MORAZZONE-VA. 27 MAGGIO 2009 – 27 MAGGIO 2010: CI PONIAMO QUALCHE DOMANDA ?

Il 27 maggio del 2009  la Lista “Vivere Morazzone – Progetto Civico” , in un' affollata Assemblea Pubblica, si presentò ai cittadini di Morazzone e presentò loro il Programma elettorale, il Candidato Sindaco -Marco Colombo- e la squadra dei Candidati alla carica di Consigliere Comunale. L’esito delle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno, lo conosciamo: la Lega fece il pieno di voti e di lì a qualche giorno formalizzò l’elezione a Sindaco di Matteo Bianchi.

Da allora è passato un anno, ma i cittadini di Morazzone non hanno nulla da festeggiare, perché nulla ha prodotto, che meriti attenzione, l’Amministrazione Leghista: niente sotto il profilo delle opere, meno di niente sotto il profilo culturale e valoriale, mentre ha procurato qualche danno al tessuto e ai rapporti sociali.
Niente di concreto ha prodotto, a mio avviso, anche la minoranza di “Vivere Morazzone”, sia in Consiglio Comunale che fuori, tra la gente e per la gente.
Nonostante ciò, io quell’Assemblea del 27 maggio 2009 voglio ricordarla, perché in essa si registrò un entusiasmo vero, non di maniera e neppure velleitario. L’aria che si respirava era fresca, giovane, vincente, non tanto in riferimento alle elezioni ( sull’esito delle quali aveva già da tempo posto una pesante ipotecata la Lega, che aveva saputo saldare a sé il blocco sociale fatto di “competenze e interessi” legati alla gestione del territorio, ben sapendo che a Morazzone questo blocco vince da almeno da 30 anni ! ) quanto alla scommessa di riuscire a contrastare il dominio assoluto della Lega, sul piano delle idee, della Politica più nobile, dei Valori, della coesione sociale. Insomma quell’assemblea mi apparve subito più funzionale a gettare le basi per la costruzione di un’alternativa che cominciava ad assumere connotati precisi e alimentare speranze  per il futuro, che non utile a propiziare  la vittoria alle elezioni amministrative dl 6-7 giugno.
Lo stesso lancio, a metà dicembre 2009, del bellissimo blog “ Morazzone 2.0” (e relativa pagina su Facebook) l’ho vissuto come una ulteriore espressione, concreta e carica di significati, di quella speranza. Per questo incoraggiai calorosamente il lancio del blog, ed espressi graitudine sincera ai giovani che se ne erano fatti carico generosamente e ne illustrarono il valore in un’assemblea pubblica e con un post che sembrava avere il respiro di un editoriale: “L’iniziativa nasce internamente al gruppo consiliare di minoranza -Vivere Morazzone- come necessità di interpretare al meglio la responsabilità di partecipare al governo del nostro paese. Il resto sta nel titolo. “Dovere di cronaca” per informare anche su quello che accade in Comune, e su ciò, esprimere il nostro pensiero, il nostro “diritto di critica”. Lasciando il giudizio a voi lettori”.
Purtroppo anche il blog, come la pagina di Facebook, hanno avuto finora vita grama: oggi a sfogliarli, sul web, si ricava l’impressione netta che siano poco frequentati, polverosi, poco amati, forse anche dagli stessi autori...lasciati magari troppo soli.
Cosa è successo ? Perché questa Lista, che pure aveva presentato un programma amministrativo concreto, aperto, ben caratterizzato sui temi della pace, della solidarietà, del rispetto dell’ambiente e del patrimonio culturale locale, si è spenta e il gruppo appare ormai sciolto? Lo chiedo ai miei amici del PD ( Alberto, Claudio e Clemente) anch’essi presenti in lista sebbene a titolo personale, ma soprattutto lo chiedo a Marco, Roberto, Ulisse, Alessandra, Enza, Franco, Gaetano, Gino, Emilio che ne costituivano il nucleo centrale. E con me lo chiedono certamente il gruppetto dei sostenitori ufficiali e i tanti, tantissimi cittadini che hanno votato “Vivere Morazzone”.
