“Settimana della Carità”. Morazzone 19-27 maggio.
La Parrocchia e la Caritas di Morazzone promuovono “La settimana della Carità” organizzando
direttamente in Chiesa la RACCOLTA DI GENERI ALIMENTARI e di
prodotti di prima necessità per le famiglie bisognose della comunità locale.
Mi sembra una decisione bellissima, ricca di
significato, da accogliere e vivere con entusiasmo e partecipazione. Con questa
iniziativa infatti la nostra Chiesa, “Casa
del Pane Eucaristico”, diventa anche la “Casa del pane quotidiano”, quello che imploriamo per noi e per
tutti recitando il "Padre nostro" (“dacci
oggi il nostro pane quotidiano “).
Leggendo la “locandina”
dell’evento il mio pensiero va spontaneamente all'episodio della “moltiplicazione dei pani e dei pesci”.
(Giovanni 6,1-14) Dopo questi fatti, Gesù andò
all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2 e una
grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 3 Gesù
salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4 Era
vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 5 Alzati quindi gli
occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove
possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6 Diceva
così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per
fare. 7 Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono
sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8 Gli
disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9 «C'è
qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per
tanta gente?». 10 Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta
erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora
Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano
seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E
quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati,
perché nulla vada perduto». 13 Li raccolsero e riempirono
dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che
avevano mangiato.
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Miracolo dei pani e dei pesci. San Vitale , 1581-1583 |
E poi alle
bellissime parole con cui, all'Angelus di una calda domenica di agosto di
qualche anno fa, papa Francesco - nel commentarlo - mise in
evidenza, e ci affidò, tre messaggi importanti.
Il primo è la compassione. Di fronte alla folla che
lo rincorre ……. [Gesù] reagisce con un sentimento di compassione, perché sa che
non lo cercano per curiosità, ma per bisogno. Ma stiamo attenti: compassione –
quello che sente Gesù – non è semplicemente sentire pietà; è di più!
Significa con-patire, cioè
immedesimarsi nella sofferenza altrui, al punto di prenderla su di sé. Così è
Gesù: soffre insieme a noi, soffre con noi, soffre per noi. E il segno di
questa compassione sono le numerose guarigioni da lui operate. Gesù ci insegna ad anteporre le necessità
dei poveri alle nostre. Le nostre esigenze, pur legittime, non saranno mai così
urgenti come quelle dei poveri, che non hanno il necessario per vivere.
Il secondo messaggio
è la condivisione.. È utile confrontare la
reazione dei discepoli, di fronte alla gente stanca e affamata, con quella di
Gesù. Sono diverse. I discepoli pensano che sia meglio congedarla, perché possa
andare a procurarsi il cibo. Gesù invece dice: date loro voi stessi da mangiare. Due reazioni diverse, che
riflettono due logiche opposte: i
discepoli ragionano secondo il mondo, per cui ciascuno deve pensare a sé
stesso; ragionano come se dicessero: “Arrangiatevi da soli”. Gesù ragiona secondo la logica di Dio, che
è quella della condivisione. Quante volte noi ci voltiamo da un’altra parte
pur di non vedere i fratelli bisognosi! E questo guardare da un’altra parte è
un modo educato per dire, in guanti bianchi, “arrangiatevi da soli”. E questo
non è di Gesù: questo è egoismo. Se avesse congedato le folle, tante persone
sarebbero rimaste senza mangiare. Invece quei pochi pani e pesci, condivisi e
benedetti da Dio, bastarono per tutti. E attenzione! Non è una magia, è un
“segno”: un segno che invita ad avere fede in Dio, Padre provvidente, il quale
non ci fa mancare il “nostro pane quotidiano”, se noi sappiamo condividerlo
come fratelli.
.. E il terzo
messaggio: il prodigio dei pani
preannuncia l’Eucaristia.
Lo si vede nel gesto di Gesù che «recitò la benedizione» (v. 19) prima di
spezzare i pani e distribuirli alla gente. E’ lo stesso gesto che Gesù farà
nell’Ultima Cena, quando istituirà il memoriale perpetuo del suo Sacrificio
redentore. Nell’Eucaristia Gesù non dona
un pane, ma il pane
di vita eterna, dona Sé stesso, offrendosi al Padre per amore nostro. Ma noi dobbiamo andare all’Eucaristia quei sentimenti di Gesù, cioè la compassione e quella volontà di condividere. ( qui il testo integrale).
https://w2.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2014/documents/papa-francesco_angelus_20140803.html
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Raccolta di generi alimentari di prima necessità |
L’invito alla RACCOLTA ALIMENTARE è rivolto a tutti, credenti e non, perché compassione e condivisione sono la cifra della nostra comune umanità. E proprio questo questo ha spinto gli organizzatori ad invitare tutti a portare il frutto
della propria condivisione in Chiesa, non solo alle SS Messe, ma durante tutto il periodo di
apertura.
A tutti, credenti e non, è rivolto anche l’invito all’incontro con don Massimiliano Sabbadini, vicedirettore
della Caritas Ambrosiana.
Morazzone è un paese ricco di una grande tradizione di
volontariato sociale e conta numerose organizzazioni operanti sul territorio in
tanti diversi campi …sono centinaia le donne e gli uomini impegnati nell’ “Avis”,
nel “Gruppo Alpini”, nell’Associazione “Diamoci una mano”, nelle “Acli”, nei
numerosi "gruppi sportivi", nella "ProLoco",nel “Centro anziani”, nella coop “Il Mondo” nell'associazione "le donne del venerdì", ecc… e tutti sono invitati all’incontro con
don Massimiliano sul valore e sui valori
del volontariato: “Scegliere, servire, sognare”.
NON MANCATE !
gdr
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I RAGAZZI RICHIEDENTI ASILO DI SCHIANNO, di cui abbiamo parlato ampiamente in un
precedente servizio ( cliccate qui per andare al post) per lo svolgimento delle loro attività di volontariato presso enti e associazioni, ED ANCHE PRIVATI (da questi ultimi possono essere retribuiti con voucher) per lo svolgimento del loro lavoro di imbiancatura,manovalanza, ecc... HANNO ASSOLUTO BISOGNO DI SCARPE
E TUTE DA LAVORO.
PER QUESTE DONAZIONI FATE RIFERIMENTO DIRETTAMENTE ALLA
PARROCCHIA DI SCHIANNO .
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