale delle aiuole assolutamente lontana dal modello originario,ecc...E' un fiume in piena ed è un piacere ascoltarlo per la passione e la competenza sia tecnica, da esperto agronomo, che di amministratore.

Prima di incamminarci verso i cipressi i giornalisti si accalcano intorno a Giuseppe Terziroli che indossa un saio bianco  e  al collo mostra orgoglioso un rosario. Terziroli assume la vicenda dei cipressi come emblematica di un declino culturale e politico che ha radici lontane e che sta  degradando la città giardino. Il cuore vdel suo intervento, le sue preoccupazioni sono per il Sacromonte che sta per essere violato nella sua compostezza. Quel saio parla dello spirito, del silenzio  con cui il visitatore delle Cappelle del  Sacromonte da sempre si appresta ( laico o credente che sia ) a percorrere, meditando o pregando, la via sacra. Quel saio bianco è una protesta contro ogni violenza, ogni ferita ( quella della costruzione di un parcheggio alla prima Cappella  e quella del taglio dei cipressi nei Giardini Estensi)  compresa  quella inferta a noi credenti ed ai varesini tutti dal silenzio della Curia sulla vicenda del parcheggio nel luogo più caro ai varesini ( cattolici e non )  emblema stesso della loro fede, delle tradizioni, dell'arte, della generosità e della operosità della  gente della nostra provincia. 
 Perchè la Curia tace, mi chiedeva e si chiede Giuseppe Terziroli ? Perchè questi giornalisti che ci intervistano e si interessano con autentica passione e condivisione  su un gesto di protesta così semplice e chiaro, non fanno il loro mestiere anche con la Curia ? Perchè non chiedono a chi di dovere il perchè di questo silenzio che ci turba ?
Ecco questa domanda la giro a loro, giornbalisti della carta stampata, dei media on line, della televisione locale e regionale.















Dopo questo primo intenso contatto con la stampa, gli organizzatori ci conducono  oltre l'ingresso dei Giardini e lentamente, gioiosamente uniti, sotto i colori della bandiera italiana -tenuta alta da Roberto Gervasini- e poi verso i cipressi "condannati a morte" perchè non "autoctoni" ( discriminazione verde?) dall'Assessore Clerici.








I capannelli, allegri, sorridenti si portano verso i bordi della  grande vasca: qui si incontrano vecchi amici, pezzi di storia di questa città  (come Ambrogio Vaghi, che nei banchi del consiglio comunale ha seduto a lungo ). C'è un'insolita aria divertita, da gita fuori porta... più tardi leggerò su facebook il commento di Sara Battistini  che ci ha seguito da lontano e che, divertita anch'essa,  cosi scrive a Valerio Crugnola: "Mizzega ma quanto vi siete divertiti stamattina??? E hai tirato dentro anche Giovanni de Rosa !!! Ma soprattutto: il blu e il grigio come li porti tu, nessuno! e adesso seriamente: BRAVI!"  
Mi guardo intorno e noto che sì, Sara ha ragione: ci siamo divertiti e con noi si sono divertiti anche  i giornalisti, incuriosendo Ambrogio Vaghi che ( vedi foto sotto) non riesce a trattenersi e si avvia verso di loro , mentre Alessandro Goitan guarda divertito... ma lui sa bene perchè.


 Roberto Rotondi di Varese News sfoglia sorridendo una serie di 6 vignette satiriche opera proprio di Alessandro Goitan ( ex allievo di Valerio Crugnola), una sua collega le fotografa e un terzo giornalista prende appunti.
L'mmancabile  ( sotto)  foto dell'autore delle vignette ( Goitan ) con l'organizzatore ( Valerio ) e poi, dopo averle visionate, lette e commentate tutti  con gusto ci avviamo verso il primo gruppetto di Cipressi della California, alla destra della fontana, per farne dono al cipresso numero 1.
Il messaggio è chiaro, gioioso, ironico, divertito, elegante - perchè questo è lo stile di quella maggioranza di varesini che non ne può più del degrado di Varese, della mancanza di prospettive in cui ci hanno cacciato vent'anni di amministrazioni leghiste - ma fermo : I CIPRESSI CALIFORNIANI NON SI TAGLIANO, fanno ormai parte di questa città, di questo giardino. L'amministrazione impari a confrontarsi al suo interno e con la città prima di prendere decisioni importanti.