E’ successo, a mio avviso, che troppo facilmente, dopo la sconfitta elettorale, ci siamo consegnati disarmati, nelle mani di un vincitore che non conosce l’onore delle armi, per il quale la dialettica democratica è un fastidio, un intralcio, non un valore. E noi abbiamo ceduto alla loro arroganza.
E’ successo che, mentre ci leccavamo le ferite della sconfitta, non ci siamo accorti che nel paese - in Italia e a Morazzone – i problemi ci rincorrevano e ci interpellavano: mi riferisco alla più grande crisi economica del dopoguerra, alla chiusura di aziende importanti anche nel nostro territorio, all’aumento della disoccupazione, alla riduzione dei trasferimenti ai Comuni con conseguenti ricadute negative sui servizi. Tutto ciò mentre il Premier, sostenuto dalla Lega, pensava ai “ fatti suoi”, a come cioè liberarsi dei suoi processi scomodi ( con leggi ad personam), si occupava di minorenni ed escort suscitando nella coscienza del paese, un moto di sdegno per uno stile di vita inadeguato al ruolo e alla gravità del momento. Poi è arrivato il terremoto dell’Aquila e quello più devastante che ha scosso non le case ma le coscienze: lo scandalo ignobile della Protezione Civile ( con esponenti del Governo coinvolti fino al collo nella "cricca"). E arivato l’attacco alla libertà di stampa con la cosiddetta “Legge Bavaglio” di cui si discute in queste ore.  Ma soprattutto è arrivata una valanga di proteste, è nato un movimento che ha spinto Governo e maggioranza a rivedere la sua posizione su questa Legge , ma soprattutto è stata raccolta in poche settimane una valanga di firme  per il referendum abrogativo di 3 importanti norme del Decreto Legislativo che privatizza la distribuzione dell’acqua.
Ecco su tutti questi temi , oltre che su quelli più specifici di Morazzone, noi non abbiamo speso una parola, non abbiamo avviato alcuna riflessione, alcun confronto, mentre avremmo potuto cogliere l’occasione per discuterne tra noi e con il nostro elettorato e sentirci orgogliosamente parte di un movimento che attraversa l’Italia da nord a sud  e la rende viva e reattiva .
Né sono mancate le occasioni di intervento sui temi locali, ma noi, l’opposizione, ne siamo restati fuori, almeno questo appare ai cittadini, assolutamente fuori.
Che fare ? Sono andato a rileggermi il programma della lista e gli appunti presi nel corso dei vari interventi. Sono andato a tirar fuori dalla cartella anche il mio intervento di quella sera, di quel 27 maggio di un anno fa, e ve lo ripropongo in calce per rievocare il clima di quella serata, con la segreta speranza di riuscire a stimolare in voi la voglia di riannodare i fili del discorso.
Sì, perché è questa l’unica cosa che possiamo e dobbiamo fare, RIPRENDERE IL FILO DEL DISCORSO da dove lo avevamo interrotto, riprendere il cammino comune che avevamo avviato, per vivere all’attacco la crisi economica e politica , da cui facciamo fatica ad uscire e che a lungo è stata sottovalutata dai nostri governanti. Una crisi che rischia di lasciare dietro di sé solo macerie, economiche e sociali, e che rende quanto mai attuali i richiami ai valori di sobrietà e solidarietà che insieme condividiamo. Una crisi che questo Governo, sta affrontando con una "manovra" forse corretta sotto il profilo dei numeri, ma certamente  ingiusta sotto il profilo sociale , perche i sacrifici li chiede ancora ai soliti. Io non so se questo Governo durerà l'intera legislatura e non so neppure se la Lega riuscirà a mantenere intatto il suo enorme consenso elettorale, perchè l'ha speso malissimo, l'ha dissipato sostenendo premier in tutte le sue scelte, nelle sue manie, nei suoi capricci, nelle sue bugie! La "manovra" che il Governo sta per varare ricadrà tutta sulle famiglie dei lavoratori dipendenti e di chi lavora in proprio ( tanti di essi  hanno votato Lega!), su giovani, su chi in questi anni non si è arricchito speculando col cambio lira/euro, non ha speculato vendendo Bond-spazzatura , non ha partecipato al "banchetto delle grandi opere" e non  ha brindato con alcuna "cricca", ma ha solo lavorato sodo o...pianto per il lavoro perduto.
