Buona Pasqua! Ricordando “La stola e il grembiule” di don Tonino Bello.

Giovedì sera,  partecipando al primo “dei tre giorni” che rappresentano il cuore della Settimana Santa , mentre assistevo alla “ lavanda dei piedi”,  che il mio parroco faceva ad un nugolo di ragazzini curiosi e composti, mi è venuta in mente una riflessione di don Tonino Bello  a proposito di Stola e grembiule ( QUI ) e insieme il particolare momento che viviamo: la crisi economica e, in piena crisi, la campagna elettorale... il cui inizio, benché casualmente,  coincide quasi con il triduo pasquale e con la  “la lavanda dei piedi”.

Padova: Giotto, Cappella degli Scrovegni, Gesù lava i piedi a Pietro.
No, non ero distratto, solo cercavo di dare a questo rito antico, che da 2000 anni si perpetua uguale, semplice  e solenne, un senso anche per l’oggi, anche per me . E così, mentre il parroco lavava e asciugava i piedi ai bimbi accoccolati sui gradini dell’abside, spostandosi dall’uno all’altro in ginocchio, col telo  per asciugare i piedi che aveva preso il sopravvento sulla Stola, il  “grembiule bianco“ che aveva sostituito i più ricchi paramenti abituali ... e mentre Assemblea e Coro cantavano “ Vi do un comandamento nuovo: amatevi come io vi amo! ...la vita è un servizio d’amore ”, io meditavo.
E pensavo che forse, quest’anno, sarà proprio la lavanda dei piedi a caratterizzare i miei pensieri pasquali, a dare il senso vero alla Pasqua che è sì memoria della Resurrezione, ma soprattutto è memoria dell’amore e dell'umiltà del Figlio di Dio che, prima di essere abbandonato dai suoi amici e mandato sulla Croce, compie un ulteriore gesto che anticipa l'innalzamento sulla Croce: “si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto” ( QUI).

MI sembra provvidenziale e profetico che la campagna elettorale – il tempo dedicato alla selezione  di coloro che amministreranno, per nostro conto, i beni comuni- cominci con la Pasqua e con  la memoria di un atto di umiltà, la lavanda dei piedi . E mi chiedo: sapranno, gli amministratori locali e i deputati europei che sceglieremo, ispirarsi a quest’umiltà ? sapranno cogliere i mille segnali politici di insoddisfazione, di sofferenza e di rabbia, che nessuno ormai nasconde più , dismettere i paramenti solenni della festa e gli atteggiamenti da festeggiati ( perché non c’è più niente da festeggiare ! ) e finalmente cingersi le vesti e mettersi al servizio di chi col voto, li ha legittimati ad  amministrare i “beni comuni” ?
Cristo è risorto , passando attraverso atti d’amore immensi , da quell’umile lavanda dei piedi all’infamia e al dolore della Croce. E con lui risorgeremo anche noi...ma risorgeremo solo per suo merito o sapremo anche noi chinarci a lavare i piedi al fratello che non  riesce più a chinarsi?  Perché anche la nostra resurrezione può e deve  cominciare da quell’atto di umiltà!
E sapranno  i nostri amministratori e deputati europei, quelli che eleggeremo il 25 maggio, ( e quanti abbiamo già eletto ) alleviare le pene a chi ha  subito in modo più crudele i morsi della crisi e dell'emarginazione fino alla povertà assoluta ( e talvolta alla morte) , amministrando e governando con meno egoismo, più equità, più solidarietà ?  
Noi auguriamo loro di riuscirci ! 
Questi sono i nostri semplici e sinceri  Auguri pasquali per loro !

e...Buona Pasqua 
a tutti i miei amici ed ai lettori anche occasionali di questo blog! 

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