MENO MALE CHE CI SONO I BAMBINI !



Sì, meno male che ci sono i bambini! A Morazzone  infatti sono proprio loro, in particolare quelli delle classi quinte elementari,  a ricordarci (per la seconda volta ) che stiamo vivendo nell'anno in cui si festeggia il 150° anniversario dell'Unità d'Italia , proclamata  il 17 marzo del 1861 a Torino che ne divenne la prima Capitale, anche se resterà tale solo per quattro anni, fino al 1865, quando la centralità del governo del Regno venne spostata provvisoriamente  a Firenze. La sede definitiva fu poi stabilita  a Roma a partire dal 1871, dopo la "breccia di Porta Pia" , quando l’unificazione del Paese è ormai quasi completata .

Meno male che ci sono i bambini, dicevamo , perchè  "le cosidette autorità politiche e religiose locali " non hanno avuto tempo per ricordarsene e ostentano un distacco troppo condizionato da scelte politiche o si lanciano in discutibilissime e parzialissime analisi che richiamano polemiche di tipo "teocratico" che fortunatamente la storia, la Chiesa e la stragrande maggioranza dei cattolici hanno superato (leggi articolo su sito della Parrocchia, ).


Anche per questo ai bambini delle quinte elementari di Morazzone, alle loro insegnanti, ai proff. Diego  Dalla Gasperina e Robertino Ghiringhelli va il nostro GRAZIE SICERO, di Morazzonesi e di Italiani!
Li ringraziamo per aver stimolato in questi piccoli la curiosità e l'interesse fino a farle diventare scoperta e desiderio di radici comuni vive e gloriose, e poi studio e  lavoro per uno spettacolo collettivo, così come frutto di una grande, lunga e appassionata opera collettiva ( di giovani innanzitutto) fu il nostro Risorgimento Nazionale.
 
Per applaudirli e manifestare loro il nostro apprezzamento, unendoci a loro nel canto dell' inno nazionale, "Fratelli d'Italia",    l'appuntamento è fissato dalla locandina che segue





POST SCRIPTUM: 25 maggio 2011, ore 23,12

Dall'insegnate Maria Magnani , ho appena ricevuto la precisazione che pubblico tempestivamente e di cui le sono grato:

Grazie Giovanni per aver ampiamente diffuso la nostra iniziativa.

volevo però precisare che la serata di giovedì 26 p.v. non riguarda uno spettacolo teatrale o musicale, ma si colloca a conclusione di un percorso di conoscenza storica condotto da Diego nelle classi quinte della Primaria relativamente ai reperti romani presenti a Morazzone, con uno sguardo anche agli eventi risorgimentali nel nostro territorio.Lo spettacolo a cui tu probabilmente fai riferimento, avverrà mercoledì 1 Giugno alle ore 20.30 nel Cortile dell'Opera Pia come momento conclusivo del nostro progetto di musica. In quell'occasione potrete unirvi davvero al nostro canto! ( riprenderemo anche alcune arie dal Nabucco di Verdi che abbiamo cantato ieri all'Apollonio con un migliaio di altri alunni della Provincia di Varese!)Direi che -con il medesimo spirito- potreste partecipare ad entrambe le nostre iniziative.Vi aspettiamo


Maria  Magnani


GIOVEDI' 26 MAGGIO : RASSEGNA FOTOGRAFICA DELL'EVENTO.


Giovedì sera - come da programma - nel salone annesso alla Biblioteca Comunale e dedicato a "Pier Francesco Mazzucchelli" la nostra comunità ha vissuto un momento di particolare intensità. Intorno ai bambini di quinta elementare ci siamo ritrovati un folto gruppo di genitori e nonni, i loro insegnanti , il dirigente scolastico Prof. Sabino Famiglietti, gli storici proff. Diego Dalla Gasperina e Robertino Ghiringhelli, per riscoprire  insieme a loro ...

...le radici della nostra comunità e le ragioni "dello stare insieme" nella stessa Patria, l'Italia. I ragazzi, con l'aiuto di un ricco supporto informatico e la loro viva voce ci hanno introdotti nel  "laboratorio di storia locale "  ove , guidati dal prof. Diego Dalla Gasperina, hanno lavorato da veri storici, su documenti e testimonianze per apprezzare quanto profonde e solide siano le radici e le ragioni del nostro essere insieme morazzonesi, lombardi e italiani. 