Marco, Roberto, Ulisse,Alberto, Riccardo, Clemente, Alessandra, e quanti leggete questo post, non lasciate morire la speranza! Io sto solo lanciando un allarme e spero che voi vogliate raccoglierlo, ma insieme lancio una proposta : rinnoviamo l’impegno di quel 27 maggio 2009, prepariamo e convochiamo un incontro di area, una sorta di “Stati generali del centrosinistra a Morazzone” e ricominciamo a fare Politica.


Intervento di sostegno alla lista , pronunciato in occasione dell’assemblea del 27 maggio 2009
PERCHE’ HO DECISO DI SOSTENERE LA LISTA “VIVERE – MORAZZONE”
Innanzitutto perché mi è stato chiesto e, benché mi considerassi fuori dal “giro” ormai da anni, ho sentito che non potevo dire di no ad amici che in quel momento mi stavano gratificando con un attestato di stima che, ad onor del vero, neppure mi aspettavo. Ma insieme a questo, posso elencare almeno altri 10 motivi:
1) Perché è costituita da amici che stimo per i valori di cui sono portatori, per la coerenza delle loro scelte di vita, per la trasparenza dei comportamenti. Attraverso loro stimo tutti gli altri. Non conosco personalmente tutti, ma ormai posso dire di avervi conosciuti, per procura, attraverso i miei amici.

2) Perché sono un inguaribile innamorato della Politica, come lo sono tante persone coinvolte a vario titolo ( candidati o sostenitori ) nell’esperienza di Vivere Morazzone – Progetto Civico.
3) Perché ho un’idea alta e pulita della Politica, soprattutto quando essa è coniugata con altri valori che le fanno da corollario: la solidarietà, la condivisione, l’amore per gli altri, per l’ambiente, il territorio in cui vivono. Non vi nascondo che per qualche giorno mi ha tormentato l’assenza di ogni riferimento alla politicità dell’impegno amministrativo, sia nel lessico dei candidati che nel programma della lista. Ma poi quest’assenza l’ho letta come ritrosia, pudore, ad usare una parola che non sempre rimanda a pratiche limpide, disinteressate e così mi siete apparsi più vicini. Penso comunque che, di fatto, tutti insieme ( volenti o nolenti , candidati o sostenitori ) oggi stiamo facendo una scelta decisamente politica. Don Lorenzo Milani in “lettera ad una professoressa” ce lo dimostra in una sola riga,con grande semplicità. Scrive: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia”. Se ho letto bene le vostre presentazioni : di fatto ognuno di voi , anche i più giovani hanno già cominciato a far politica e hanno scelto di farlo con un programma di impegni concreti, di fatto stanno recuperando alla politica il valore della vicinanza alla gente, più che agli apparati di partito e questo non può che far bene all’idea stessa della politica.
4) Vi sostengo perché condivido la definizione data del gruppo di candidati (e che penso si addica perfettamente anche ai sostenitori ): “ eterogeneo” , in esso infatti si mischiano provenienze e colori politici, culture, competenze, età , identità sociali, esperienze, ecc.. tutte molto diverse. Se non erro , ma non contateci , in chimica una miscela eterogenea si chiama MISCUGLIO. Nel miscuglio, che oggi più modernamente diremmo MIX , le componenti non si annullano, ma esaltano a vicenda le loro peculiarità, conferendo al tutto, caratteristiche, sapori, fragranze, nuove ed inebrianti . Insomma vi sostengo perché siete un bel mix.., o almeno la promessa di un bel mix.
