Buon Anno 2014 !
Gli Auguri di Buon Anno ve li faccio insieme ai miei nipotini, Sofia e Mattia, anzi sono innanzitutto loro che ve li fanno! E sono auguri allegri, colorati come i sogni, come la primavera , come la tavolozza di un pittore. Sono auguri spontanei, innocenti, inconsapevoli delle incertezze che gravano come un’ipoteca sul futuro di questo paese. Un’ipoteca posta soprattutto dalla nostra generazione in decenni di colpevole e sciatta gestione dei beni pubblici materiali ( a partire dall’ambiente ), di quelli sociali ( le istituzioni pubbliche, politiche e sociosanitarie)e di quelli immateriali, come i valori morali, culturali, ideali che avrebbero dovuto animare e vivificare ogni nostro agire.
In questi decenni di benessere e di consumismo cieco, abbiamo
condiviso e alimentato soprattutto egoismi
individuali e di gruppi sociali privilegiati, abbiamo depredato beni naturali di cui avremmo dovuto essere solo custodi e
saggi dispensieri, abbiamo sperperato risorse energetiche per soddisfare
incomprensibili e insostenibili livelli
di consumo...mentre intorno aumentava la povertà ,la fame,le disuguaglianze,
qui da noi, e nel mondo anche le guerre! Abbiamo consumato beni ambientali e culturali
inestimabili, abbiamo consumato energie e materiali; abbiamo consumato, sporcato, cancellato scorci
di paesaggi, inestimabili testimonianze del passato e cancellato incantevoli
finestre sul futuro.
Ne siamo finalmente consapevoli ? Forse ...ma abbiamo
bisogno di dimostrarlo.
Per questo AUGURO a ciascuno di noi e innanzitutto alle Classi Dirigenti di questo paese
di voler fare dell’ANNO 2014 L’ANNO DELLA SVOLTA...VERA.
Abbiamo perso in questi decenni la fiducia dei nostri figli, la prima
generazione (di tutti i tempi e di ogni latitudine) che a quarant’anni stenta
ancora a sottrarsi all’autorità e al
potere dei padri: cerchiamo di
recuperarla e, soprattutto,cerchiamo di non perdere anche quella dei nipoti !
L’ANNO 2014, sarà migliore di quelli che l’hanno preceduto solo se veramente lo vorremo; i
nostri AUGURI, che oggi abbracciano tutti e prima di tutti i più deboli ( e cioè chiunque sia trattato da “diverso” , come i lebbrosi che abbracciò san
Francesco) avranno senso solo se ogni giorno potremo dire di aver fatto un
passo avanti verso
-
una maggiore uguaglianza di diritti, per tutti,
-
la creazione di lavoro “buono” , mezzo indispensabile per una vera lotta alla povertà;
-
una coraggiosa
riforma del lavoro che elimini la precarietà attraverso la creazione di un
contratto unico, un salario minimo garantito e un sussidio di cittadinanza accompagnato
ad un percorso formativo, per chiunque perda il lavoro,
-
la riduzione
delle diseguaglianze sociali, premessa indispensabile di un nuovo più umano
sistema economico, ove la “forbice”
delle retribuzioni e dei redditi abbia un’apertura che stimoli l’impegno, la
creatività, premi le competenze, ma non mortifichi le differenze, non generi ingiustizie,
-
l’accettazione
piena di ogni diversità, di genere, di
orientamento sessuale, etnica, culturale,
religiosa, politica...perchè tutte possano
veramente essere considerate opportunità e non ostacolo,
-
il riconoscimento
della cittadinanza italiana a chi nasce in Italia e a chi vi lavora o vi
studia da un congruo numero di anni;
-
una scuola/università che diventi sempre più fucina di conoscenze,
palestra di vita, laboratorio di ricerca e di innovazione con legami sempre più
stretti e diretti con la realtà odierna di un territorio che deve la sua fisionomia ,
la sua bellezza ,
-
l’adozione
di modelli economici che assumano la limitatezza del pianeta e delle sue
risorse per disegnare un nuovo ordine
mondiale che non sia più basato sull’ sfruttamento selvaggio, da parte di
pochi, delle ricchezze che sono di tutti,
-
il
rifiuto della corsa al riarmo finalizzata solo alla creazione di business e della guerra come strumento di
soluzione delle vertenze tra nazioni e popoli,
-
il
rispetto della vita, di ogni vita e di ogni suo stadio o condizione, con particolare
attenzione alle vite più fragili, ai deboli, agli emarginati, a chi reca nella
propria carne i segni della sofferenza, ogni sofferenza.
Buon Anno !
Buon Anno !
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