LEGA NORD: nella notte delle scope, "tutto cambia affinché nulla cambi" ?
Bergamo, 10 aprile 2012: Maroni e Bossi alla giornata dell'orgoglio leghista. |
Io credo proprio di no, Maroni, l’epuratore non mi pare migliore degli epurati ed epurandi, lo dicono fatti grossi come montagne: si pensi al diverso trattamento che, rispetto a Bossi Junior, Maroni ha riserva al Presidente della regione Lombardia – già inquisito dalla magistratura milanese – Davide Boni, suo fedelissimo. Ed anche sospetti pesanti come piombo: quando sono diventate pubbliche le indagini dei PM di Reggio C., Napoli e Milano su Belsito, da cui è emerso il marciume in cui era sprofondata la stessa famiglia Bossi, l’ex Ministro degli Interni non ha avuto un attimo di esitazione, non ha fatto alcun accenno alla presunzione di innocenza, perché ? forse sapeva già e aspettava, a valle, che la corrente gli portasse ai piedi il cadavere dell’avversario, rimuovendo così l’ultimo ostacolo alla sua ascesa ?
Mi viene in mente un classico della nostra letteratura e del nostro cinema, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa ( già Lampedusa, le cui tragedie Maroni conosce bene!) : "Tutto cambia affinché nulla cambi", che è poi il senso del lungo discorso che il principe di Salina fa al nobile-diplomatico sceso in Sicilia a selezionare la classe dirigente del nuovo Regno d'Italia.
Che Lega sarà quella di Maroni ? Cambierà ? A mio modesto avviso – e per giunta partigiano - sarà la stessa Lega di Bossi (almeno sotto il profilo valoriale e politico ) perché Maroni non ha provocato alcun cambiamento, prospettando magari nuovi e diversi scenari politici, nuove visioni del mondo, valori nuovi e più condivisibili rispetto al passato, il cambiamento l’ha promosso la magistratura che ha fatto emergere il marciume morale, politico e ideale che nella Lega ha travolto non una persona sola, ma una intera dirigenza e la stessa famiglia del capo.
Maroni non ha fatto altro che aspettare ( con le scarpe da ginnastica già allacciate ), scattando
poi con perfetto tempismo e velocità
felina appena è divenuta pubblica la notizia di indagini a carico di Belsito
& C.
Se su questo avessi mai avuto dei
dubbi me li ha fugati ieri sera, col suo discorso, Maroni stesso almeno in due
occasioni:
-
quando ha scandito con orgoglio e per
intero il nome del suo movimento...LEGA
NORD PER L’NDIPENDENZA DELLA
PADANIA, indipendenza da quell’Italia sulla cui Costituzione ha giurato
diventandone Ministro degli Interni ! Spergiuro !
-
e quando ha dichiarato, testualmente
:"mi spiace che Rosy Mauro non abbia
accolto la richiesta del nostro presidente, ma se non si è dimessa ci penserà
la Lega a dimetterla, così finalmente
potremo avere un vero sindacato padano, guidato da un padano vero".
Maroni non è rozzo come Bossi,
Borgherzio, Gentilini o Calderoli, ma i suoi pensieri sono alimentati dalla
stessa cultura della superiorità padana,
lui c’era già quando la Lega affiggeva i suoi primi manifesti con i “ fora di ball “ riferiti ai terun, ai meridionali, agli immigrati. Non è un razzista spietato,
ma questo non è bastato ad evitargli di affermare che “per contrastare l’immigrazione clandestina non bisogna essere buonisti
ma cattivi” e poi metterlo in
pratica . D’altra parte tra i
suoi più strenui sostenitori annovera quel campione di civismo che risponde al
nome di Salvini, colui che propose di riservare sui mezzi pubblici posti per i
milanesi doc, mica per invalidi, donne incinte, anziani, ecc.. e annovera sindaci
che gareggiano tra loro nel trovare nuove e fantasiose occasioni di discriminazione degli immigrati ( bonus bebè e
sussidi vari concessi solo ai figli di genitori italiani ab origine ( sic! ), corsie svantaggiate
per la richiesta di certificati anagrafici, ecc...
Da Maroni quindi io non mi aspetto niente di nuovo, ma non mi nascondo che anche nel mio partito, nel PD, possa esserci qualcuno che ieri sera ha brindato...ipotizzando scenari politici futuri di collaborazione, magari -per cominciare- solo a livello locale, scenari per me impensabili, inaccettabili: perché la Lega è parte integrante di quel “campo avverso al nostro” di cui ha contribuito a ridefinire confini, valori, cultura, alleanze e scelte politiche...diverse, molto diverse dalle nostre, disastrose, molto disastrose per il paese e per i ceti più deboli. La responsabilità politica e morale di tutto ciò non si spazza via agitando una scopa di saggina !
L’ho già scritto ieri in un commento sul blog del Sen. Paolo Rossi ( PD ) e lo ripeto qui: eventuali amici dem di Maroni e di un’improbabile nuova-Lega è bene che sappiano che non avranno mai il mio voto o il mio sostegno, per quanto modesto, in nessuna occasione!
Per concludere, su quest’argomento, vi segnalo l’opinione di don Renato Sacco....pubblicata su www.mosaicodipace.it/
“Pulizia, pulizia…” Etnica?
9 aprile 2012
– L’opinione di… Renato Sacco
Contano di più le persone o i
soldi? La risposta sembra scontata, ma…
Il ‘caso’ Lega di questi giorni,
scoppiato appunto sui soldi, fa molto discutere, arrabbiare, stupire.
Giustamente! Da più parti si invocano nuove regole sulla gestione dei soldi
pubblici ai partiti. Maroni invoca ‘pulizia’. Ma pochi ricordano che proprio
lui, l’ex Ministro degli interni, un mese fa, parlando con alcuni studenti
universitari a Varese, ebbe a dire, fresco fresco, che la Lega in materia di
immigrazione ‘ci ha marciato per raggiungere consensi’,‘per avere più voti’.Non vorrei che la pulizia invocata fosse quella… ‘etnica’. ( continua aleggere l’articolo di don Renato cliccando qui. )
da leghista mi vergogno di questa dirigenza... Maroni compreso...
RispondiEliminaTi capisco e per coerenza lasciami dire che non è solo un problema di dirigenza, ma di valori...e di bisogni.
RispondiElimina