GOVERNO ASSENTE AI FUNERALI DI VITTORIO ARRIGONI ! "UN'ASSENZA CHE CI INQUIETA MA NON CI SORPRENDE".
Bulciago: i funerali di Vittorio, tra un mare di amici e di bandiere della pace. foto peacereporter.net |
E’ strano questo 25 aprile che si celebra immediatamente dopo i funerali dell’ultimo partigiano caduto disarmato per la libertà, Vittorio Arrigoni morto, armato solo di idee di Pace e sentimenti di umanità, per la Liberazione del popolo palestinese.
Che differenza fa, per quale popolo si muore, quando si muore per la sua Liberazione, per la sua dignità ?
Vittorio col suo sacrificio ha reso ancora più attuale il ricordo della Liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista , ha reso ancora più evidente che, se è giusto lavorare per una piena pacificazione,è altrettanto opportuno non abbassare la guardia mai, rispetto ai rischi vecchi e nuovi rischi che corre la democrazia.
Tra le stranezze di questa settimana , c’è poi la stridente contraddizione tra lo sgomento generale , misto ad orgoglio e rabbia, per la morte inaccettabile di Vittorio Arrigoni e lo sciopero dei lavoratori della Alenia di Caselle-To , indetto per rivendicare il diritto a produrre nei propri stabilimenti parti degli F35, cosa che anche Cameri-No rivendica per sé ( leggi l’articolo su “Cittàdinovara.com). Da una parte un giovane che si fa “samaritano” ed elegge,fino a morirne, suo “prossimo” un popolo oppresso, costretto a difendersi armi in pugno o a scappare, emigrare sognando di trovare in Europa quella pace che non trova in patria. Dall’altra un’Europa disponibile a bombardare gli oppressori, ma non ad accogliere chi fugge da quegli stessi oppressori e neppure a farsi carico di un piano straordinario di rilancio dell’economia di quelle terre, rinunciando magari alla produzione di qualche bombardiere F35. E con essa il Governo italiano che non trova il tempo e uno straccio di ministro o sottosegretario per rendere omaggio alla salma del giovane Vittorio Arrigoni, i cui funerali si sono tenuti a Bulciago proprio il giorno di Pasqua. Un’assenza clamorosa che ha fatto dire a don Nando Capovilla, coordinatore di Pax Christi: "Ci inquieta l'assenza totale del nostro governo nazionale a questa cerimonia. Ci inquieta ma non ci sorprende più". ( leggi l’articolo su peacereporter.net ). Già, non c'è più niente che possa sorprenderci nell'azione di questo Governo; ma forse noi possiamo sorprendere il Governo con un sostegno massiccio ai quesiti referendari e alle liste di centrosinistra alle prossime amministrative.
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