Alta Velocità Milano-Salerno e “Processo breve”.


L’anno giudiziario 2010 si è aperto in questi giorni tra innumerevoli proteste di Magistrati e semplici cittadini. Motivo della contesa il cosidetto “processo Breve”.

A Milano, il presidente facente funzione della Corte di appello, Ruggero Pesce, che pure ha definito un "ottimo intendimento" la decisione del Governo in merito al “processo breve “, ha subito chiarito che,  approvarlo così com’è uscito dall’aula del Senato, sarebbe come “chiedere a un malato di guarire, semplicemente imponendoglielo per regolamento” ( Repubblica it del 30.01.2010).

Se una così alta autorità, come il presidente Ruggero Pesce, ricorre ad un chiarissimo esempio di vita quotidiana per invitare i cittadini a riflettere sull’assurdità della legge in discussione sul “processo breve”, penso di potermene permettere uno anch’io.

Lo scorso 5 dicembre, con l’intervento personale del Premier Silvio Berlusconi, Trenitalia ha ufficialmente inaugurato l’Alta Velocità Torino-Milano-Salerno che consente di percorre la tratta Milano-Salerno, e viceversa, in circa 6 ore. Qualche anno fa ne erano necessarie almeno 10.

A poco più di un mese di distanza, il 20 gennaio 2010, il Senato della Repubblica ha approvato l’Atto n° 1880, meglio noto come “Processo Breve”, atto che dovrà poi passare alla Camera per la” seconda lettura”. Quest’atto accorcia le distanze tra l’inizio e la fine del procedimento giudiziario ( per molti reati, anche se non tutti, e con qualche differenza nei tempi) .

Partendo dal presupposto che tutti i lettori di questo blog siano ragionevolmente informati su entrambe le notizie, sono certo che nessuno mancherà di notare che esse sono accomunate da un minimo comun denominatore : “la Velocità” che, accorciando i tempi di percorrenza, rende “brevi” entrambi i percorsi .

Ma il denominatore comune è veramente minimo. Infatti mentre il tempo per percorrere in treno la tratta Salerno-Milano si è accorciato a seguito dell’ammodernamento della rete ferroviaria, delle sue strutture, dei suoi nuovi treni ( frecciarossa), del suo personale, il Tempo della Giustizia dovrebbe invece contrarsi semplicemente per effetto di una Legge.

Niente riforma; nessun intervento contestuale o preventivo sulle strutture ( tribunali, carceri ), sulla rete ( le Circoscrizioni) sui mezzi, sul personale; nessuna innovazione tecnologica, niente! Deve bastare una Legge, “basta la parola” (diceva una vecchia pubblicità ), una sorta di bacchetta magica e d’incanto tutto può diventare moderno, efficiente. E la magia deve essere tale che anche il personale ( in particolare i vituperati “giudici politicizzati” e i cancellieri/burocrati/fannulloni), quasi d’incanto, s’illuminerà di una luce nuova, si inonderà di energia pura e competenze innovate! Quanta arroganza c’è in tutto questo !

Provate a pensare per un attimo che Trenitalia, per comprimere il tempo di percorrenza tra Salerno e Milano, avesse deciso di modificare con una Circolare l’Orario di Partenza e di Arrivo dei suoi Eurostar, ribattezzandoli “ FRECCEROSSE “ e riverniciandoli di rosso, appunto, per dare credibilità all’operazione. Senza metter mano alla rete ferroviaria, senza scavare nuove gallerie, costruire nuovi viadotti, tendere nuovi cavi elettrici, programmare la costruzione di nuove stazioni, comprare nuovi treni !

Ed ora in viaggio: “ Signori si parte!”

PARTENZA da Salerno alle ore 09,02, come previsto, col treno 9516 FRECCIAROSSA e … previsione di ARRIVO a Milano alle ore 14,45. In realtà, alle 14,45 la finta FRECCIAROSSA, promossa tale con apposita Circolare, si ferma lungo la rete, nella Grande Galleria dell’Appennino, presso la dismessa Stazione delle Precedenze, al Km 46+848.

Il Capotreno annuncia : “Signori, si scende! Il viaggio è finito! Abbiamo esaurito il tempo a nostra disposizione, fissato in 5 ore e 43 minuti dal Nuovo Orario di Trenitalia”.

Il tempo è scaduto, il diritto a raggiungere Milano è estinto e cessa pure l’obbligo, per Trenitalia, di rimborsare il biglietto pagato: la Circolare che ha introdotto il Nuovo Orario è retroattiva, quindi niente multe, né penali ! “

Questa in realtà non è la cronaca di un normale viaggio Salerno-Milano, nell’era vera dell’Alta velocità ma la possibile cronaca di tanti, troppi, processi per reati penali anche gravi, se l’Atto del Senato n° 1880 non verrà profondamente cambiato o accantonato dalla Camera dei Deputati.

Commenti

  1. Ottimo Giovanni, condivido in toto il tuo scritto ed auguro le migliori fortune al tuo blog, come Te degno di alta considerazione.

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