 Seguono le 6 vignette realizzate da Alessandro Goitan











      Alessandro Goitan e Valerio Crugnola

 Giuseppe Terziroli  con Valerio Crugnola e il consigliere comunale comunale Alessio Nicoletti

Chiudo riportando i ringraziamenti di Valerio Crugnola, pubblicati su FB martedì 19 agosto:

Grazie alle persone che sono venute questa mattina, poco più di trenta, sfidando il maltempo e, qualche volta, gli acciacchi dell'età. 
Grazie ai giornalisti che ci hanno ascoltati con attenzione. 
Grazie a Daniele (Fito-consult Alberi), per la sua presenza competente e documentata.
Grazie ad Alessandro, per il suo genio satirico che è piaciuto a tutti. 
Grazie a chi ci ha raggiunto tardi, ma pur sempre in tempo, come Giovanni Giamblanco.
Grazie ad Emilio, che non ci ha lasciati soli.
Grazie a chi non è potuto venire, all'ultimo, come ad esempio Lorena.
Grazie a Rosy, che è stata con noi oltre il tempo scaduto per lavorare (e l'attendono ancora quattro anni di ardua resistenza umana).
Grazie a Giuseppe per il saio e a Roberto per la bandiera, simbolo di cittadinanza inclusiva, e non solo per gli alberi.
Grazie ai tre figlioletti di Matteo, che forse hanno imparato oggi più di quello che imparano in un mese a scuola, e che sono fortunati, con un padre così.
Grazie ad Alessio, per la sua presenza, tanto più preziosa perché veniamo da strade molto diverse e distanti, e nondimeno ci si può sempre incontrare se in gioco c'è il bene comune, che è di tutti e non di una parte, ma che non può essere trattato, come fa la giunta, come "res omnium, id est res nullius" (una cosa di tutti non è di nessuno).
Grazie, infine, ai moltissimi che ci sono stati vicini benché fossero in vacanza - tra tutti il caro Andrea: l'impegno associativo di singoli individui, libero e "impolitico", senza sostituire con questo il ruolo indispensabile delle associazioni e dei partiti, è la via maestra per risvegliare questa nostra città dal torpore, dal pessimismo e dal disincanto.
Grazie a Giovanni Dotti, per la presenza e per l'amicizia che - nonostante la scarsa dimestichezza - è riuscito a concedermi.
Ora in ballo ci sono sempre i cipressi (un attacco proditorio alla schiena è sempre possibile, ma - ripeto - equivarrebbe a un suicidio politico per la giunta). Ma ci sono, soprattutto, altre questioni, più gravi e meno simboliche: la salvezza del Sacro Monte e quella della caserma, con una scelta oculata e innovativa per la sua destinazione.
Potremmo, insomma, essere costretti a rivederci, e non solo per uno spettacolino di gags politiche improvvisate dall'impareggiabile trio comico GGC (Goitan, Gervasini ed io): mica paglia, mica i BBD (Boldi, Banfi, De Sica)...
Scherzo, naturalmente, ma stamattina le risate non sono proprio mancate...


 Valerio Crugnola 

Commenti

Post popolari in questo blog

Il presepe di Greccio - Fonti Francescane capitolo XXX

Contro la “Antonini “ di Morazzone : integralismo, arroganza e abuso di potere!

Il futuro all'inizio è sempre un cantiere !

Buon Anno 2016 : In piedi costruttori di Pace !