5) Vi sostengo per il coraggio che avete avuto di accettare un’eterogeneità che vi impegna quotidianamente ad uno sforzo intellettuale ed umano, fatto di rispetto, attenzione, ascolto, aiuto, comprensione. Questo aspetto lo vivo come un’anticipazione o, se preferite, una palestra in cui ci si allena a costruire i presupposti culturali per accettare e vivere senza chiusure preconcette la società multietnica, multiculturale, prossima ventura..
6) Vi sostengo per la generosità con cui gratuitamente vi impegnate a dedicare parte del vostro tempo, dei vostri pensieri, delle vostre emozioni ai vostri concittadini....tutti, senza distinzione alcuna.
7) Mi schiero con voi non tanto perché condivida buona parte del programma ufficiale depositato e pubblicato, ma soprattutto per il metodo a cui avete annunciato di ispiravi, quello “della partecipazione e della condivisione” . L’attenzione e il rispetto che avete riservato alle osservazioni che io e altri cittadini abbiamo mosso a qualche punto del programma ed in particolare a quello della sicurezza e del rapporto sicurezza /emigrazione , ci ha dato la misura della capacità e volontà di ascoltare, capire e accogliere le critiche. L’equilibrio con cui questa sera, Marco – il leader della squadra e candidato sindaco – ha trattato questo tema è stato apprezzabile e sento di dovergliene dare atto: desiderio di sicurezza e accoglienza dei migranti non sono in contraddizione; emigrazione e delinquenza non sono sinonimi. L’equilibrio con cui Marco si è espresso è premessa certa di equilibrio nei comportamenti amministrativi.
8) Mi schiero con voi perché oggi – grazie ai chiarimenti intervenuti, sento che non vi sottrarrete alle sfide più attuali, quelle che ci vengono dalla crisi economica, dall’immigrazione, dall’insicurezza sociale, dalla paura di cosa possa riservarci una società più complessa, multietnica e multiculturale, evitando la logica semplice del rifiuto, della chiusura, dell’allontanamento per principio. Domenica 24 maggio molti di noi erano presenti all’oratorio, alla proiezione offertaci dal circolo Acli, del film “come un uomo sulla terra” . Tutti, terminato il dibattito che ha concluso la serata, siamo usciti dalla sala profondamente e intimamente turbati come esseri umani. Tra i tanti, erano presenti a quella proiezione molti futuri amministratori insieme alle persone che gli sono più vicine ( mogli o mariti, figli, amici ): mi permetto solo di raccomandare loro di aver presente quel turbamento tutte le volte che si trovano a decidere sui deboli, gli anziani, i poveri, i discriminati, gli ultimi.
9) Mi schiero con voi perché ho visto crescere in voi l’ansia di sperimentare formule nuove, ideare soluzioni nuove, non solo per meglio gestire il territorio ma soprattutto per recuperare ad una fruibilità reale e quotidiana ogni suo angolo, recuperare le nostre tradizioni e la nostra cultura, che include fortemente i valori di solidarietà e condivisione ( la Lombardia è per eccellenza terra di volontariato e solidarietà, non va mai dimenticato ! ).
10) VOTERO’ PER VOI e spero che lo faccia ogni DEMOCRATICO sincero e realista, perché non è indifferente che il Comune di Morazzone sia amministrato dalla LEGA o da VIVERE MORAZZONE. Nella vostra eterogeneità, esaltata e vissuta come accettazione delle differenze , intravedo una ricchezza culturale che può portarvi a volare alto, a guardare ai bisogni del paese con gli occhi sbarrati sulla realtà e il cuore pronto a volare oltre il muro delle paure e delle diffidenze. Considero l’orgoglio con cui parlate della vostra eterogeneità la migliore garanzia che non cederete alla tentazione di inglobare ogni diversità per negarla, di soffocare il dibattito quando si fa scomodo, la migliore garanzia che governerete il paese, lasciando soffiare liberamente tra le sue strade il vento fresco di idee nuove, che nascono solo da menti e cuori spalancati sul mondo, aperti agli altri.
Giovanni de Rosa

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