2 giugno 2014: Festa della Repubblica.

L'Italia felice...la foto più bella di quel  giugno 1946

Costituzione italiana, art. 11
“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.



Mi ha sempre affascinato la particolare ricchezza  di festività, civili e religiose, che ricorrono in primavera: Pasqua, La festa della Liberazione, la Pentecoste , la festa della Repubblica,l’ Ascensione... Tutte ricorrenze che portano indelebile il segno della  rinascita, della gioia, della pace. Insomma il segno della Vittoria del Bene sul male, della Vita sulla morte , della Pace sulla guerra. Una Rinascita a vita nuova  in perfetta sintonia con la natura che fa festa e ci invita alla festa, festa della Vita.
La Festa della Repubblica, mi è cara perché  è l’approdo più coerente che potesse essereci alla vittoria sul nazi-fascismo, per questo il 2 giugno dalle finestre di casa mia , sventolano insieme il tricolore italiano e la bandiera arcobaleno della Pace.  Eppure , a  causa della  sfilata militare (che è oramai diventata la sigla vera di questa giornata)  con l’esibizione e l’esaltazione dello strumento militare,si scontrano in me sentimentii forti e contrastanti, da una parte la gratitudine per chi è stato costretto ad imbracciare le armi e versare sangue ( il suo e quello del suo oppressore) e donare la sua  vita per la mia, la nostra vita , la nostra  libertà ( i partigiani e l’esercito alleato)  e dall'altra la  ripulsa per la violenza – tutte le forme di violenza-  e la guerra che le racchiude e le rappresenta tutte. 
Cimitero di guerra alleato a Salerno
Sono grato a chi ha versato quel  sangue e ai tanti che nell’ombra, hanno lavorato e sofferto  lungo l’intero ventennio fascista perché il germe della democrazi e della libertà  crescesse fino a diventare forza di popolo, quel popolo che insorgendo in tante città italiane rese onore  e spianò la strada all’avanzata delle truppe alleate e rese possibili le  azioni dei partigiani. E penso a  quei giovani che da ogni parte del mondo sbarcarono e tinsero di rosso  le sabbie delle spiagge di Normandia, di Anzio, della piana del Sele ( la mia terra ! ) al loro dolore e quello dei padri e delle madri che non li hanno rivisti. Giovani orgogliosi allora di lottare per la libertà, ma che forse oggi - guardandoci dal cielo – un po’ si vergognano  di noi che continuiamo ad ostentare la forza delle armi, continuiamo a far sfilare eserciti , macchine di guerra che a loro hanno portato via la giovinezza e la vita. Strumenti  di guerra che portano morte e che sempre più spesso vengono prodotti per alimentare gli egoismi di gente corrotta c he specula sulla vita e sulla morte, gioca a rinfocolare rancori atavici ( pensate a israliani e palestinesi) e a risvegliare nazionalismi  che sembravano ormai assorbiti in una pacifica convivenza  ( vedasi la situazione in Ucraina).
La Festa della  Repubblica vorrei che fosse veramente la  Festa di Popolo liberato dall'oppressione e libero di riporre per sempre le armi, non per disprezzo di chi le ha usate per riconquistare la libertà,bensì per  rispetto delle loro vite spente nel fiore della gioventù, e  perché finalmente convinto che ogni guerra è una follia e che non ci saranno più guerre solo quando non ci saranno più eserciti, armi e sistemi d’arma  da esibire.
Libera Piemonte espone il frutto del lavoro sui terreni sequestrati
Vorrei che a sfilare, fossero i disoccupati per festeggiare il lavoro ritrovato, che festeggiassero  a viso scoperto  i taglieggiati dalla mafia, perché lo Stato ha vinto; vorrei che festeggiassero gli immigrati, perché la cooperazione nel mediterraneo ha fatto rinascere anche il deserto; vorrei che sfilassero i medici e il personale di Emergency ; i giovani di Libera e don Ciotti, con i frutti del loro lavoro sulle terre confiscate alla mafia; il personale della Protezione Civile, gli apparati dello stato liberati della  burocrazia e della corruzione; gli studenti, i giovani e i loro insegnanti ed educatori  per festeggiare una scuola che rinasce, la ricerca scientifica  che crea lavoro e la cultura le arti  il patrimonio artistico che oltre a farci provare intimo godimento ci danno anche …di che vivere. Vorrei che sfilasserto i nonni e i nipoti insieme ;  le donne forti di una parità raggiunta e gli uomini forti di un’uguaglianza di diritti e doveri pienamente e serenamente accettata. Che sfilino insieme gli imprenditori  e loro collaboratori, dipendenti e liberi professionisti, perché la solidarietà ha vinto e la forbice tra ricchi e poveri  si va restringendo.
E’ un sogno..può darsi , ma di sogni e di impegno per realizzarli deve essere piena la nostra vita  se vogliamo che in questa Europa  i nostri figli possano vivere in pace un’intera vita come  capita alla generazione ( la nostra) dei nati dopo il 25 aprile 1945. E che possano farsi portatori di pace nel mediterraneo e nel mondo con più successo di quanto non abbiamo saputo fare noi.
Lo stesso mondo che vuole Emergency e non solo !

sentilo dalla voce di Gino Strada, cliccando qui 

Buona Festa a tutti !

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