La presentazione in PP che ci hanno offerto, ha messo bene in evidenza la profonda conoscenza dei temi trattati,  una perfetta gestione dei mezzi tecnici a  disposizione e l'ottima capacità di lavorare in team. Si sono alternati al microfono tutti con grande sicurezza, per leggere il loro pezzo, mentre Julian faceva scorrere le immagini dettando i tempi, che i ragazzi  hanno rispettato alla perfezione.

La maestra Mina, dopo la prima presentazione in PP da la parola agli storici ( Proff. Dalla Gasperina  e Ghiringhelli, al dirigente scolastico prof. Famiglietti e al sindaco sig. Bianchi ).


Grande lezione di storia quella di Dalla Gasperina e Ghiringhelli, degna di un momento più ampio e tutto loro , nell'ambito dei festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia. Peccato che nè l'amministrazione comunale, nè le forze di opposizione siano state capaci finora di inserire  Morazzone nel fiume ampio degli eventi realizzati in tutta Italia !

Gli storici forse si dilungano oltre la "capacità di attenzione " dai ragazzi  ...e poi c'è da da dare la parola al sindaco e così la maestra Mina è costretta a cambiare programma. Peccato, perchè quella presentazione che viene fatta scorrere mentre gli storici dissertano d'altro, mi sembra una vera "chicca": i bambini hanno rivisitato i principali articoli della nostra Costituzione commentandoli in versi, con aneddoti...insomma con grande creatività. Ma deve parlare il sindaco e allora ...ubi major... ma  perchè, poi ?

Finalmente il sig. Bianchi prende la parola...sembra voler gareggiare con gli storici: "la storia la scrivono i vincitori" - dice - e sembra volere insinuare che i vinti sono stati i lombardi , che l'unità d'Italia sia stata fatta "schiacciandoli".  E quel Garibaldi che nell'agosto del '48 scorazza per Morazzone e vi  causa la morte del parroco don Sala, che razza di eroè sarà mai stato!  Io ho l'impressione che la gente, i genitori e nonni dei bambini presenti, gradiscano poco la lezione...non ne capiscano il senso, forse non lo condividono pienamente, chissa !

Ma il sig. Bianchi non se ne avvede e va fuori ...tema e tempo;eE così prevale in lui l'uomo politico, il Leghista.
Sarà per "l'orgoglio padano", sarà per il condizionamento della "bandiera di San Giorgio" che lo guarda dall'alto, solitaria ( senza neppure  "par condicio" col tricolore italiano) il sig. Sindaco quasi dimentica che si tratta di una manifestazione ufficiale,ccerto, ma che i protagonisti sono bambini, che il tema  è  " Morazzone, romana e risorgimentale "  e va ...oltre. Nonostante la presenza di due apprezzati e stimati storici varesini, sente forte il bisogno di differenziarsi, di sposare la tesi di un'Italia unita sotto il segno della massoneria e dell'anticlericalesimo, quasi a voler rivendicare un'improbabile e improponibile diritto a sentirsi estraneo, altro, rispetto alla storia che i bambini stanno narrando e celebrando.
Arriva a parlare perfino di responsabilità garibaldine nella morte di don Sala, parroco di Morazzone in quell'agosto 1848 che vide i garibaldini in fuga da queste terre ad opera degli austriaci: una tra le poche battaglie perse da Garibaldi.
Chissà, penso -notando un pò d'imbarazzo tra i presenti - forse ha preso troppo sul serio la "nota" comparsa sul sito della parrocchia il 13 marzo scorso ( a pochi giorni di distanza dalla Festa per i 150 anni dell'Unità d'Italia ), laddove è scritto: "Quindi “risorgimento” da che cosa? I quattro “grandi” del risorgimento, Vittorio Emanuele II, Cavour, Mazzini, Garibaldi, avevano in comune l’unico fatto che ciascuno non sopportava gli altri tre (così dice il Card. G. Biffi). E’ sembrato più una annessione al Regno sabaudo con l’appiattimento delle ricche tradizioni locali che non una vera unità sospirata.

E cosa ha visto il popolo, la gente, i contadini dell’unità della Nazione? I loro campi saccheggiati, le loro figlie violate, l’inasprimento delle tasse, i loro parroci maltrattati e incarcerati, il rubare alla Chiesa tutto quanto si poteva.
Sicuramente l’unità d’Italia non è stata una conquista dei cattolici, ma è stata voluta dalla massoneria".
Nonstante il rispetto dovuto al padrone di casa, in quanto sindaco, Il prof. Robertino Ghiringhelli, storico scrupoloso e non di parte...non se l'è sentita di accreditare con la sua presenza certe panzane e, almeno sul caso don Sala, ha voluto far chiarezza, da storico...non da politico. E così ha autorevolmente declassato a gossip la diceria che il don Sala sarebbe morto per responsabilità di Garibaldi, citando documenti storici che attestano fosse ammalato di vaiolo da almeno un anno e di vaiolo sarebbe morto !
Grazie professor Ghiringhelli: è bello sapere che ci sono storici che, senza rinunciare ad avere proprie idee politiche, non sono però disponibili a subordinare ad esse la ricerca della verità storica.
Credo di non averlo pensato solo io, in quel momento, e di certo il suo intervento, che di fatto ha concluso una bella  manifestazione, è servito anche a ricondurla al suo obbiettivo principale: aiutare i bambini a scoprire le proprie origini ad esserne orgogliosi e ad amarle per quelle che sono, senza revisionismi di comodo !
 
Grazie alla Scuola Pubblica, quella di tutti e per tutti !


Commenti

  1. Margherita Giromini http://www3.varesenews.it/blog/educazione/?p=364#comments
    Garibaldi spiegato ai bambini
    Pubblicato il 30 marzo 2011 da admin
    Questa mattina, invitata dalle insegnanti alla scuola primaria di Morazzone, ho avuto modo di parlare ai bambini di 10- 11 anni di Garibaldi. Mi sono recata da loro con un DVD intitolato “L’eroe dei due mondi” e, da brava educatrice, rispettosa dei percorsi metodologici tipici dell’insegnamento ai piccoli, ho voluto verificare che alcuni concetti preliminari fossero già stati acquisiti. Rimandando di un po’ la visione del film ho avviato una breve lezione su ciò che stavano per vedere
    Non che non mi fidi delle maestre, anzi! La scuola reale è cento volte meglio della scuola scritta nei documenti burocratici, e mille volte meglio di quella che sta nella testa dei nostri governanti.
    Ma mi premeva non affastellare concetti astrusi. Mi preoccupavo, come sempre, di raccontare cose che i bambini possano comprendere…
    Questi bambini sapevano già tante cose. Che cos’è il Risorgimento, glielo aveva spiegato anche l’amico Robertino Ghiringhelli, a sua volta invitato per parlare del passaggio di Garibaldi da Morazzone. Chi è un eroe lo abbiamo discusso insieme, dopo vari tentativi di definizione fatti insieme. Un eroe è chi ha creduto in una causa grande e ha speso una vita per raggiungere la meta; e magari, alla fine, ha anche rinunciato agli onori e alla gloria. Un eroe è generoso, coraggioso, forte, dà agli altri, meno eroi di lui, la carica per fare grandi cose. Da quanto tempo l’Italia è una e indivisa? Lo sapevano! Garibaldi, l’eroe dei due mondi, ma quali? Sapevano anche questo.
    Hanno saputo dirmi (in verità un bambino solo: bravo Ulisse!) perché il logo ufficiale del 150° comprende tre bandiere… Hanno dato risposte su quasi tutto, allegri e vivaci, così, quando ho capito che capivano, abbiamo dato inizio alla visione del film, un cartone animato che li ha tenuti attenti per un’ora e mezza. Un film di storia a dieci anni, si può seguirlo e capirlo? Direi di sì.
    Nel salutare i bambini di Morazzone, che mi hanno detto, tra l’altro “Ma lo sai che noi abbiamo un monumento a Garibaldi a Morazzone?”, mi sono lasciata andare al sentimento. Ho chiesto loro se avevano pensato al fatto che saranno loro, gli uomini, le donne, i sessantenni cittadini italiani, che nel 2061 vedranno il 200° compleanno della nazione…signori sessantenni istruiti e informati sulla storia del proprio Paese!

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  2. Grazie Santina per il tuo commento. Margherita Giromini ha scritto una bella pagina, ma i nostri bimbi ( coloro che avranno 60 anni quando l'Italia ne compirà 200) hanno dato vita ad una bellissima giornata, che ci ripaga di tante delusioni per le negligenze dei grandi di oggi.

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  3. Complimenti per quest'iniziativa e per il lusinghiero giudizio espresso da Margherita Giromini, che ho conosciuto e apprezzato come insegnante e dirigente scolastico. Evidentemente la nostra Scuola Pubblica rappresenta ancora un fiore all'occhiello, un'istituzione da difendere nell'interesse dei nostri giovani..TUTTI, ricchi e poveri. Peccato che di certe iniziative si hanno solo sporadiche informazioni.

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